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Elezioni regionali Sicilia 2017: quando si vota, tutte le liste e i candidati

Le elezioni regionali in Sicilia si terranno domenica 5 novembre. Il Governatore uscente Rosario Crocetta escluso per un errore. Tra i candidati presidente di Regione Nello Musumeci, Giancarlo Cancelleri, Fabrizio Micari e Claudio Fava. Si ritira Vittorio Sgarbi.

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Elezioni regionali Sicilia: Domenica 5 novembre 2017 si vota per il nuovo governatore e per l'Assemblea regionale siciliana: con la prossima legislatura in aula siederanno non più 90 deputati, ma 70: tra loro anche il presidente della Regione, eletto direttamente dai votanti.

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I principali pretendenti alla carica di presidente sono Fabrizio Micari, Claudio Fava, Nello Musumeci, Giancarlo Cancelleri.

Come chiarisce Palermo Today saranno 62 i deputati che andranno all'Ars con il sistema proporzionale, mentre nel cosiddetto "listino del presidente" ci sarà posto per sette nomi, tutti eletti in caso di vittoria del candidato governatore. L'ultimo seggio sarà assegnato di diritto al candidato presidente secondo classificato.

Palermo eleggerà 16 deputati (finora erano 20), Catania ne avrà 13 (al posto degli attuali 17), a Messina 8 (erano 11), ad Agrigento 6 (prima erano 7), a Siracusa e a Trapani 5 (Trapani ne aveva 7 mentre Siracusa ne aveva 6), a Ragusa spettano 4 seggi (ne aveva 5), a Caltanissetta 3 seggi (ne aveva 4) e a Enna 2 seggi (ne aveva 3).

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Rosario Crocetta ha annunciato il ritiro della sua ricandidatura a presidente della Regione Sicilia. Non sono mancate le polemiche di settori del suo partito, il Pd, per la scelta del Governatore uscente di presentarsi con il suo movimento "Riparte Sicilia". Tuttavia per un errore nella presentazione della candidatura il governatore uscente non ha potuto candadarsi per l'Ars dopo che il Tar ha boccia anche il ricorso in merito alla sua esclusione

Il Pd sceglie di candidare il rettore dell'università di Palermo Fabrizio Micari nome che gode del sostegno di Ap di Angelino Alfano e frutto dell'intenso lavoro di diplomazia svolto da Leoluca Orlando e da ampi settori Dem, teso anche a coinvolgere gli alfaniani. Ap attende l'esito della direzione per esprimere la propria posizione. Accreditata l'ipotesi di un ticket tra Micari e l'eurodeputato Giovanni La Via in lista a Ragusa con Ap. 

Pisapia e parte delle forze politiche di sinistra hanno deciso di non sostenere il candidato espresso dal Pd compattandosi intorno al nome di Claudio Fava. Catanese, laureato in giurisprudenza, è figlio del giornalista Pippo Fava, ucciso dalla mafia nel 1984. È vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia e dal 2017 ha aderito al gruppo parlamentare Articolo 1- Mdp.

Al momento i sondaggi vedono il Movimento 5 Stelle inseguire il candidato di centrodestra: pesa il nodo Regionarie: la consultazione online tramite cui gli attivisti pentastellati il 9 luglio hanno scelto Giancarlo Cancelleri, sono state però sospese dal tribunale di Palermo accogliendo in via cautalare il ricorso presentato dall'escluso Mauro Giulivi

Cancelleri si era già presentato come candidato presidente regionale M5s anche nel 2012. Originario di Caltanissetta, Cancelleri ha lavorato in una ditta metalmeccanica prima di intraprendere la sua attività politica. È uno dei fondatori di Scorta Civica, un comitato nato a sostegno dei magistrati minacciati dalla mafia. I leader nazionali del M5S hanno trascorso parte dell’estate in Sicilia, per sostenere Cancelleri e provare ad ottenere una vittoria locale che avrebbe grande valenza in vista delle elezioni politiche del 2018.

Il centrodestra si presenta compatto con la candidatura a governatore di Nello Musumeci già candidato a presidente della Regione nel 2012 e sconfitto da Rosario Crocetta. Musumeci è sostenuto dal movimento civico “#Diventerà Bellissima” nome ispirato a una celebre frase di Paolo Borsellino rivolta alla Sicilia. La coalizione vede al suo interno Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Forza Italia (in particolar modo il coordinatore regionale Gianfranco Miccichè), il movimento “Energie per l’Italia” guidato da Stefano Parisi, Udc e dal Centro Federativo Cristiano Democratico, Cantiere Popolare, MpA, Nuovo CDU, Movimento Sicilia Nazione e IdeaSicilia.

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Oltre ai candidati delle forze politiche ci sono altri aspiranti governatori che hanno annunciato la propria corsa a Palazzo d’Orleans e sono sostenuti da associazioni e movimenti che non hanno parlamentari, quindi dovranno raccogliere le firme previste dalla legge elettorale per presentare la candidatura.

Tra questi c'era anche Vittorio Sgarbi: il critico d'arte ha infatti ritirato la candidatura sceglierndo di converge su Nello Musumeci. Il leader del movimento "Rinascimento"aveva già amministrato sull'isola: per quattro anni, infatti, è stato sindaco di Salemi, in provincia di Trapani. La sua candidatura incassa il sostegno di un nome di peso, l'ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro: "Mi ha dato affetto e non ritiene inopportuno chiedere ad uno come me di stargli vicino politicamente". Della squadra del critico d'arte doveva far parte anche Marco Castoldi, in arte Morgan: il cantante sarà "assessore alle tecnologie". 

In lizza anche i “sicilianisti” Roberto La Rosa (Siciliani Liberi) e Franco Busalacchi (Noi Siciliani), Piera Maria Loiacono del PLI, Lucia Pinsone (Vox populi voluntas dei).

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