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Giovedì, 28 Marzo 2024
VERSO LE ELEZIONI

Il mondo cattolico si spacca sul "Professore"

E' bagarre all'interno del Forum di Todi. Da una parte chi è contro la salita in politica al fianco di Monti. Dall'altra chi invece correrà per il Senato con "Scelta Civica". E il Pd prova a recuperare terreno.

Avrà anche dalla sua Andrea Riccardi, il civismo 'cattolico' e il mondo delle Acli. Sarà anche benvoluto ai piani alti del Vaticano da Ruini, Bagnasco e Bertone in persona. Ma la 'salita' in politica di Mario Monti non ha certo contribuito a rasserenare gli animi del mondo che guarda alla politica dagli altari.

Ora possiamo dirlo: il mondo cattolico si è spaccato sul sostegno - o meno - al "professore".
 
Per capire il clima che si respira sul tema, basta leggere quanto dichiarato da Natale Forlani, ex portavoce del Forum di Todi, al Corriere della Sera: "Appiattire tutta la complessa ricchezza del mondo cattolico cercando di canalizzarla su un obiettivo partitico è stato un errore".

Secondo Forlani, Todi e il suo forum 'cattolico' è servito "solo a far candidare qualcuno nella lista Monti". Così, chi, come Forlani, pensava che il Forum "dovesse esercitare una pressione prepolitica, e quindi di tipo essenzialmente culturale" si deve ricredere: "Volevamo permettere al mondo cattolico di contare nelle scelte dei principali partiti. Invece, pochi giorni dopo Todi 2, qualcuno ha deciso di trasformare questa idea e questo progetto in un impegno diretto di tipo partitico e di allearsi per questo con Italia Futura e Montezemolo".

Una decisione, ci tiene a precisare Forlani, "del tutto legittima, ma che è stata fatta senza che gli esponenti più importanti delle associazioni ne sapessero nulla". In poche parole, si è trattato di un vero e proprio "colpo di mano".

Dopo Todi 2, dove venire Todi 3. Una riunione, più che un forum, che vedeva tra i partecipanti proprio Mario Monti. Ma alla fine niente incontro. A spiegare come sono andate le cose - dal suo punto di vista - ci ha provato il presidente di Confcooperative, Luigi Marino, che del Forum di Todi è tra i fondatori.

Marino, però, a differenza di Forlani, smentisce l'esistenza di una frattura tra Monti e il mondo cattolico. E lo fa dalle colonne de La Stampa: "Ma quale Todi 3? Non era stato promosso alcun incontro fra Monti e le associazioni ecclesiali. C'è stata solo una fittizia convocazione a colpi di interviste, una strumentalizzazione organizzata da chi all'ultim'ora voleva salire sul carro del vincitore".

Per Marino si è trattato di "una bufera in in un bicchiere d'acqua in un momento convulso di assalto alla diligenza per le candidature".

Quindi il candidato al Senato nella lista di Mario Monti illusta il perché della sua scelta di 'salire' in politica con Scelta Civica: "Nel movimento cooperativo ho imparato il valore

della sussidiarietà, e nel programma del premier non c'è solo l'ala liberista ma anche quella dell'economia sociale. E il mio servizio politico al Paese vuole unire disciplina di bilancio

e rigore all'equità".

Per rispondere a Monti, anche il Pd si è mosso sul fronte cattolico. Ormai orfana degli irriducibili come Paola Binetti, la formazione di Bersani si è mossa verso un poker di nomi: Emma Fattorini, docente di storia contemporanea alla Sapienza, Edo Patriarca, presidente del Centro nazionale volontariato, Ernesto Preziosi, direttore dell'Istituto Toniolo della Cattolica ed ex Azione Cattolica, e Flavia Piccoli Nardelli, figlia dell'ex leader della Dc, Flaminio, e segretario generale dell'Istituto Sturzo. 

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