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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Europee 2014, l'ultimo duello dei big nelle piazze

Prima del silenzio elettorale, Grillo, Renzi e Berlusconi si attaccano (e si insultano) ancora. Il leader M5s: "Siamo il piano B dell'Europa, Matteo mi fa pena". Il premier: "Vogliono solo distruggere, in Ue senza vaffa". Berlusconi: "I 5 stelle speculano sui disperati. Come Hitler e Pol Pot"

ROMA - Renzi ha parlato a Prato e poi a Firenze, in piazza della Signoria; Grillo a Roma, a piazza San Giovanni; Berlusconi a Milano, al Centro Congressi della Provincia. Gli ultimi comizi, andati in scena ieri, hanno chiuso la campagna elettorale per le Europee e le amministrative.

In palio, più che i 73 seggi del Parlamento europeo che spettano all'Italia o i consigli regionali e comunali da rinnovare, c'è la leadership tra i partiti italiani, contesa tra Il Partito democratico e il Movimento 5 stelle, con Forza Italia terzo incomodo.

Beppe Grillo ha aperto l'ultimo giorno di confronti a distanza, in piazza San Giovanni, a Roma. Attacchi per tutti: "Il comunismo ha fallito, il capitalismo è questo. Noi siamo il piano B dell'Europa". Un piano B che non piace affatto né a Renzi né a Berlusconi. Il leader pentastellato è convinto di rappresentare il partito più forte d'Italia, e di poter migliorare ulteriormente lo straordinario risultato delle politiche: "Ci dicevano che eravamo l'antipolitica e poi hanno cominciato a stupirsi: si sono stupiti che abbiamo preso il 25% e vedrete ora si stupiranno ancora di più il 26 maggio". Le parole più dure sono state rivolte al premier Renzi: "Mi fa pena questo ragazzo, il 23 maggio era a Piazza del Popolo senza il Popolo. Gridava, lui, il moderato, e diceva: Vinciamo noi". 

Renzi, che ieri ha illustrato le cose fatte nei primi 80 giorni di governo, ha risposto per le rime. "Quelli del Movimento 5 stelle non sono interessati a cambiare le cose, ma a sfasciare - ha detto il presidente del Consiglio che ha incalzato l'ex comico ligure - Grillo è andato in Sicilia a dire che la mafia non esisteva". E poi: "La politica non può essere una gara di insulti, una gara di minacce, una gara di vaffa. Non si vince sulla paura, evocando il terrore". 

GRILLO IN PIAZZA SAN GIOVANNI A ROMA | FOTO ANDREA RONCHINI

Per Berlusconi, dato come terza forza nei sondaggi elettorali, "il voto di domenica è un voto importante per l'Europa, per molte città che devono darsi una nuova amministrazione, ma è anche un voto importante per lo scenario politico italiano".Per il Cav, "Grillo specula sulla disperazione dei cittadini ed è un aspirante dittatore che assomiglia a Robespierre, Stalin, Pol Pot e Hitler. Non dobbiamo prenderlo a ridere ma avere paura". D'altra parte Berlusconi lo ripete da giorni, e l'aveva confermato anche la mattina del 23 maggio: "Se vince il M5s c'è il rischio che scoppino disordini".

RENZI A ROMA: CONTESTAZIONE IN PIAZZA | FOTO INFOPHOTO

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