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Mercoledì, 24 Aprile 2024
ELEZIONI / Napoli

Nicola Cosentino racconta la sua verità in una conferenza stampa - show

Dopo il caos delle liste e la sua esclusione dalla lista dei candidati alla Camera, Nick o 'Mericano ha incontrato la stampa in un hotel di Napoli

Napoli. All'hotel Excelsior è tutto pronto per la conferenza stampa di Nicola Cosentino - per usare un eufemismo - non ha preso bene la decisione del Pdl di non ricandidarlo nel collegio Campania 2.

Today.it ha seguito in diretta l'incontro a dir poco caldo tra Nick o 'Mericano e la stampa.

ORE 12:30, ARRIVA COSENTINO - Dalle 12 alle 12,30. La verità di Nicola Cosentino è posticipata di mezz’ora. Entra nel lussuoso albergo sul lungo mare di Napoli ed è subito ressa di giornalisti, fotografi. “Per favore, per cortesia, fatevi indietro”, urlano i suoi collaboratori. “Ma tutte ste foto per un impresentabile?”, esclama subito l’ex sottosegretario.

CONFERENZA STAMPA RIMANDATA - Cosentino appare tranquillo ma la temperatura attorno alla conferenza stampa è incandescente. Nella piccola sala ci sono centinaia di persone . Troppi fotografi, troppe telecamere, le urla dei giornalisti, le urla dello staff. E le grida dei sostenitori: “Nicola, siamo con te”. Non c’è un centimetro di spazio. La ressa è di quelle da grandi attese. Non ci sono le condizioni per andare avanti. Continuano le urla. Prende la parola la portavoce dell’ex onorevole campano: “La conferenza stampa è rimandata alle 15”. Qualcuno urla: “Vergognatevi”. Riprende la parola la portavoce: “Non è un fenomeno da baraccone”. Cosentino esce dalla stanzetta scortato dalla Digos. Alle 15 il secondo round.

Conferenza stampa di Cosentino

ORE 14 – “Non ho fatto un passo indietro. Ho lottato fino alla fine per ottenere una candidatura, ma non per immunità. Ma non vendo la mia dignità per l’immunità”. Sono passate da pochi minuti le 14. Inizia così la conferenza stampa di Nicola Cosentino, prima rimandata alle 15, poi anticipata di un’ora. “Non ho cambiato linea – continua – nelle ultime ore è andata in scena solo una montatura mediatica. Su di me c’è stato un accanimento mediatico senza precedenti. Io sarei ”. E poi si rivolge direttamente a Berlusconi: “È una persona assolutamente straordinaria alla quale mi lega un vincolo di rapporto di stima e di amicizia”.

PASSO INDIETRO – “Accetto l’esclusione dalle liste senza nessuna polemica. Se può servire a prendere qualche voto in più e battere queste sinistre, va bene. Non potrò partecipare direttamente alla competizione ma lo farò con il cuore. Da adesso sono un cittadino comune che ricercherà quella verità processuale, l’unica  importante, non quella mediatica. Darò il massimo impegno per uscirne fuori. Sono stato molto corteggiato da tutti i partiti che corrono a fianco del Pdl, ma ho declinato tutti gli inviti. Non ho mai messo al centro l’immunità”. Scatta l’applauso. Chi sono? Nelle prime file della stanza c’è Angelo Pisani, presidente dell'VIII municipalità ed un gruppetto nutrito di ex consiglieri napoletani.

VIDEO - I FAN DI COSENTINO IN PRIMA FILA: APPLAUSI E "BRAVO"

BERLUSCONI – “Continuo a rimanere fortemente vincolato al progetto del Pdl, del presidente Berlusconi. Ringrazio Berlusconi per la grande opportunità che mi ha dato di essere un punto di riferimento nel Parlamento”.

FIGHETTO“Non mi considero un fighetto di palazzo. Non ho mai gestito assolutamente niente. Sono qua a ringraziare il mio partito e tutti gli altri partiti, anche quelli che hanno contribuito a depotenziare un punto di riferimento per la Campagna. E ringrazio tutta la stampa , anche mi ha dato contro. Avete raggiunto l’obbiettivo ma da oggi dovrete scegliervi un’altra icona del male”.

