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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Stelle cadenti

Tutti i problemi di Conte e dei 5 stelle alle elezioni

I due mesi che ci separano dalle elezioni politiche saranno una vera e propria corsa ad ostacoli per il movimento 5 stelle

Per Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle i due mesi che ci separano dalle elezioni politiche saranno una vera e propria corsa ad ostacoli. Non solo i sondaggi vedono il partito perdere consensi giorno dopo giorno, per il capo politico ci sono anche tanti nodi da sciogliere. In primis quello delle liste dei candidati dopo che Beppe Grillo ha blindato il vincolo del doppio mandato nonostante il pressing dei big per ottenere deroghe. Sul piatto anche il tema delle alleanze ma anche l'organizzazione della campagna elettorale che sconterà le difficoltà economiche del Movimento per la raccolta fondi.

Il tema delle candidature rappresenta uno dei principali grattacapi per il leader pentastellato. Il tempo è tiranno e le liste vanno presentate entro domenica 21 agosto: restano dunque poche settimane per definire il tutto. E come spesso è accaduto nella storia del Movimento anche questa volta sulla creatura di Grillo incombe lo spettro di una nuova battaglia legale. Sia nel 2013 che nel 2018 il M5S ha utilizzato le "parlamentarie" online per la scelta degli aspiranti deputati e senatori. Alla competizione si accede presentando certificato penale, certificato dei carichi pendenti e il 335 c.p.p. (ma solo se a conoscenza di indagini o procedimenti penali a carico). Una mole di documenti difficile da raccogliere e vagliare in un lasso di tempo molto breve. Anche per questo motivo, lo strumento del voto online per la selezione dei candidati potrebbe essere accantonato per la prima volta nella storia M5S. Con il rischio, più che concreto, di una nuova pioggia di ricorsi. Per Lorenzo Borrè, l'avvocato dei ricorrenti M5S di Napoli, il Movimento è tenuto "da statuto" a celebrare le parlamentarie "ai sensi dell'articolo 7 lettera a), secondo cui compete agli iscritti la 'decisione fondamentale' di votare mediante consultazione in rete le proposte di autocandidatura presentate dagli iscritti", spiega il legale all'Adnkronos.

"Stando all'articolo 5, lettera g, punto 3, gli associati hanno diritto di candidarsi, ma il Comitato di Garanzia - prosegue Borrè - deve emanare preliminarmente il regolamento con l'indicazione delle modalità tecniche per la presentazione delle domande e dei requisiti per le candidature. Suggerisco agli interessati, visti i precedenti e viste le argomentazioni utilizzate dal M5S nel procedimento di Napoli, di inviare la propria richiesta di candidatura già da adesso all'indirizzo Pec del partito". Davanti al Tribunale partenopeo, infatti, "il Movimento ha sostenuto che la carica di presidente era contendibile, ma nessuno aveva presentato candidature alternative e pertanto era stato proposto per la carica il solo Conte". Sul M5S è dunque destinata ad abbattersi una nuova tempesta di ricorsi? "Stando al numero degli iscritti che mi sta chiedendo lumi in via riservata sembrerebbe proprio di sì", risponde Borrè.

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