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Giovedì, 18 Aprile 2024
La diretta

Elezioni Quirinale, fallita la prova di forza su Casellati: ora Casini o Draghi?

Convergere sul nome della presidente del Senato Elisabetta Casellati: questa l'indicazione di voto del centrodestra. Salvini chiama Conte, Letta, Renzi e Speranza ma il centrosinistra annuncia l'astensione. Che cosa succede ora? I risultati del quinto scrutinio in diretta

Elezioni Quirinale, che cosa succede dopo il voto su Casellatti: qui la diretta 

  • Fumata nera nel quinto scrutino per l'elezione del presidente della Repubblica. Il candidato del centrodestra, la presidente del Senato Elisabetta Casellati non ha raggiunto il quorum dei 505 voti richiesti, fermandosi con molte meno delle almeno 400 preferenze auspicate dai leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Secondo i tabulati sarebbero 70 i franchi tiratori
  • Oggi hanno votato 530 tra deputati, senatori e delegati regionali. 73 gli assenti, 406 gli astenuti. I votanti nel seggio speciale allestito nel parcheggio esterno di Montecitorio per il voto dei grandi elettori positivi o in quarantena sono stati in tutto 11. 
  • Hanno ottenuto voti:
    • Casellati: 382
    • Mattarella: 46
    • Di Matteo: 38
    • Berlusconi: 8
    • Tajani: 7
    • Cartabia: 7
    • Casini: 6
    • Draghi: 3
    • Scheda bianca: 11
    • Schede nulle: 9
  • Il centrodestra aveva dato indicazione di voto per Casellati. La presidente del Senato poteva contare potenzialmente sui voti dei 454 grandi elettori di centrodestra: le mancavano comunque 51 voti per raggiungere il quorum necessario per l'elezione al Quirinale. Il centrodestra puntava almeno a superare 420 voti per riproporre Casellati nella sesta votazione, oggi pomeriggio alle 17. Invece con un risultato largamente al di sotto dei 400 voti a rischiare è Salvini. I voti per Tajani e Berlusconi marcano il dissenso dentro il centrodestra. Tra le preferenze un voto anche a Nitto Palma, capo di gabinetto della presidente Casellati. 8 i grandi elettori di centrodestra che non hanno partecipato al voto.
  • Per rendere riconoscibile l'appartenenza del voto è stato chiesto ai gradi elettori del centrodestra di scrivere 'Elisabetta Alberti Casellati' (Fdi), 'Casellati' (Lega), Elisabetta Casellati (Fi). Anche Coraggio Italia ha distinto il proprio voto: 'Alberti Casellati'. Come già avvenuto negli scorsi giorni, il presidente della Camera, Roberto Fico, durante la lettura dei voti si è limitato a leggere il solo cognome 'Casellati'.
  • I parlamentari di Pd-M5s e Leu erano entrati in aula e sfilando davanti alla presidenza per dichiarare la propria astensione. Restano fuori, invece, i senatori di Italia Viva. Il centrodestra non ha potuto contare dunque sull'aiuto dei franchi tiratori.
  • Conte, Letta e Speranza hanno disertato l'incontro proposto da Matteo Salvini e dato indicazione a parlamentari e delegati di centrosinistra di astenersi dal voto con la formula "presente non votante". Diversamente dalla scheda bianca, rende impossibile dare un sostegno occulto alla candidata del centrodestra. I tre leader di censtrosinistra sono stati riuniti per circa tre ore nella sede del gruppo Pd alla Camera. "Non partecipiamo ad atti di forza e per questo abbiamo deciso di astenerci" ha detto Conte uscendo da Montecitorio.
  • Alternativa c'è ha annunciato il voto per il magistrato Nino Di Matteo
  • +Europa e Azione hanno annunciato il voto per Cartabia.
  • Oggi saranno due le votazioni: la prima alle 11 con risultato intorno alle 15; la seconda alle 17 con risultato intorno alle 21.
  • I centristi sarebbero al lavoro per votare Casini al sesto scrutinio. L'alternativa resta Draghi come confermato anche da Italia Viva. Salvini in conferenza stampa ha chiesto un nuovo incontro con i leader di centrosinistra per convergere sul voto a Casellati ma Conte quasi contemporaneamente ha chiuso alla candidatura della seconda carica dello Stato. "La mia idea è votare Casellati anche alla sesta votazione" ha detto Salvini in conferenza stampa. "Mi auguro che il presidente del Consiglio Mario Draghi possa continuare a fare il presidente del Consiglio". Alle 14:30 è atteso un nuovo vertice di centrodestra.

