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Mercoledì, 24 Aprile 2024
VERSO LE ELEZIONI

Elezioni politiche 2013 - Caos Pd: "Se non si vince si torna al voto". Anzi, "no"

La probabile 'non vittoria' al Senato rischia di spaccare la coalizione di centrosinistra. Fassina: "Se c'è ingovernabilità si torna alle urne". Ma arriva lo stop di Bersani: "Paese serio non continua a inseguire le elezioni. Ed è scontro sul 'triangolo di governo' Pierluigi, Nichi e Mario.

"Nel caso di ingovernabilità si cambia la legge elettorale e si torna al voto". Così Stefano Fassina, uno dei nomi forti dell'ala sinistra del Partito democratico, torna - dagli studi di Omnibus su La7 - sulla questione 'pareggio al Senato'. E lo fa bloccando sul nascere, dal suo punto di vista, un eventuale 'triangolo di governo' tra Bersani, Vendola e Monti.

Per risolvere quello che Fassina definisce uno "scenario da incubo" c'è quindi un'unica strada percorribile: tornare alle urne. "Il nostro obiettivo è fare un governo senza Monti, non con Monti: noi vogliamo fare il Governo con la coalizione progressista che presentiamo agli elettori, con Sel, Tabacci e Donati". E con Tabacci ministro? "Percheé escluderlo? - replica Fassina - Tabacci sta facendo molto bene come assessore al bilancio al comune di Milano. Dopodichè saranno gli elettori a giudicare e dare la forza per arrivare a questo obiettivo".

Per Fassina è quindi inutile "parlare di composizione di governo futuro quando ancora non si sono fatte le elezioni e non si conoscono i rapporti di forza, perchè in democrazia funziona così".

Immediato però arriva lo 'stop' del segretario Bersani che ferma sul nascere questa eventualità: "Un Paese serio non può continuare a inseguire elezioni". Pier Luigi Bersani, arrivando a una manifestazione del Pd a Roma, risponde così ai giornalisti che gli chiedono se pensi a nuove elezioni in caso non ci fosse una maggioranza chiara dopo il voto.

"Posso fare io una volta un pronostico? Non succederà perchè gli italiani chiederanno il cambiamento e daranno una direzione di marcia e chi arriverà primo governerà alla Camera e al Senato. Se mi sbaglio, ogni giorno ha la sua pena, ma non credo e comunque un Paese serio non può continuare a inseguire elezioni".

Quindi Bersani non risparmia strali a quello che in molti vedono come suo prossimo alleato di governo: Mario Monti. "'Ognuno pensi ai poli suoi. Monti pensi alla sua coalizione. Ancora non ho visto la sua foto con Fini e Casini".

Si passa poi a Berlusconi: "Anche per il centrodestra ci vorrebbe una bella foto di gruppo con Berlusconi, Maroni, Storace. E poi non ho capito ancora chi fa il premier lì in mezzo". E a chi gli fa notare che Berlusconi vorrebbe fare il ministro dell'Economia, Bersani ironizza: "Sì, Berlusconi ministro dell'Economia e Maroni ministro del Mezzogiorno".

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