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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Comunali, la Caporetto del Pdl. Bondi: "Si vince solo con Berlusconi"

Il Pdl si lecca le ferite e riflette sulla propria "Berlusconi dipendenza". Bondi: "Quando vince, il Pdl lo fa grazie al carisma e alle qualità politiche del presidente Silvio Berlusconi"

“Bisogna stare con i piedi per terra perché c’è stata un’astensione molto grande e anche preoccupante ma abbiamo vinto in tutta Italia, al nord, al centro, a Roma e nei suoi municipi, nel sud e nelle isole. È quasi una rivincita delle politiche”. Parole e musica del segretario protempore del Partito democratico, Guglielmo Epifani. Parole di chi, da capitano, ha appena finito di sollevare la coppa al cielo e la passa felice agli altri ‘compagni’. Parole che arrivano nel giorno delle risposte a Renzi: il congresso ci sarà, entro l’anno, con tanto di regole scritte, entro un mese. Come dire, qui non si vuol fregare nessuno.

GOVERNO, LO SBILANCIAMENTO A SINISTRA? – Cosa vuol dire politicamente che il Pd ha vinto? Semplicemente quello che dice ancora Epifani: “È complicato fare previsioni, ma dà più peso alle posizioni e al ruolo del Pd nel Paese”. Tradotto, anche in ottica di governo e larghe intese, checché ne dica il premier più equilibrista del terzo millennio, Enrico Letta, il Pdl ha perso. Più che perdere, il centrodestra non è pervenuto, ha disertato l’appuntamento. Imu o non Imu, con il Cav. che si è gonfiato il petto per suo personalissimo successo, il consenso ottenuto alle politiche di febbraio si è rarefatto. In tanti da quelle parti hanno deciso di stare a casa (visto il tempo, andare al mare veniva male). Una scelta da cui probabilmente è scaturita la misura di un astensionismo da record. O almeno il grosso.

BALLOTTAGGIO: TUTTI I RISULTATI

Gli elettori di centro-destra se ne stanno a casa ed il Pd passeggia in carrozza. Impietosi i numeri della stroncatura politica: 16 a 0, il conto delle città su cui si era focalizzata la vera sfida. Una bocciatura su tutti i livelli e una foto che la sintetizza, le lacrime di Alemanno. Cade Roma, gli va dietro Brescia e Treviso. E proprio dal capoluogo veneto arriva il commento più amaro. Lo rilascia lo sceriffo di ferro, Giancarlo Gentilini, l’amatissimo sindaco del Carroccio che ne è uscito con le ossa rotte: “È finita l’era Gentilini, è finita l'era della Lega e del Pdl”, ha sottolineato già un’ora dopo la chiusura dei seggi. Poco dopo gli fa eco Matteo Salvini, segretario della Lega in Lombardia: “A Brescia e a Treviso abbiamo sbattuto la faccia contro il muro, ma ogni tanto una batosta può far bene. Dobbiamo tapparci la bocca, tra oggi e domani nessuno dica che la colpa è di tizio o di caio”. Le bastonate faranno anche bene, ma dal bruciore per le botte, a volte, possono nascere antichi rancori. Come quelli tra Bossi e Maroni. Non c’è che da attendere.

IL PD VINCE SEDICI A ZERO

BONDI – Amarissimi i commenti della Lega, pungenti quelli di Sandro Bondi, il coordinatore nazionale del Pdl. Contro Silvio? Non scherziamo. Il buon Bondi se la prende con i candidati azzurri, senza risparmiare nessuno: “I risultati del secondo turno confermano che, quando vince, il Pdl lo fa grazie al carisma e alle qualità politiche del presidente Silvio Berlusconi. Ma, senza un confronto all’interno del partito, il nostro movimento non sarà mai in grado di produrre candidati vincenti perché dotati di una forza propria”. Come dire, se il Cav. ci mette la faccia e passa da uno studio tv all’altro, allora il Popolo della libertà risale la corrente, anche quando è fortissima e contraria. Senza, rischia di finire a ‘Chi l’ha visto’.

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