rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni amministrative / Monza e della Brianza

Le amministrative a Monza

Centrodestra spaccato. Pdl e Lega vanno separati. Il 'centro' porta una preside. E così i favori del pronostico vanno al centrosinistra

Elezioni spartane le amministrative del 2012. Mai si erano viste a Monza consultazioni cosÏ parche di mondanità.  Occasioni ridotte al minimo, un po' il segno dei tempi: anche in Brianza soffia il vento dell'"antipolitica". E i partiti si adeguano.  

Centrosinistra favorito - A meno di imprevisti dell'ultima ora, la vittoria andrà alla coalizione di centro sinistra. A guidarla Roberto Scanagatti, vincitore delle primarie di gennaio, che  si presenta alle urne alla testa di un fronte composto da Pd, Idv, Sel, Federazione della sinistra e due civiche, tra cui anche quella del'ex sindaco Michele Faglia. La coalizione ha funzionato in campagna elettorale, dando prova di unità. Resta da vedere cosa accadrà in consiglio comunale, ma questa è un'altra storia.

Centrodestra - Discorso diverso per il centrodestra, che si è diviso a pochi giorni dal voto per volere delle segreterie nazionali. Nello scorso quinquennio a Monza ha governato l'alleanza Pdl-Lega. La maggioranza iniziale di 28 consiglieri su 40 è andata però perdendo pezzi nel corso della legislatura, fino a mancare del tutto nelle battute finali. Il prezzo è stato alto: la mancata approvazione di una variante urbanistica da 4 mln di metri cubi accusata dalle opposizioni di essere un regalo alla famiglia Berlusconi, portatrice di interessi importanti in città. Gli scandali nazionali (Lega) e locali (fatture da mezzo milione di euro per i cellulari in uso agli assessori) non hanno aiutato la corsa elettorale per cui era stato spedito in Brianza l'ex ministro e fedelissimo di Silvio Berlusconi Paolo Romani. Romani fu l'artefice del successo del 2007, ma a testimoniare che il vento è cambiato, nei due mesi in Brianza si è ritrovato indagato per peculato nell'ambito della vicenda delle maxi bollette dovute a Telecom. Centrodestra diviso, si diceva, ma pronto a riapparentarsi in caso di ballottaggio. 

Lega e Pdl separati - In attesa di conoscere l'esito del primo turno, la Lega corre con il sindaco uscente Marco Mariani, che gode di un proprio seguito personale, il Pdl con Andrea Mandelli, presidente di Fofi (Federazione Italiana Ordini dei Farmacisti) e candidato in extremis il 2 aprile. Per salvare le apparenze si è puntanto sul nome di prestigio, privo però di una reale conoscenza delle problematiche del territorio. Sottotono anche la campagna: nessun grande nome, chi è passato (Alfano) non ha incontrato la folla ma si è rinchiuso al ristorante per non rischiare contestazioni.

Atteso boom dei grillini - La vera sorpresa di questa tornata elettorale da 11 candidati e 20 liste saranno con tutta probabilità il Movimento a 5 Stelle di Beppe Grillo (che  candida Nicola Fuggetta) e il duo formato da Cambia Monza e PrimaVera Monza: queste ultime due, civiche giovani,vagamente di area centrodestra che stanno riscuotendo molto successo tra i coetanei e che presentano Paolo Piffer per la poltrona di primo cittadino. L'outsider è la preside Anna Martinetti: sessantene, mai stata in politica, molto nota nel mondo dell'associaziosmo, si presenta con una civica sostenuta da Udc e Api, oltre che ben vista dagli ambienti dell'upper-class cittadina. La coalizione di cui è capofila ha rifiutato un accordo con il Pdl e potrebbe rivelarsi determinante al ballottaggio in una città storicamente legata al centro come Monza. Ammesso, ed è quello che molti temono a destra, che al ballottaggio non ci arrivi lei. 

I temi del dibattito - Chi vincerà dovrà vedersela con i temi all'ordine del giorno in Brianza: il lavoro, l'inquinamento, l'ambiente, la presenza dilagante della 'ndrangheta. Una situazione non facile che rischia di essere una condanna. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le amministrative a Monza

Today è in caricamento