Elezioni Quirinale, la diretta

Per essere eletti alla presidente della Repubblica nel quinto scrutinio servono 505 voti. Il centrodestra con gli alleati d'area contano i voti di 454 grandi elettori. Al netto di eventuali assenti mancano 51 voti a Casellati per raggiungere la maggioranza assoluta. Oggi - come annunciato da Letta, Conte e Speranza - il centrosinistra non parteciperà al voto evitando così che eventuali franchi tiratori possano votare con il centrodestra.

"Consideriamo la unilaterale candidatura della seconda carica dello stato, peraltro annunciato a un'ora dalla quinta votazione, un grave errore - si legge in un comunicato congiunto Pd, M5s e Leu - Per il rispetto che si deve alle istituzioni oggi esprimeremo un voto di astensione nella formula 'presente non votante".

Mai come oggi siamo vicini a una crisi di governo e al tentativo del centrodestra di andare a elezioni anticipate. Sempre che Casellati ottenga i voti di parte del Movimento 5 stelle. In caso contrario si aprirà la strada per votare Draghi alla sesta votazione. 

Oggi infatti si terrano due votazioni, il quinto e il sesto scrutinio: la prima alle 11 con risultato intorno alle 15; il secondo alle 17 con risultato intorno alle 21. Lo ha deciso la riunione dei capigruppo convocata prima dell'apertura del voto di oggi. Tra una votazione e l'altra ci sarà una pausa di un'ora e mezza per la sanificazione dell'emiciclo. Da domani sabato 29 gennaio si terranno due votazioni del Parlamento in seduta comune per l'elezione del Presidente della Repubblica: la prima mattutina alle 9,30, la seconda pomeridiana alle 16,30. 

Come altro possibile nome torna quello di Pier Ferdinando Casini: con la previsione che la candidatura di Elisabetta Casellati non avrà esito positivo, i 'centristi' starebbero lavorando per riproporre il nome di Casini nella votazione del pomeriggio.

Casellati, la prova di forza del centrodestra

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"Indicazione di voto. Quinto scrutinio. Scrivere Elisabetta Casellati". Questo è il messaggio arrivato nelle chat dei grandi elettori di Forza Italia in vista della nuova votazione, prevista alle 11:00, nell'Aula della Camera, per l'elezione del presidente della Repubblica. 

Quindi Matteo Salvini scommette su Elisabetta Alberti Casellati con l'ok degli altri leader della coalizione al vertice di centrodestra. Una indicazione arrivata anche da Berlusconi: durante l'assemblea di Fi-Udc Antonio Tajani aveva chiesto ai presenti di andare e convincere più grandi elettori possibile per votare Elisabetta Casellati: "Una donna, la seconda carica dello Stato, il nome migliore".

Un modo per le forze di centrodestra per contarsi ma anche per rompere la prassi istituzionale di cercare un nome comune con l'opposizione. "Si sta verificando quello che Fratelli d'Italia chiede da giorni si verifichino numeri in Aula si ponga fine a questa cosa incomprensibile del non voto o scheda bianca. Si vedano i numeri" ha detto la Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni che poi ha rimarcato: "Con questo Parlamento non si decide niente. La soluzione sono le elezioni."

Casellati presidente della Repubblica? Le reazioni

Mentre Lega Fdi, Fi e 'centristi' lanciano nell'agone la seconda carica dello Stato il centrosinistra ha annunciato la propria astensione per marcara la frattura.  Ad esprimere il sentimento del Pd è Alessandro Zan che sibillino tratteggia l'ipotesi di elezioni anticipate: "Se passa Casellati la legislatura è finita" scrive in un tweet.

Da Italia Viva arriva il secco 'no' di Matteo Renzi: Non voteremo la Casellati, avrebbe detto l'ex premier ai suoi in queste ore, sbarrando così la strada alla presidente del Senato. Non a caso stamane proprio mentre i leader del centrodestra erano riuniti a Montecitorio, il presidente di Iv, Ettore Rosato, ha detto:''Non votiamo la Casellati e non votiamo nessun nome divisivo". L'orientamento di Italia Viva è quello di non partecipare al voto.

