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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Diritti minati

Elezioni Comunali 2021: rischio discriminazioni per almeno 150mila transgender

Fabrizio Marrazzo, candidato sindaco per Roma chiede l'intervento del Ministro Lamorgese

Le elezioni comunali che si terranno il prossimo 3 e 4 ottobre rischiano di diventare un disagio serio per tutte le persone transgender pronte a recarsi alle urne per votare. Si parla di almeno 150mila transessuali, costretti a presentarsi davanti alle commissioni elettorali, e probabilmente anche ad altri sconosciuti, facendo presente come la loro identità sia cambiata rispetto a quella presente sui documenti di identità. Di fatto una sorta di vero coming out pubblico che, nella migliore delle ipotesi, diventerebbe un momento di disagio per la persona, nel peggiore porterebbe i votanti trans a disertare le urne, ponendo dunque una questione di partecipazione democratica, in un clima che preannuncia già un certo astensionismo

Questo perché “l’attuale accesso ai seggi elettorali è divisa per uomini e donne” spiega Fabrizio Marrazzo, candidato sindaco per Roma e portavoce Partito Gay per i diritti Lgbt+. “A causa di leggi datate, le persone trans non hanno i documenti con il nome che hanno scelto, ma con quello del sesso di nascita. Costringere le persone transgender e non binarie a fare coming out forzati in ambienti non preparati ad accoglierli, le espone di fatto alla possibilità di diventare un facile bersaglio di violenza e discriminazione e schermo".

Se dunque il problema è organizzativo, basterebbe cambiare la modalità di accesso alle urne. "Per questo motivo chiediamo alla Ministra Luciana Lamorgese che sia emanata una circolare per far dividere le file solo in ordine alfabetico e non per genere, per poter regolamentare le file ai seggi in forma più rispettosa per permettere a tutti e tutte le persone trans di esprimere il proprio voto."

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