rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Italia

Chi ha perso le elezioni? Salvini e soprattutto Renzi, ma non solo

Male Salvini che fallisce la missione Toscana (così come fallì la spallata in Emilia Romagna). Male anche Matteo Renzi e la sua Italia Viva, così come Forza Italia. Nei 5 stelle sull'orlo della scissione è iniziata la guerra per la leadership

In una Italia dove tradizionalmente tutti rivendicano la vittoria, l'ultima tornata elettorale delle elezioni regionali 2020 fa emergere alcuni dati politici che identificano alcuni sconfitti. Perdente di lusso, ma che difficilmente lo darà a vedere, è il leader della Lega Matteo Salvini che dopo aver fallito il colpaccio in Emilia Romagna con la candidata Borgonzoni sconfitta da Bonaccini, non è riuscito a trainare Susanna Ceccardi alla vittoria contro un Eugenio Giani che non aveva certo i favori della vittoria. 

Ma non è la sola sconfitta in Toscana a delineare il passo falso di Salvini: se il segretario leghista rivendica il risultato raggiunto nelle Marche dove la Lega si gioca il primo posto nel voto di lista col Pd, cocente è la delusione per il passo falso in Puglia mentre in Campania la Lega è solo quarta. Inoltre lo strepitoso risultato di Zaia in Veneto finisce col ridimensionare l'influenza di Salvini in una tornata elettorale che conta tra i vincitori il governatore riconfermato della Liguria Giovanni Toti capace di portare la propria lista "Cambiamo!" in vetta alle preferenze a scapito dei partiti alleati. E anche la vittoria del centrodestra nelle Marche con Francesco Acquaroli finisce col portare una stella sul drappo di Fratelli d'Italia e di Giorgia Meloni le cui liste sono viste in crescita quasi ovunqure. La leadership del centrodestra potrà tornare in discussione? 

Salvini si difende giocando in attacco: "M5s cancellati"

"La prima forza politica presente in Parlamento è stata cancellata democraticamente" ha detto il leader della Lega Matteo Salvini commentando i risultati dell'election day.  "Se in una Regione come il Veneto i 5 Stelle sono al 3% e se casa di Di Maio faticano ad arrivare al 10%, l'unica regione in cui si è provata l'alleanza di governo, in Liguria, M5S e Pd hanno preso una batosta memorabile M5S e P... Lascio a loro le riflessioni. Io mi ero impegnato a non usare il voto delle regionali e delle amministrative per logiche politiche nazionali".

Che cosa succede nel Movimento 5 stelle

Il Movimento 5 stelle nasconde l'annunciata debacle alle elezioni regionali con il risultato del referendum. Tuttavia nel movimento la resa dei conti è già iniziata. Nel giorno in cui arriva anche la notizia della condanna del sindaco di Torino Chiara Appendino, sono in molti a chiedere l'apertura degli Stati Generali del Movimento, un vero e proprio congresso per redifinire la leadership dei 5 stelle ma anche per ridisegnarne la pelle. 

Tra le voci più critiche quella dell'ex ministro Barbara Lezzi che in un post affidato a Facebook spiega che per il Movimento la tornata elettorale è stata un "assoluto disastro". "Stati generali subito, altrimenti -avverte- il Movimento rischia l'estinzione"

Il Reggente pentastellato Vito Crimi richiama alla necessità di una nuova organizzazione sui territori mentre l'ex capo politico Luigi Di Maio si intesta la vittoria referendaria e cerca di smussare le divisioni nei 5 stelle che scontano anche l'allontanamento di Alessandro Di Battista. Tra i motivi di discussione è l'alleanza di governo con il Partito Democratico, mai digerita dalla base pentastellata, ma che è stata declinata in un fallimentare accordo per le elezioni regionali in Liguria (dove il candidato comune ne è uscito sconfitto e il m5s con un magro 8%) e in alcuni "comuni laboratorio" il cui risultato già da domani potrà dare qualche spunto di riflessione così come la strana alleanza portata avanti a Matera con socialisti e verdi, in predicato di un buon 20%. 

