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Elezioni Emilia Romagna: data, candidati e sondaggi. La guida al voto

Elezioni Domenica 26 gennaio 2020: gli emiliano romagnoli sono chiamati alle urne per il rinnovo del consiglio regionale e per eleggere il nuovo presidente della Regione Emilia Romagna. Si vota dalle 7 alle 23. Ecco chi sono i candidati e come si vota

Elezioni in Emilia Romagna, il primo voto del 2020 e già decisivo per le sorti del governo. Urne aperte dalle 7 alle 23 Domenica 26 gennaio 2020.  Le operazioni di avranno scrutinio dei voti inizieranno dalle ore 23 di domenica 26 gennaio, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti.

Secondo gli ultimi sondaggi pubblicati il 10 gennaio 2020 il governatore uscente di centrosinistra Stefano Bonaccini e la senatrice leghista Lucia Borgonzoni sarebbero divisi da un solo punto. Lontano il candidato pentastellato Simone Benini.

A sinistra vanno in modo autonomo L'Altra Emilia-Romagna (con Stefano Lugli), Potere al Popolo (con Marta Collot) e il Partito Comunista (con Laura Bergamini). Sulla scheda elettorale trova spazio anche il Movimento 3V-Vaccini Vogliamo Verità con candidato Domenico Battaglia.

Elezioni regionali in Emilia Romagna: tutte le ultime notizie

Se gli emiliano romagnoli sono chiamati alle urne per il rinnovo del consiglio regionale e per eleggere il nuovo presidente della Regione Emilia Romagna, l'esito del voto sarà importantissimo anche sul piano nazionale. I delicati equilibri che tengono insieme la maggioranza di governo potrebbero infatti rompersi in base al risultato delle elezioni regionali: se il centrodestra dopo la vittoria alle elezioni in Umbria riuscisse nell'impresa di strappare l'Emilia Romagna all'amministrazione di centrosinistra, si profilerebbe un dato politico eclatante nella "caduta delle regioni rosse".

Test importante per la capacità di penetrazione della Lega, così come importante è stato il contributo delle "sardine" nella contro campagna elettorale impostata più "contro" il tandem Salvini-Borgonzoni che pro Bonaccini.

Elezioni Emilia Romagna, chi vince: data, candidati e sondaggi

  • Per il centrosinistra è in corsa il governatore uscente Stefano Bonaccini.
  • Il centrodestra unito punta sulla senatrice Lucia Borgonzoni.
  • Il Movimento 5 stelle ha sottoposto la decisione ad una votazione su Rousseau: il consigliere comunale forlivese Simone Benini è stato il più votato dagli attivisti M5s. 
  • Potere al Popolo ha invece deciso di puntare sulla lavoratrice precaria Marta Collot.
  • Rifondazione Comunista dell'Emilia-Romagna candida il segretario regionale Stefano Lugli con la lista L'Altra Emilia-Romagna.
  • Partito Comunista candida Laura Bergamini.
  • Movimento 3V-Vaccini Vogliamo Verità candida Domenico Battaglia.

Elezioni Emilia Romagna, i candidati

L’attuale governatore di centrosinistra Stefano Bonaccini correrà per cercare di ottenere un secondo mandato, sperando anche di strappare un accordo con il Movimento 5 Stelle. I pentastellati sono ancora incerti se presentarsi alle urne dopo il crollo dei consensi registrato negli ultimi mesi. Se le elezioni in Umbria hanno sentenziato il fallimento del patto civico con il Pd, per il Movimento 5 stelle si profila la possibilità di un patto di desistenza con gli alleati di governo.

7 domande ai 7 candidati per il governo dell'Emilia-Romagna | BolognaToday

Per il centrodestra correrà la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni. Come deciso durante il vertice di Arcore è stato Matteo Salvini ad avere la possibilità di candidare un esponente del Carroccio e la scelta è caduta sulla parlamentare verde che arrivo seconda nello scontro con Merola alle elezioni comunali di Bologna.

Il Movimento 5 stelle dopo la richiesta da parte degli attivisti di partecipare con un proprio candidato -bocciando la linea Di Maio - ha indetto una consultazione sulla piattaforma Rousseau: Simone Benini è stato il più votato con 335 voti su 6.015 preferenze. Sposato ed è padre di due figli, Benini è un piccolo imprenditore 49enne attivo nel campo It, esperto di energie rinnovabili e sostenibilità ambientale è un appassionato apicoltore. Dal 2014 è consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Forlì. "Saremo le sentinelle utili dei cittadini dell'Emilia-Romagna", ha commentato Benini sui Facebook.

Elezioni Emilia Romagna, come si vota

Si vota tracciando una x sulla casella del candidato governatore o sulla lista che lo appoggia.

Sarà possibile effettuare un voto disgiunto, per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate.

Prevista una soglia di sbarramento al 3% per le liste non coalizzate e del 5% per quelle invece coalizzate.

Sondaggi elezioni Emilia Romagna

Per il Governo giallorosso sono mesi difficili e le forze di maggioranza vedono un deciso calo dei consensi. I prossimi mesi saranno un banco di prova per gli effetti della nuova manovra di bilancio, ma anche per la capacità del premier di intervenire nelle crisi industriali che si prospettano nel nuovo clima di crisi economica. Sarà importante quindi valutare la fiducia di cui godono le forze politiche anche grazie allo speciale di Today dedicato ai sondaggi politici: dati e tabelle aiuteranno a tenere traccia di una stagione che si prospetta incandescente.

