Sardegna al voto domenica e lunedì: un test per i partiti

CAGLIARI - Con un mese di ritardo rispetto al resto d'Italia, in Sardegna si vota per le elezioni amministrative in programma domenica 10 e lunedì 11 giugno 2012. Sono 200 mila i cittadini sardi chiamati alle urne in 64 comuni dell'isola, fra i quali tre centri sopra i 15 mila abitanti, Oristano, Alghero e Selargius.

Per la necessità di adeguare i software delle Prefetture con quelli del Viminale, a causa di una difformità tra la legge nazionale e quella regionale, si vota un mese dopo rispetto a quanto avvenuto nelle altre regioni.

Il 6 e 7 maggio, nell'isola si era votato per diversi referendum fra cui quello che ha sancito l'abolizione delle quattro nuove province nate meno di dieci anni fa: Medio Campidano, Sulcis-Iglesiente, Gallura e Ogliastra.

Quello di domenica e di lunedì rappresenta un test importante per verificare non solo la forza dei partiti tradizionali ma anche del Movimento 5 stelle, reduce dall'affermazione elettorale nel 'continente' e degli indipendentisti, ma anche per capire quali potranno essere i nuovi equilibri politici in vista di una possibile crisi alla Regione.

E' dei giorni scorsi lo "strappo" istituzionale fra il governatore Ugo Cappellacci e la presidente del Consiglio Regionale, Claudia Lombardo, entrambi del Pdl, quest'ultima passata all'opposizione insieme ad altri colleghi del Popolo delle Libertà, fra i quali il capogruppo Mario Diana.