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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni Italia

Elezioni in Sicilia: testa a testa tra Musumeci e Cancelleri, l'affluenza si ferma al 46%

Come da attese gli elettori hanno disertato la tornata elettorale regionale. Lo spoglio inizierà solo alle 8. Gli exit poll condannano il candidato Pd Fabrizio Micari accreditato del 20% dei consensi. I "dem" ammettono la sconfitta: "Ricucire con Mdp e Sinistra"

Elezioni in Sicilia, chi ha vinto

Lo scrutinio avrà inizio a partire dalle 8 di lunedì 6 novembre, come da legge elettorale in vigore in Sicilia. La particolare autonomia non manca di creare qualche polemica per il rischio brogli. Il deputato di Sinistra italiana Erasmo Palazzotto chiede di rafforzare i controlli soprattutto nei seggi di periferia: "Gli exit poll saranno comunque diffusi dopo le 22 e in caso di testa a testa qualcuno potrebbe fare il furbo nella notte".

elezioni siciliane-2Si profila un testa a testa all'ultimo voto, con un risultato mai in bilico come questa volta. Secondo l'ultimo sondaggio Demos diffuso prima del silenzio imposto dalla legge, Nello Musumeci sarebbe infatti in vantaggio di un solo punto sul candidato del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri. Una valutazione la cui chiave interpretativa va letta però tenendo presente che il Movimento 5 Stelle ha condotto una campagna elettorale capillare, che è andata a bussare alla porta delle piccolissime comunità dell'isola, difficilmente raggiunte dai rilevatori di sondaggio. La domanda è dunque quanto possa incidere, in punti percentuali, questa "zona" di elettorato non tracciata, e se sia tale da scalzare il primato al candidato di centrodestra.

Più difficile appare invece una vittoria del candidato del Pd Fabrizio Micari, che ha pagato la spaccatura del centrosinistra, ma soprattutto la sua scarsa popolarità su tutta l'isola. Sul candidato di Renzi, però, pesa anche la "freddezza" con cui i sostenitori di sinistra hanno accolto l'ingresso di Ap di Alfano in coalizione.

In quest'area apparentemente fuori dai giochi, dunque, si giocherà una sfida nella sfida: quella con Claudio Fava. Sono in molti, infatti, a domandarsi se il vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia, in ascesa nell'indice di gradimento dei siciliani che 5 anni fa non lo poterono votare per un "incidente" burocratico, non possa addirittura arrivare davanti al rettore di Palermo, lanciando un chiaro e preoccupante segnale al Pd di Matteo Renzi.Di certo, un dato che sembra mettere tutti d'accordo, in negativo, è quello preccupante dell'affluenza alle urne. Cinque anni fa i siciliani che andarono a votare furono il 47% degli aventi diritto. Un astensionismo che sembra destinato a crescere alla luce del fatto che, come sembra dagli ultimi sondaggi, il 26% dei siciliani non sa neanche che domani si vota.

Impresentabili, hater, gaffe e pasta con le sarde: Regionali Sicilia, più polemiche che programmi 

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