De Magistris, lettera a Renzi: "Sono io l'anti Cinque Stelle"
"Potere al popolo": il neo rieletto sindaco di Napoli Luigi de Magistris va all'attacco nella città dove la caporetto del Pd era iniziata già al primo turno e lancia la rete dei sindaci
"Abbiamo vinto contro Gianni Lettieri ma ancora prima contro il candidato ufficiale del Pd, contro il Presidente del Consiglio in piena campagna elettorale, contro i 5 stelle". E' un Luigi De Magistris raggiante che saluta la sua rielezione a sindaco di Napoli. "Da Napoli - proclama - parte una grande spinta a continuare nel pensare che si possa governare grande metropoli con le mani pulite".
IL GUANTO DI SFIDA - "Devono capire che i napoletani stanno arrivando, non è un dato alla Masianello. Esiste qualcosa di più grande. Un progetto per Napoli che significa governare con le mani pulite e dando potere al popolo. E, questo, fa paura. Questa vittoria merita un'analisi politica" durante la conferenza stampa all'hotel Mediterraneo l'ex piemme lancia la richiesta di un incontro con il premier e la creazione di una "rete italiana tra sindaci", ma anche gli stati generali della città, una sorta di agorà pubblica e partecipata che fa l'occhiolino allo stile del Movimento 5 Stelle: "Una metodologia politica nuova - dice - una consultazione di popolo per decidere strategie politiche e governance. A fine settembre si decidono tutte le stratificazioni della governance. Questo farà di Napoli - aggiunge l'ex pm - una soggettività politica autonoma".
La città campana si presenta come un vero e proprio unicum nel territorio nazionale dove la personalizzazione della politica nella figura di De Magistris è proseguita dopo la rivoluzione arancione di cinque anni fa: sotto il Vesuvio il 5 Stelle si arena al 10% mentre il Pd cerca una nuova anima per il dopo Bassolino. De Magistris scriverà al premier Matteo Renzi "per chiedere un incontro e parlare di Napoli: "Non mi interessa il conflitto - dice - mi interessa governare. Il popolo ha dato una risposta chiara con il voto. Noi rispettiamo il governo, e vogliamo avere la massima collaborazione istituzionale. Luigi de Magistris non può prendere lezioni istituzionali da nessuno, ma per me ora è zero a zero e palla al centro.
UNA RETE CONTRO IL GOVERNO - "Vorrei incontrare subito i nuovi sindaci, molti dei quali eletti per la prima volta" per costruire una vera e propria "rete" che chiede "autorevolezza". "La vittoria di Virginia Raggi e di Chiara Appendino sono segnali interessanti - spiega commentando i risultati di Roma e di Torino - in politica non ci devono essere barriere e pregiudizi". "Mi auguro di costruire reti di città con esperienze che vedono nell'autogoverno e nell'autodeterminazione il modo di fare politica. Serve una rete di sindaci - ribadisce - che chiedono più autorevolezza da parte dell'Anci che non ha avuto un ruolo forte perché in questi anni ci sono state politiche pesanti da parte del governo".