Sondaggi elezioni Emilia Romagna, tutte le rilevazioni aggiornate

Se alle ultime elezioni europee il centrodestra ha fatto il pieno di voti e alle amministrative ha strappato al centrosinistra la guida di importanti comuni come Ferrara e Forlì, i sondaggi che ipotizzano un grande equilibrio come mai avvenuto nel recente passato.

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I due candidati principali alle regionali dell'Emilia-Romagna, il governatore uscente del centrosinistra Stefano Bonaccini e la leghista Lucia Borgonzoni (Foto Ansa)

Nel 2014 Stefano Bonaccini venne eletto con il 49% dei voti, staccando nettamente sia il centrodestra che il Movimento 5 Stelle.

In una regione storicamente “rossa”, le ultime elezioni politiche 2018 hanno però segnato una grande crescita del centrodestra trainato dalla Lega: in Emilia Romagna la coalizione di centrodestra ha ottenuto il 33,06% dei consensi contro il 30,79% del centrosinistra.

Alle elezioni europee 2019 invece è stata quella della Lega la lista più votata con il 33,77%, mentre quella del PD non è andata oltre il 31,24%.

Ora gli ultimi sondaggi mostrano una regione contendibile, seppure con una certa discrepanza dei risultati tra le varie rilevazioni.

Secondo un sondaggio Ixè realizzato per Carta Bianca realizzato il 17 dicembre 2019 il governatore uscente Stefano Bonaccini sarebbe in vantaggio di 7 punti sulla candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni (40%), il candidato del M5S Simone Benini si fermerebbe al 7,8%. Nel voto di lista al Partito Democratico andrebbero il 29,4% dei consensi cui aggiungere la potenza di fuoco delle liste civiche che si appoggiano al governatore uscente. Anche qui il vantaggio sarebbe netto, 44% contro il 42% delle liste che appoggiano Borgonzoni quotate del 42% grazie soprattutto al traino della lega al 27%.

Secondo un sondaggio Emg Acqua presentato ad Agorà il 12 dicembre 2019, se si votasse oggi in Emilia Romagna Bonaccini otterrebbe il 46,5% dei consensi, Borgonzoni il 44% e il candidato del M5S il 5,5%. Rispetto al precedente sondaggio Emg Bonaccini avrebbe guadagnato qualche punto percentuale.

Secondo l'ultimo sondaggio Ixi il governatore uscente Stefano Bonaccini viene visto in vantaggio sulla avversaria Lucia Borgonzoni: tuttavia le indicazioni che arrivano dal voto di lista fotografano una situazione opposta. Se infatti il candidato del centrosinistra viene visto al 45% contro il 40 per cento della senatrice della Lega, nel voto ai partiti il Carroccio risulta primo catalizzando il 30% dei consensi. Segue il Pd al 24%. A giocare dalla parte di Bonaccini sono le liste di sinistra che rappresenterebbero l'11% dell'elettorato emiliano romagnolo. E i 5 stelle? Il Movimento dopo la scelta di correre da solo si posizionerebbe intorno al 10 per cento secondo l'istituto di ricerca indipendente diretto da Giacomo Spaini.

Secondo il sondaggio Ixè realizzato per Carta Bianca un’alleanza Pd-M5s vedrebbe Stefano Bonaccini avanti con il 40%, molto più dietro la candidata del centrodestra Borgonzoni. Senza il Movimento 5 stelle le preferenze rimangono invariate con Bonaccini in testa con il 41,2% dei voti e Borgonzoni al 29,4%. Per quel che riguarda le intenzioni di voto ai partiti, Ixé quota il Partito democratico al 34,3% un risultato migliore di quello delle scorse elezioni europee. Al Carroccio andrebbe il 30,9 per cento delle preferenze.

Invece secondo l'ultimo sondaggio Emg la sfida in Emilia Romagna tra Bonaccini (45%) e Borgonzoni (44%) sarebbe apertissima. Un eventuale candidato del Movimento 5 stelle non raggiungerebe invece la doppia cifra.

Anche le stime effettuate da Tecnè vedono Bonaccini favorito, ma partendo dal presupposto che il Movimento 5 Stelle non presenti un proprio candidato.

. scenario 1 scenario 2 scenario 3
cosa fa il m5s ha un suo candidato appoggia Bonaccini non si presenta
Bonaccini (csx) 46% 51% 50%
Borgonzoni (cdx) 45% 47% 48%
candidato (m5s) 7% . .
altri 2% 2% 2%
astensione-incerti 41% 42% 45%

Elezioni Emilia Romagna, chi vince

La legge elettorale dell'Emilia Romagna prevede l’elezione diretta del governatore senza ballottaggio: il candidato che riuscirà a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari che sarà il vincitore delle elezioni.

È previsto un premio di maggioranza per garantire la governabilità in Consiglio Regionale: la lista o le liste che appoggiano il candidato più votato avranno 27 seggi sui 50 totali. In generale 40 consiglieri saranno eletti con un metodo proporzionale sulla base di liste circoscrizionali, 9 invece con sistema maggioritario nelle singole circoscrizioni mentre il restante seggio è riservato al candidato vincitore.

Elezioni Regionali 2020: dove si vota quando si vota

Se il primo e già importantissimo appuntamento elettorale del 2020 saranno le elezioni regionali in Emilia Romagna, la stessa domenica 26 gennaio 2020 si andrà al voto anche per le elezioni regionali in Calabria. Dopo un lungo valzer di ipotesi si è optato per un accorpamento al voto in una sorta di election day.

Nella primavera del 2020 sono invece attese le elezioni regionali in Veneto, Liguria, Toscana e Marche.

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