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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni

Chiara Appendino nuovo sindaco di Torino

L'esponente del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino supera al ballottaggio il candidato del centrosinistra Piero Fassino: ecco chi è il nuovo sindaco di Torino

La pentastellata Chiara Appendino è il nuovo sindaco di Torino dopo aver sconfitto al ballottaggio di domenica 19 giugno il candidato del centrosinistra e sindaco uscente Piero Fassino, ultimo segretario Ds. Un passaggio epocale sotto la Mole con i torinesi che dopo 23 anni di amministrazione di centrosinistra consegnano la città della Fiat al Movimento 5 Stelle, e una sconfitta simbolica sia per il premier Matteo Renzi che per Piero Fassino che nel 2009, dagli studi di RepubblicaTv attaccava Beppe Grillo: "Se Grillo vuol fare politica - testuali parole - fondi un partito, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende". 

Nata a Moncalieri 31 anni fa, Chiara Appendino, sposata e con una figlia che ha compiuto ieri 5 mesi, è considerata un astro nascente nel mondo delle piccole e medie imprese: dopo aver lavorato per due anni in Juventus è entrata come responsabile del controllo di gestione nell'azienda del marito che produce oggetti per la casa tra Torino e Borgaro. Il padre Domenico Appendino è vicepresidente esecutivo di Prima Industrie, macchinari laser che ha come presidente il Gianfranco Carbonato, guida di Confindustria Piemonte.

Chiara Appendino, sindaco di Torino

Imprenditrice e borghese che auspica per Torino "una nuova industrializzazione", Appendino è una attivista del Movimento 5 Stelle dal 2010: con le elezioni del maggio del 2011 entra a palazzo Civico come consigliere comunale e diviene vicepresidente della commissione bilancio. Non appena eletta alla Sala rossa la Appendino ha orgogliosamente dichiarato di rinunciare all'indennità mensile di carica - circa duemila euro mensili - dimenticandosi però di aggiungere che l'azienda del marito avrebbe continuato a corrisponderle il suo stipendio di dirigente a titolo di “permesso retribuito”.

Appendino ha scritto con Paolo Giordana un volumetto “La città solidale, per una comunità urbana”, edito Luce di Massa, considerato dai più come il suo manifesto elettorale: esalta il libero mercato e l'impresa come valore da difendere ad ogni costo. I suoi punti di riferimento sono l'economista borghese di “sinistra” Keynes ed il nostrano Adriano Olivetti, ma anche il sogno di “Comunità” i falsi miti del Mercato, la sharing economy e il peer-to-peer. Benecomunismo e tecnologia applicata nel senso di semplificazione della burocrazia, digitalizzare i servizi: la sfida che ha convinto i torinesi che iniziano il lunedì sotto un'alba a 5 Stelle.

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