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Martedì, 23 Aprile 2024
ELEZIONI

La Chiesa scende in politica e pubblica l'elenco di chi votare

Avvenire presenta in un lungo articolo dal titolo "Determinati a incidere" i candidati vicini agli ambienti del Vaticano. Sono sparsi ovunque, anche se i più benvisti sono quelli 'di' Andrea Riccardi, dentro "Scelta civica con Monti per l'Italia"

Ci sono due interpretazioni possibili per leggere la presa di posizione di Avvenire, 'quotidiano dei vescovi', sui candidati cattolici. Mai, infatti, prima di oggi dal Vaticano ci si era mossi politicamente facendo nome e cognome degli "eleggibili".

La prima lettura: la Chiesa non ha (più) un suo partito di riferimento: il Pdl non è quello di una volta, l'Udc non è più così benvista. La seconda lettura: Mario Monti ha giocato una carta 'da novanta', Andrea Riccardi. In pratica, ha portato gli ambienti da sempre considerati 'vicini alla chiesa' direttamente in politica, rendendo così inutile appoggiare questo o quel partito.

Avvenire fa "un primo esame delle liste dei partiti". Un esame dal quale emergono "luci ed ombre" ma anche "alcune sorprese".

E di sorpresa si parla nel caso di Gennaro Iorio (Lista Monti), sociologio di riferimento del movimento dei Focolari. Movimento che ha un suo quotidiano di riferimento, cittanuova.it, e che si richiama "alla fraternità universale".

Iorio è candidato in Sicilia al terzo posto della lista per il Senato. Il suo 'credo' è stato palesato sull'organo di informazione ufficiale del suo movimento: "Bisognerebbe che i cattolici fossero capaci di vivere la tornata elettorale come comunità che discute in pubblico delle priorità del Paese offrendo le proprie proposte".

Direttamente dagli incontri di Todi, ecco sempre nelle liste di Mario Monti quella che Avvenire presenta come una "pattuglia di cattolici interessante": Simonetta Saveri (Liguria), "avvocato civilista con un passato di dirigente, per 11 anni, della pastorale giovanile della Liguria".

Con lei ecco "il ginecologo obiettore" Lucio Romano, presidente di Scienza&vita; Andrea Olivero, ex presidente delle Acli; Luigi Marino, presidente di Confcooperative; Gian Luigi Gigli, il grande neurologo che si spese per la vita di Eluana Englaro; Mario Sberna, presidente dell’associazione Famiglie numerose; Mario Marazziti, portavoce della Comunità di sant’Egidio. Tutti collocati in posizione da elezione.

Quindi, ecco gli uomini di Andrea Riccardi: Mario Giro, che corre in Campania al Senato con il numero 2, "con altissime probabilità di sedere a Palazzo Madama insieme al fratello, Francesco Giro, a lungo responsabile dei rapporti con il mondo cattolico schierato con il Pdl, che prenota la rielezione nel Lazio".

In Lombardia troviamo - candidato al Senato - Mario Mauro, ex vicepresidente di Compagnia delle opere 'settore scuola'. Quindi "un dirigente politico sardo collaudato" come Giorgio La Spisa, Daniele Menorello, responsabile di Rete popolare, "un’aggregazione di giovani amministratori in Veneto", e "un giovane imprenditore dirigente della Cdo" Matteo Campodonico, 30 anni.

Tanti ancora "i nomi di rilievo, in corsa per Monti": Gregorio Gitti, numero due in Lombardia 2, presidente della Fondazione Etica; il demografo Gianpiero Della Zuanna, capolista alla Camera in Veneto1; Daniele Morini, giornalista cattolico candidato al numero due in Umbria, mentre Augusta Sorriso, dirigente dell’Movimento cristiano lavoratori a New York è capolista nella circoscrizione del Nord America.

Dalla "Lista Monti" si passa al Pdl. E qui il primo nome è quello di una candidata vicina a Carlo Costalli e al Movimento cristiano lavoratori: Teresa Restifa, capolista nella circoscrizione Australia.

Nell’Udc fra i "nomi nuovi" ci sono Giorgio Guerrini, "fra i protagonisti di Todi come ex presidente di Confartigianato e capolista alla Camera in Toscana", e Luca Marconi, ex senatore, legato a Rinnovamento nello spirito, "ora assessore alla Famiglia nelle Marche dove sarà numero tre".

Per il resto i 'vescovi' comunicano che il partito di Casini "punta a valorizzare espressioni di impegno politico del territorio già consolidate": un assessore brindisino, l’architetto Paola Baldassarre, Bartolomeo Rampinelli Rota, "continuatore della collaudata tradizione bresciana di Presenza e impegno", e Beppe Delfino, assessore a Cuneo.

Per chiudere l'elenco di 'chi votare, ecco il Pd che presenta "un poker di neo-candidati di ispirazione cattolica": Edo Patriarca, ex presidente Agesci e portavoce del Forum del Terzo settore e segretario del comitato organizzatore della Settimana sociale; Francesco Russo, esponente di Azione cattolica, vicino a Enrico Letta, e capolista in Friuli; Flavia Nardelli, segretaria dell’Istituto Sturzo e figlia dell’ex leader dc Flaminio Piccoli; il numero due della Cisl Giogio Santini, "che lascia per un seggio (molto probabile) di senatore".

Per concludere, addirittura "di rilevo" viene invece definita la presenza in lista (Lombardia 2, numero 6) di Ernesto Preziosi, pesarese, ex vicepresidente di Azione Cattolica.

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