L'ultima chiamata per Raffaele Fitto

La sconfitta in Puglia è forse la più bruciante per il centrodestra, con Salvini che aveva per mesi criticato la scelta presa da Fratelli d'Italia di far correre Raffaele Fitto in Puglia, lasciandolo praticamente senza appoggi in campagna elettorale, così come peraltro successo a Caldoro in Campania. Per l'ex presidente della Regione Puglia (dal 2000 al 2005), europarlamentare poi, si tratta di una dura sconfitta che segue l'ultima fallimentare campagna elettorale per entrare in parlamento come "quarta gamba del centrodestra".

Dalla Lega arrivano le parole dell'ex ministro Fontana che invita il centrodestra a riflettere sulle scelte al Sud. Scelte che dovevano essere piu' innovative, è il 'refrain' leghista. In ottica delle Comunali del prossimo anno prossimo quando saranno in ballo poltrone importanti come quelle di sindaco di Milano, Roma, Bologna e Torino, Salvini ha rimarcato la necessità di candidature innovative.

Che cosa è successo Forza Italia

Le vicissitudini accorse allo stanco leader Silvio Berlusconi non hanno certo fatto bene a Forza Italia: dove il centrodestra ha vinto l'apporto degli azzurri, quasi spariti dalle rilevazioni, è quasi irrilevante. In Liguria è la lista Cambiamo! dell'ex Toti a prevalere, in Campania il candidato Caldoro è stato spazzato via da De Luca. Solo in Puglia ottiene un risultato apprezzabile intorno all'8%. 

Per Forza Italia si appresta una stagione di grandi cambiamenti.

Matteo Renzi condannato alla irrilevanza

Il tocco magico non c'è più, e neppure il giglio sta tanto bene. È dalla Toscana che arriva il colpo più ferale per Matteo Renzi e la sua creatura Italia Viva letteralmente evaporata, anche a Firenze è sotto al 7%. Al momento del lancio del nuovo partito aveva pontificato un possibile risultato in doppia cifra a livello nazionale, ma anche nella culla del suo movimento strappa un risicato 4% che consente di portare appena due rappresentati in Consiglio Regionale. Il Senatore di Firenze potrà consolarsi con questo?

Peggio è andata in Puglia dove la corsa solitaria di Italia Viva non è riuscita nemmeno nell’intento di far perdere l’odiato presidente uscente Michele Emiliano. Ivan Scalfarotto che si era candidato presidente, ha totalizzato poche migliaia di preferenze.

In Veneto la candidata di Italia Viva ha ottenuto meno voti del candidato dei No Vax e di quello di rifondazione comunista.

renzi-25-4

Come sarebbe andato il voto nazionale

Per pura statistica si potrebbe anche prevedere come si sarebbe tradotta questa tornata elettorale in termini nazionali. Una stima dei voti ai 5 partiti principali vederebbe primeggiare il PD  (20,4%) seguito da Lega (13,8%), FdI (10,1%) e M5S (7,9%), poi FI (5,3%) ma le forze di centrodestra andrebbero bilanciate con i risultati ottenuti dalle liste Zaia Presidente in Veneto e Cambiamo con Toti in Liguria, che otterranno circa 1 milione di voti in due.

Tecné ha provato a mettere in ordine le intenzioni di voto rilevate al momento dei sondaggi per gli exit poll: ne derivebbere un sostanziale calo della Lega, sempre primo partito ma a soli 6 punti dal Pd, poi Fratelli d'Italia davanti a 5 stelle e Forza Italia. A superare la soglia del 3% solo Italia Viva.

sondaggione-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chi ha perso le elezioni? Salvini e soprattutto Renzi, ma non solo

Today è in caricamento