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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni amministrative

Amministrative 2012. Un voto politico che sa di tecnico

Berlusconi e Bossi 'out' scelgono Monza per chiudere una campagna elettorale soft. Maroni ringhia da Verona a sostegno di Tosi. Bersani a Genova, come Ferrero, e Vendola a Palermo si scambiano i candidati. Di Pietro sceglie le macerie de L'Aquila. E Beppe Grillo aspetta il suo boom

Ci siamo. Il venerdì, come prassi, è ultimo giorno di campagna elettorale. Le amministrative che vedranno alle urne quasi dieci milioni di elettori sono alle porte. Palermo, Genova, Verona, Parma saranno gli osservatori principali per testare il polso del paese alle prese con i 'tecnici' al Governo. 

Tanti i motivi per i quali questa tornata elettorale assume un valore 'nazionale'. In primis, il rischio del 'non voto'. Lo scontento verso la classe politica è ormai palpabile in tutto il Paese. Per questo ci si aspetta il boom delle formazioni ribattezzate 'anticasta', in testa il Movimento 5 Stelle di Grillo.

Quindi, con il voto di domenica e lunedì, si potrà capire il livello di consenso per i tre assi sui quali poggia la maggioranza di Mario Monti: Pd, Pdl e Terzo polo. Saranno premiati dal sostegno ai tecnici oppure pagheranno la loro adesione al 'governo dei tagli'? Staremo a vedere.

Pdl - Venendo poi alle singole forze politiche, queste saranno le prime dopo la caduta del governo Berlusconi, ergo un vero e proprio test per il Pdl e per Angelino Alfano. L'ex premier in questa campagna elettorale si è limitato a una passeggiata con breve comizio per le strade di Monza. Nulla di più. Chiaro l'intento: evitare di accollarsi in prima persona un eventuale - e secondo i sondaggi probabile - crollo di consensi per l'ormai finito Pdl. Dopo il voto, sarà cambio di nome, di simbolo, forse di vertici. Unica mossa dell'ex premier: tendere la mano alla Lega Nord, come si evince da questo video in cui Berlusconi spiega che tra Carroccio e Pdl "non c'è nessuna frattura".

Lega Nord - Eccoci alla Lega Nord. Alle prese con uno scandalo che ha travolto i suoi vertici, anche qui il Carroccio è chiamato al primo test senza Bossi al comando. Dopo le elezioni, si andrà a congresso. La speranza per Maroni è tutta a Verona: un eventuale trionfo, magari già al primo turno, del 'suo' Flavio Tosi anche contro il Pdl che va con un proprio candidato significherebbe conquistare tanti punti in ottica dell'elezione del prossimo segretario. Per questo Maroni ha scelto di scendere in piazza in prima persona e patrocinare il comizio conclusivo del sindaco scaligero uscente. Bossi, come Berlusconi, ha scelto Monza per vedere lo stato di salute della sua Lega 'di pancia'. 

Centrosinistra - Quanto a Bersani, il Pd ha impostato una campagna elettorale fatto di toni bassi. "Pancia a terra e lavorare" era il diktat di Bersani, già calato nella battaglia Politiche 2013. E così il segretario del Pd ha scelto di 'scambiarsi' di ruolo con Vendola. Il primo sarà a Genova, così come il segretario del Prc Paolo Ferrero, per sostenere il candidato 'vendoliano' Marco Doria. Il governatore pugliese sarà invece in quel di Palermo per sostenere Fabrizio Ferrandelli, impegnato sia contro il centrodestra che contro la 'sinistra' (Idv-Federazione della Sinistra) che ha scelto di candidare l'ex sindaco della Primavera palermitana Leoluca Orlando. Antonio Di Pietro ha invece optato per sostenere la ricandidatura di Massimo Cialente (centrosinistra al completo) a sindaco de L'Aquila, una città ancora ferita dal terremoto che chiede di rinascere dalle macerie e dove l'outsider è una lista civica di chi si dice pronto a riprendersi la città con la candidatura di Ettore Di Cesare con la lista "Cambia Musica - Appello per L'Aquila".

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