Secondo quanto apprende Today.it i delegati del Movimento 5 stelle non entrerano in aula alla prima chiama salvo poi rispondere alla seconda chiama. "Un modo per marcare il dissenso" spiegano fonti del M5s.

La presidente del senato può contare potenzialmente sui voti dei 454 grandi elettori di Lega, Fdi, e Forza Italia con gli alleati d'area. Gliene mancano 51. Come spiegato da Giorgia Meloni il voto di oggi è un modo per contare i numeri.

Chi è Maria Elisabetta Alberti Casellati: il profilo

Quella di Casellati è inevitabilmente una candidatura "di parte" come del resto lo sono state quelle di Mattarella e Napolitano per il centrosinistra. Il punto è tutto qui: Salvini, Meloni e Berlusconi sono persuasi che sia arrivato il momento di esprimere un Capo dello Stato della loro area. E chi meglio della seconda carica dello Stato?

Tuttavia una prova di forza del centrodestra risolverebbe (forse) i giochi per il Quirinale, ma d'altra parte farebbe deflagrare in mille pezzi il governo.

L'indiscrezione: Draghi presidente della Repubblica al sesto scrutinio?

Ma quali sono quindi i nomi su cui si punta (o su cui si è puntato) per il Colle?

Ognuno di questi nomi è stato lanciato e poi ritirato in un dialogo continuo tra i partiti fatto di veti e controveti anche all'interno degli stessi gruppi parlamentari.

Ieri sera - all'inizio del vertice - erano due i nomi in campo. Il primo è quello dell'ex ministro degli esteri Franco Frattini che ha trovato però Pd e larga parte del Movimento 5 stelle nettamente contrario. Pesato anche il nome Giampiero Massolo, diplomatico di lungo corso attuale presidente dell'Ispi (istituto per gli studi di politica internazionale) e già capo del Dis con Monti, Letta, Renzi e Gentiloni.  E Draghi? Porre l'attuale presidente del Consiglio Mario Draghi al Quirinale porta con se un problema, non da poco: chi siederà dopo Draghi a Palazzo Chigi? Più passano i giorni più si sfilacciano i rapporti tra i partiti di maggioranza e sarà difficile mantenere insieme il governo. Lega, FI e M5s non perdono occasione per chiedere che il presidente del Consiglio rimanga a Palazzo Chigi. Ma potrebbe riemergere se non si dovesse trovare una convergenza tra le due coalizioni e continuasse il muro contro muro.

I numeri in campo e le possibili 'alleanze'

  • Centrodestra + alleati d'area: 454 voti (mancano 51 voti alla maggioranza assoluta di 505)
    • Lega 212;
    • FI 136;
    • FdI 63;
    • Coraggio Italia 31;
    • UdC 5;
    • Noi con l'Italia 3;
    • Diventerà Bellissima 1
    • Noi di Centro 1
    • Rinascimento 1
    • Ai 454 possono essere aggiunti 4 parlamentari nel Misto (non iscritti) eletti col centrodestra;
  • Centrosinistra con alleati d'area: 436 voti (mancano 69 voti alla maggioranza assoluta di 505)
  • Italia viva: 45 voti.
  • Centrodestra con Italia Viva: 499 voti (mancano 6 voti alla maggioranza assoluta di 505)
  • Centrosinistra con Italia Viva: 481 voti (mancano 24 voti alla maggioranza assoluta di 505)
  • Gruppo Misto: 47 non risultano iscritti a nessuna componente (24 Camera e 23 Senato). Ma il bacino di voti del gruppone dei cosiddetti 'cani sciolti' è più ampio: al Senato il Misto conta 47 parlamentari, di cui 23 non iscritti ad alcuna componente (per lo più si tratta di ex M5s, ma ci sono anche alcuni senatori a vita); poi ci sono 1 senatore del Maie, i 3 di Italexit di Paragone, 1 di Italia dei valori, 1 di Potere al popolo e 1 del Partico comunista. Alla Camera il gruppo Misto è composto da 66 deputati, di cui 16 di Alternativa, componente che si colloca all'opposizione del governo Draghi e formata per la maggioranza da ex M5s; a loro si aggiungono le componenti di Maie-FacciamoEco che conta 8 deputati; Centro democratico 6; Minoranze linguistiche 4, ma sono voti che potrebbero convergere almeno in parte con il voto del centrosinistra; 24 i non iscritti ad alcuna componente.

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