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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Elezioni regionali 2023: dove, quando e chi votare

Nel 2023 uno degli appuntamenti politici più importanti sono le elezioni regionali in Lazio, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Molse. Tutto quello che c'è da sapere su questi appuntamenti

Le elezioni regionali 2023 sono il primo vero appuntamento politico dopo le scorse elezioni comunali e politiche, con le quali Fratelli d'Italia ha conquistato il primato non solo a livello locale ma anche nazionale, dando vita al governo della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Elezioni rilevanti, quelle scorse, anche per i flop: quello del Partito democratico, con le dimissioni da segretario di Enrico Letta e quello della Lega, dopo le quali Matteo Salvini, oggi ministro alle Infrastrutture, non si è dimesso ma ha dovuto affrontare la rivolta dei nordisti all'interno del partito.

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Elezioni regionali 2023, ecco le regioni al voto:

Le prime regioni ad andare al voto e per le quali ci sono già delle date certe sono Lombardia e Lazio, dove le urne saranno aperte domenica 12 e lunedì 13 febbraio. Non c'è ancora indicazione di una data per il Molise come neppure per il Friuli Venezia Giulia, dove indicativamente si ipotizza che il voto slitterà direttamente alla prossima primavera, forse in aprile.

Non a caso il quadro politico di Lazio e Lombardia è anche già più delineato rispetto a quello delle altre due regioni. Nella Regione della Capitale, si preannuncia una partita a tre: qui il Terzo Polo appoggerà la candidatura del Partito democratico e così nel Lazio si ricostituisce l'alleanza fra la sinistra democratica e quella liberale. Dall’altra parte ci sarà però il Movimento 5 Stelle, che correrà da solo. In ultimo la coalizione di centrodestra proiezione dello schema nazionale. Dunque nel Lazio sarà una sfida a tre: Pd e terzo polo sosterranno l'assessore Alessio D'Amato; il centrodestra un candidato scelto da Fratelli d'Italia mentre il Movimento 5 Stelle andrà per conto proprio.

La corsa per il Pirellone si preannuncia più caotica. In Lombardia ci sono le grandi manovre soprattutto a sinistra. A destra c'è Attilio Fontana, che sta cercando di mettere insieme una coalizione più larga possibile, tanto da essere impegnato anche in una mediazione interna alla Lega per portare con sè il Comitato nord di Umberto Bossi, caricando i consiglieri regionali fuoriusciti e poi espulsi dal Carroccio. Il Terzo polo gioca una partita tutta sua perché non si allea con la sinistra e anzi si presenta con candidata presidente storicamente di destra: Letizia Moratti. Ancora più a sinistra c'è il Partito democratico che prima pareva dover correre senza i pentastellati, che alla fine hanno scelto di appoggiare il Pd, cosa che però ha portato Più Europa a sfilarsi. Non è ancora chiaro se il partito di Benedetto Della Vedova correrà da solo o meno. Dunque in Lombardia il presidente leghista Attilio Fontana trainerà la destra, il terzo polo sosterrà Letizia Moratti, il M5s e Pd per Pierfrancesco Majorino e Più Europa in dubbio.

In Friuli Venezia Giulia si ripresenta Massimiliano Fedriga, mentre nel centrosinistra è tutto da vedere: ci sono delle proposte ma non c'è un candidato. Situazione simile anche in Molise, dove però il presidente uscente di centrodestra Donato Toma non dovrebbe ripresentarsi.

Il tutto in vista del successivo appuntamento: un'altra tornata di elezioni comunali, fino ad arrivare al prossimo autunno con il voto della provincia autonoma di Trento.

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