Speciale elezioni: le comunali a Parma
Dopo lo scandalo che ha portato alle dimissioni l'ex sindaco Vignali, ecco le urne 'del rinnovamento' per la città ducale. In vantaggio Bernazzoli (Pd). Centrodestra diviso
Dopo la tangentopoli dell'anno scorso il 6 e 7 maggio i parmigiani si preparano a tornare alle urne per l'elezione del sindaco che guiderà la città per i prossimi cinque anni. Le elezioni precedenti sancirono la vittoria di Pietro Vignali, sostenuto dal centro-destra, che non terminò il mandato travolto dagli scandali e dagli arresti della scorsa estate.
Dopo le manifestazioni di protesta e le indagini della magistratura, finite con l'arresto di dirigenti comunali e dell'assessore alle politiche per l'infanzia, il sindaco fu costretto a gettare la spugna a fine settembre. Il commissariamento del Comune passò di mano da Anna Maria Cancellieri, nominata Ministro dell'Interno del Governo Monti, a Mario Ciclosi.
Ma la vecchia giunta non si è eclissata dal palcoscenico politico: l'ex vicesindaco di Vignali Paolo Buzzi e l'ex assessore allo Sport Roberto Ghiretti sono due dei candidati sindaco e sono uno contro l'altro: il primo è sostenuto dal Pdl e da Cantiere Popolare, il secondo da Parma Unita, una nuova formazione politica che raccoglie moderati ed ex scontenti della giunta Vignali.
Anche Elvio Ubaldi, presidente del consiglio comunale dell'era Vignali e sindaco per il centro destra che scelse Vignali come suo delfino, si ripresenta alle elezioni amministrative con lo slogan 'Ritorno al futuro'.
Il panorama politico è molto frammentato: nel centro destra anche la Lega Nord correrà da sola affidandosi al segretario Andrea Zorandi, nonostante gli scandali a livello nazionale e il recente suicidio del consigliere provinciale Pier Angelo Ablondi, secondo gli inquirenti avvenuto perchè aveva autenticato alcune firme false per la lista de La Destra. Il partito di Storace correrà anch'esso da solo con Priamo Bocchi. Nonostante i pesanti scandali quindi Parma fa fatica a staccarsi dal suo recente passato politico.Anche nel centro sinistra le novità non saranno molte.
Il candidato forte è l'attuale presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli del Pd, sostenuto anche da una serie di forze che si sono raccolte, dopo la sconfitta alle Primarie, intorno alla lista 'Parma che cambia'.
La novità di questa tornata elettorale è la presentazione della lista legata agli indignati, i protagonisti delle proteste sotto i Portici del Grano che hanno chiesto le dimissioni di Pietro Vignali dopo gli scandali tangenti e corruzione. Roberta Roberti si presenta con Parma Bene Comune ed è sostenuta anche da Rifondazione Comunista.
Al lato estremo della sinistra si colloca la candidatura di Liliana Spaggiari del Partito Comunista dei Lavoratori che per la prima volta si cimenta con la politica istituzionale.
Federico Pizzarotti è il portabandiera a Parma di Beppe Grillo mentre la candidatura della stilista Wally Bonvicini ha introdotto nella campagna elettorale la mobilitazione contro i grandi istituti finanziari ed Equitalia.
Pronostici - Le previsioni della vigilia parlano di Vincenzo Bernazzoli come il maggior favorito: dietro di lui probabilmente Elvio Ubaldi o Roberto Ghiretti. Il ballottaggio tra due candidati è dato come poco probabile, anche se possibile. Gli occhi di tutta Italia saranno puntati su Parma: dieci candidati, poche chiarezze ideologiche e programmi che attingono fortemente dal passato.
Mancano pochi giorni, staremo a vedere quale sarà la risposta dei parmigiani e quanti decideranno di non recarsi alle urne. Gli scandali non mancano nemmeno per queste elezioni: secondo il Procuratore Capo Gerardo Lagurdia ci sarebbero firme doppie in tutte le liste. Le indagini proseguono. Intanto il segretario provinciale de La Destra Mario Bertoli si è dimesso.