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Giovedì, 25 Aprile 2024
VERSO IL VOTO / Italia

Berlusconi: "Pronto a un faccia a faccia con Bersani"

Silvio Berlusconi chiede un faccia a faccia con Pierluigi Bersani, mentre Mario Monti spera in una collaborazione tra punti riformisti "che esistono più o meno in tutti partiti"

Sta per entrare nel vivo la campagna elettorale. Silvio Berlusconi chiede un faccia a faccia con Pierluigi Bersani, mentre Mario Monti spera in una collaborazione tra punti riformisti "che esistono più o meno in tutti partiti"

BERLUSCONI - Dopo la partecipazione alla trasmissione di Michele Santoro "adesso tutte le tv mi chiedono di andare in tv a incrociare gli altri leader poltici: non si può andare in troppi, il nostro avversario è il Pd e quindi con il suo leader Bersani sarei felicissimo di andare in tv per far scegliere agli italiani in base ai programmi". Lo ha detto a Studio Aperto Silvio Berlusconi, leader del Pdl.

"Bersani farà il confronto tv solo con i candidati premier, ma Berlusconi è il candidato premier del centrodestra?". E' la domanda provocatoriamente ironica che i vertici del Pd rivolgono al Cavaliere che ha lanciato la sfida tv al leader del Pd.

BERSANI -  "Giovedì prossimo, prima della presentazione delle liste, apriremo la campagna elettorale. Lo faremo a Roma nell'incontro con i giovani che votano per la prima volta alle elezioni politiche. Faremo in modo che nelle prossime settimane la campagna elettorale non sia fatta di politicismi o di cabaret, come si è visto largamente fin qui". Lo annuncia Pier Luigi Bersani candidato premier del centrosinistra sul sito del Partito Democratico.

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"Insieme a ragazzi e ragazze diremo chiaramente e concretamente in quale Italia vogliamo vivere nel futuro. Prima di ogni altra cosa, vogliamo o no un'Italia dove ci sia moralità pubblica, sobrietà e rigore della politica, cultura dei diritti? Cominceremo da questa domanda - spiega Bersani -, ci prenderemo i nostri impegni precisi e chiederemo agli altri se e come intendano prendersi i loro impegni. Noi, nel primo giorno di governo, ad esempio, daremo cittadinanza ai figli degli immigrati, proporremo una legge sui partiti, sulla trasparenza degli atti pubblici, sulle incompatibilità; proporremo norme contro la corruzione come il falso in bilancio e l'autoriciclaggio. Prenderemo dunque le mosse dalla riscossa civica e morale. E ad ogni passo della campagna elettorale avanzeremo via via le nostre proposte sui problemi della vita reale degli italiani. Per l'Italia giusta".

MONTI - "Qualunque sia l'esito delle prossime elezioni spero che si faciliti la collaborazione tra punti riformisti che esistono più o meno in tutti partiti" come si è fatto nei 13 mesi di governo della 'strana maggioranza'. Lo ha detto Mario Monti, intervenendo ad Orvieto all'assemblea di Libertà Eguale, l'area liberal del Pd.

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L'occasione è data da uno spunto fornito dalla relazione introduttivo di Antonio Funicello, che pur riconoscendo la patente di riformisti sia al Pd che all'area di centro, sottolineava come fossero presenti nellevarie alleanze nomi come "Fassina e Casini, Vendola e Bocchino". Da qui riparte Monti, che "senza giudizi di valore sui quattro", riconosce essere "una elencazione pittoresca". E poi spiega "Vendola non l'ho visto all'opera perchè non c'era in Parlamento, Fassina essendo un bocconiano esercita influenza anche nei luoghi dove non siede, ma Casini e Bocchino" hanno comunque dimostrato capacità riformista.

FINI - - La riforma dell'ordinamento giudiziario deve essere "ai primissimi posti" della prossima legislatura. È il monito del presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenuto questa mattina a Napoli alla cerimonia 'Toghe e medaglie' organizzata dal consiglio dell'Ordine degli avvocati partenopei. "Se è vero, come è certamente vero, che senza l'effettivo esercizio del diritto alla giustizia e alla sicurezza, il cittadino non è pienamente libero, deve essere - ha detto- impegno di tutte le forze politiche, anche in questa tornata elettorale, mettere la riforma del nostro ordinamento giudiziario ai primissimi posti dei propri programmi".

"E' auspicabile, in relazione al processo civile che, oltre alla semplificazione delle varie del processo, compresa quella istruttoria, si giunga a una autentica riforma che potenzi anche gli istituti di risoluzione alternativa delle controversie in materia di diritti disponibili, così come avviene in tutti gli altri Paesi avanzati".

DE MAGISTRIS - Sui confronti in tv tra candidati premier Luigi De Magistris, che col suo movimento arancione appoggia la 'Rivoluzione Civile' di Antonio Ingroia, auspica che tutti i candidati possano godere della stessa visibilità. "Trovo grave - ha commentato oggi dopo l'annuncio di Berlusconi di essere disponibile ad andare in tv contrapposto al leader del Pd Bersani - se in una campagna elettorale brevissima, e con una par condicio incombente, non vengano garantite pari possibilità a tutti. Ho sempre difeso il pluralismo e l'indipendenza dell'informazione, mi auguro che l'informazione garantisca a tutti di partecipare ai confronti elettorali, da Ingroia a Grillo". "Non devono decidere i leader - ha concluso De Magistris parlando a margine di una riunione organizzativa del movimento arancione in corso a Napoli - con chi confrontarsi, ma l'informazione nella sua autonomia e nella sua indipendenza".

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