GALERA “Vorrei andare in galera ma a fronte di una sentenza. Perché dovrei andare in carcere se oggi sono cittadino comune e non ho più potere di condizionare? Se ci vado è perché siamo in un paese non civile, se ci vado ci vado con la mia dignità”. E sul procedimento pendente? “Chiedo un processo immediato”.

CAPO DEGLI IMPRSENTABILI – C’è chi gli chiede conto sulle scelte del Pdl: “Perché io fuori e gli altri dentro? Perché sono il capo degli impresentabili. Sono fuori perché su di me c’è stato accanimento e aggressione mediatica senza precedenti

ALFANO PERDENTE DI SUCCESSO – Cosentino ricostruisce la notte turbolenta che ha portato alla sua esclusione. “C’è chi ha raccontato che addirittura sarei arrivato alle mani con Alafano. È assolutamente falso". Un istante dopo però non si trattiene e spara la bordata del rancore: "Non ho nulla contro Alfano anche perché non ho nulla contro i perdenti di successo. È stata fatta una scelta volta alla ricerca di successo più alla ricerca di garanzia. Secondo me non bisognava disperdere il garantismo che è il cuore della campagna liberale e del progetto di Silvio Berlusconi, o darla vinta ai tre o quattro giustizialisti del partito”. Per questo continua l’ex sottosegretario “mi sono battuto” ma “si è preferito darla vinta alla sinistra che ora avrà più campo libero".

LISTE – Le domande si infittiscono e c’è chi lo incalza sulla fuga con le liste elettorali. Ma Cosentino rimanda la mittente la polemica: “È la solita macchina del fango. Io non sono scappato da niente e da nessuno”. Tutto regolare secondo la versione di Cosentino, nessuno scandalo: “Non avevo le liste in mano, avevo una parte della liste di Campania 2, le ho consegnate a Nitto Palma. Sono stato fino a notte fonda a Palazzo Grazioli a dare il mio contributo ad organizzare le liste una parte dei documenti li avevo io e li ho consegnati al mio commissario che già dalle cinque era in tribunale”. La verità è che “si è montato un caso e per evitare che ci potesse essere un mio ritorno in campo”.

CASALESI – E nella conferenza stampa c’è anche un richiamo al clan dei Casalesi. “C’è chi sostiene che sarei un uomo dei Casalesi. Vorrebbe dire che i Casalesi sono un clan di fessi che invece di aiutarmi a scalare le vette mi fanno dimettere”.

BOCCHINO E CASALESI – E dopo la prima bordata ad Alfano, il secondo affondo: “L’unico riferimento vero dei casalesi in Parlamento è l’onorevole Bocchino”. C’è chi applaude. Un riferimento alla prima elezione in Parlamento di Italo Bocchino, quando  1996 si presentò nel collegio di Casal di Principe. Per questo precisa: “Quando parlo di riferimento mi riferisco alla parte buona che c’è nella stragrande maggioranza. Le sue fortune sono iniziate da là. Mi riferisco ovviamente alla parte buona che c’è nella stragrande maggioranza dei cittadini di Casal di Principe”.

CALDORO – Cosentino durante la conferenza stampa annuncia il suo allontanamento dalla vita pubblica per dedicarsi interamente alle vicende giudiziarie che lo riguardano. “Non parteciperò a incontri pubblici durante la campagna elettorale. Oggi il punto di riferimento è Caldoro il quale non potrà più giocare al buono e al cattivo. A lui la gestione della campagna elettorale. Sono certo che abbiamo una squadra vincente”. 

CARCERE 2 – Per Cosentino tuttavia si potrebbero aprire, alla fine della legislatura e quindi decaduta l’immunità, le porte del carcere: “Sono pronto ad affrontare il carcere con la mia dignità”, ma in questo momento “non ho preoccupazioni perché in un Paese civile in carcere ci va chi è condannato. Io sono sottoposto da due anni a un processo. Dovrei andare in carcere solo per lo sfizio di qualcuno?”.

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