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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni Roma

Autunno caldo per Raggi e M5s: dopo la grana Atac si aprono le urne ad Ostia

I cittadini del litorale romano al voto il 5 novembre in contemporanea con le elezioni Siciliane: il ministro dell'Interno Minniti ha decretato la fine del commissariamento del municipio di Roma la cui amministrazione venne sciolta dopo lo scandalo di Mafia Capitale

Dopo due anni di commissariamento Ostia torna al voto. Lo ha deciso il ministro dell'Interno Marco Minniti che ha fissato, con proprio decreto, per il giorno di domenica 5 novembre 2017, la data di svolgimento delle consultazioni per l'elezione del X Municipio in contemporanea con le elezioni regionali in Sicilia.

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Per il Movimento 5 Stelle e per l'amministrazione capitolina guidata da Virginia Raggi il voto ad Ostia sarà una sorta di referendum di metà mandato che arriva in un autunno particolarmente caldo: dopo l'ennesimo cambio di squadra in Campidoglio, sempre più caratterizzato dal tournover di assessori, nelle stanze di palazzo Senatorio ci sono dossier bollenti sulle questioni dall'accoglienza dei migranti, l'emergenza casa esplosa con lo sgombero di via Curtatone ma anche il nodo rifiuti e partecipate con l'avvio del concordato in bianco per Atac.

Lo sgombero di via Curtatone e gli scontri di Piazza Indipendenza hanno riacceso i riflettori su accoglienza e casa, con il governo ad entrare a gamba tesa sulla tematica. Due problematiche perennemente emergenziali sulle quali però nell'ultimo anno la Capitale è rimasta pressochè immobile. 

Di casa dovrà occuparsi la neo assessora Rosalba Castiglione che, con delega anche al patrimonio, dovrà sciogliere anche i nodi della delibera 140: quella che fa tremare associazioni, centri culturali e sociali della città finiti nel vortice di sfratti e canoni da capogiro. Nominata ad inizio agosto proprio come la collega Margherita Gatta che con delega ai Lavori Pubblici sarà presto chiamata alla prova dei fatti: buche, l'abbattimento della sopraelevata a Tiburtina e attenzione a piani di zona e consorzi le priorità.

Per due nuovi ingressi in Giunta, uno è già pronto da tempo a lasciare. Si tratta dell'assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, il cui addio al Campidoglio è atteso tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. Entro quella data ci sarà la definitiva presentazione del piano di riorganizzazione e razionalizzazione delle società partecipate di Roma, già annunciato nell'aprile scorso. 

Tra le aziende legate al Comune in attesa di capire quel che ne sarà del futuro c'è Atac. La società di trasporto pubblico con 1 miliardo e 400 mila euro di debiti, è sull'orlo del baratro. Oggi in aula in Campidoglio si è consumato il nuovo scontro con i sindacati. Con l'avvio del concordato prevenitvo servirà almeno un anno per traghettare "la grande malata delle partecipate romane" verso quella che appare come l'ultima spiaggia. 

Se sembra rientrare l'emergenza "rubinetti asciutti" causa siccità, la Capitale è sempre sull'orlo dell'emergenza rifiuti e gli ultimi scontri tra la Sindaca Raggi e il "re della monnezza", Manlio Cerroni, fanno temere un autunno di strade invase dall'immondizia. Il privato, proprietario di due impianti di smaltimento indispensabili per il trattamento dei rifiuti della città, avrebbe chiesto più soldi per il servizio offerto innescando l'ennesimo braccio di ferro con il Campidoglio.

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