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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni Italia

Ballottaggi, quasi 3 milioni alle urne per il secondo turno delle elezioni comunali

Seggi aperti in 75 Comuni: Centrodestra in vantaggio in 29 città, M5s in corsa solo in 7

A due settimane dal primo turno delle elezioni amministrative, 2 milioni e 793mila elettori torneranno al voto per scegliere i sindaci di 75 Comuni. Un appuntamento elettorale politicamente significativo soprattutto per i leader dei due partiti di maggioranza, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che, nonostante gli incarichi pesanti nel governo Conte, si sono spesi in prima persona nelle piazze nella campagna per i ballottaggi. Per il Pd è sceso in campo soprattutto l'ex premier Paolo Gentiloni a sostegno dei candidati in corsa per il centrosinistra.

Ballottaggio, quando e come si vota

Le urne aperte dalle 7 alle 23 del 24 giugno: lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.

La scheda di ballottaggio comprende il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, scritti nell'apposito rettangolo, sotto il quale sono riprodotti i simboli delle liste collegate.

Il voto è valido:

  • tracciando un segno sul nome di un candidato sindaco (o nel riquadro in cui compare il suo nome)
  • tracciando un segno sul simbolo di una lista che sostiene un candidato sindaco

Non è ammesso il cosiddetto "voto disgiunto": il voto è nullo se nella scheda vengono tracciati un segno sul candidato sindaco e uno su una lista che non è a lui collegata.

Tutti i comuni che tornano al voto il 24 giugno 

Dopo il primo turno del 10 giugno, il centrodestra è in vantaggio in 29 città, il centrosinistra in 20, mentre il Movimento 5 Stelle, dopo il risultato deludente (rispetto al boom delle elezioni politiche del 4 marzo) della prima tornata, si gioca tutto in sette città: Terni, Avellino, Ragusa, Assemini (Cagliari), Acireale (Catania), Pomezia (Roma) e Imola (Bologna). In competizione ci sono inoltre diversi candidati associati a liste civiche.

I riflettori sono puntati soprattutto sui 14 capoluoghi di provincia: Sondrio, Imperia, Massa, Siena, Pisa, Terni, Viterbo, Brindisi, Avellino, Teramo, Siracusa, Ragusa, Messina e Ancona.

Elezioni, Centrodestra avanti in 9 capoluoghi

A Sondrio il centrodestra guida con Marco Scaramellini (46,8% al primo turno) e si misura contro il candidato del centrosinistra Nicola Giugni (36,1%). Centrodestra avanti anche in altri 7 capoluoghi: Teramo, con Giandonato Morra al 34,6% contro Gianguido D'Alberto al 21,1%; Terni con il leghista Leonardo Latini al 49,2% contro il pentastellato Thomas De Luca al 25%. A Pisa è avanti Michele Conti (33,%) che dovrà affrontare Andrea Serfogli al 32,3%; a Viterbo, Giovanni Maria è nettamente in vantaggio (40,2%) contro la concorrente civica Chiara Frontini, ferma al 17,6%; ampio vantaggio anche a Brindisi dove Roberto Cavalera affronterà il secondo turno forte di un 34,7% contro Riccardo Rossi del centrosinistra fermo al 23,5%.

Elezioni, Centrosinistra avanti in 4 capoluoghi

Sono invece quattro i capoluoghi dove il centrosinistra si presenterà al ballottaggio forte di una vittoria al primo turno.

Ad Ancona, Valeria Marcinelli (48%) affronta Stefano Tombolini (28,4%); a Massa la sfida è fra Alessandro Volpi (33,9%) e Francesco Persiani (28,2%); a Siena tra Bruno Valentini (27,4%) e Luigi De Mossi (24,2%); ad Avellino dove Nello Pizza (42,9%) affronta Vincenzo Ciampi del M5S (20,2%) che ha avuto il sostegno di Di Maio in persona nel comizio di chiusura della campagna elettorale per i ballottaggi.

A Imperia l'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola (35,3% al primo turno) ha scelto una lista civica per sfidare il candidato del centrodestra unito, suo ex delfino, Luca Lanteri (28,7%).

Elezioni, Movimento 5 stelle punta su Ragusa

I pentastellati sono in vantaggio a Ragusa dove lo scorso 10 giugno Antonio Tringali ha ottenuto il 22,7% contro il 20,8% di Giuseppe Cassì del centrodestra. A Siracusa il ballottaggio è tra Paolo Ezechia Reale (37% al primo turno), sostenuto da gran parte del centrodestra, e Francesco Italia (19,55%), ex vice sindaco nella giunta del renziano uscente Giancarlo Garozzo, che spera di riunire il Pd, che al primo turno ha appoggiato Fabio Moschella, non andato oltre il 13,11%. A Messina Dino Bramanti, candidato del centrodestra forte del 28,2% preso al primo turno, affronterà Cateno De Luca (civico) al 19,8%.

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