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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni europee 2014

Europee, Salvini (Lega Nord): "Un voto contro il partito unico degli sbarchi clandestini"

Il leader del Carroccio intervistato da Today.it verso il voto del 25 maggio. Un voto che "sarà storico, la fine della vecchia Europa delle banche e l'inizio di quella dei popoli"

Il nuovo corso di Matteo Salvini. Il logo "No euro" nel simbolo. L'occhio strizzato a Marine Le Pen e alla destra francese. Questi i tre elementi centrali delle elezioni europee se guardati con gli occhi della Lega Nord. Un'elezione per ripartire dopo lo scandalo dei fondi gestiti di Belsito che ha travolto i vertici del Carroccio. Abbiamo chiesto al nuovo leader com'è lo stato di salute della Lega "giovane e belligerante" che si è spinta, con alterne fortune, fino al Sud Italia. Ecco le sue risposte a Today.it.

Quello del 25 maggio sarà un voto che potrebbe tracciare una linea tra la "vecchia" e la "nuova" Europa. La crisi ha minato le basi dell'Unione e portato, in molti Paesi, migliaia di persone in piazza contro quelli che sono stati chiamati "i diktat" di Bruxelles. Che Europa e che Unione immagina la Lega Nord a partire dal 26 maggio?

Io penso che tra qualche anno si festeggerà il prossimo 25 maggio come una festa della nuova Europa ricordando il giorno in cui i popoli europei, tutti i popoli europei, hanno rialzato la testa. Con queste elezioni si volta pagina.

Votare Lega Nord alle Europee significa dare un voto a che tipo di Europa?

L’Europa che vuole la Lega è un’Europa dove comandano i popoli e non le banche, che promuove le diversità sia economiche che culturali, non il pensiero unico del mercato unico. La nostra è un’Europa con al centro la tutela del lavoro contro quella delle delocalizzazioni che riducono le persone a merce. Un’Europa delle famiglie, delle mamme e dei papà, non dei genitori 1 e 2.

La questione della moneta unica è precipitata nella vita quotidiana dei cittadini e sempre più voci si sono alzate contro l'Euro. Qual è l'idea della Lega Nord sulla moneta unica? 

L’euro è la causa di questa crisi economica, non lo dice Matteo Salvini ma sette premi nobel per l’economia. Dobbiamo liberarci di questa moneta straniera prima che lei si sbarazzi di noi dopo averci tolto tutto. Uscire dall’euro non è più una possibilità, piuttosto una necessità per riprenderci il futuro per noi e per i nostri figli.

In Italia si voterà per le Europee con un governo non eletto ma nominato dal presidente della Repubblica per provare a sbloccare lo stallo politico che si è determinato alle ultime elezioni. Che tipo di impatto avrà il voto del 25 maggio sull'esecutivo di Matteo Renzi?

I giornali lo chiamano “primo governo Renzi”, ma in realtà non è altro che il terzo governo Merkel in Italia, ovviamente anch’esso non eletto dal popolo. Il voto del 25 sarà l’inizio della fine di questa triste stagione politica e presto archivieremo insieme ai burattinai anche tutti i burattini dei poteri forti, Renzi compreso.

Il nuovo corso della Lega Nord dopo lo "scandalo Belsito" è incentrato più sui territori e sul rapporto diretto con i cittadini? Come ha reagito la base allo scandalo prima e al nuovo corso, oggi?

I grillini predicano tanto "trasparenza" ma la Lega Nord finora è stata l’unica a risolvere in diretta televisiva le sue pagine più dolorose. Ora quel capitolo è archiviato e con orgoglio posso dire di essere a capo di una comunità di migliaia di volontari che ogni settimana, con la pioggia o con il sole, mettono il gazebo della Lega in piazza per incontrare le persone reali, quelle che per questa crisi stanno soffrendo realmente.

E' andato a Roma. A Napoli. A Salerno. Ha provato ad aprire le "frontiere" della Padania. Che clima ha trovato al Sud e che idea si è fatto?

Al Sud ci hanno chiamato le tante persone oneste e perbene che non ne possono più di essere considerate il fanalino di coda in Italia e in Europa, esasperate da quel clientelismo che premia solo i furbi a danno dei meritevoli. Noi abbiamo accettato la sfida di rappresentarli, anche se siamo e resteremo sempre la Lega Nord.

Come si esce dalla crisi per la Lega Nord? A destra, "verso" Marine Le Pen?

Destra e Sinistra sono ormai parole vuote. Dalla crisi si esce anche lasciandosi alle spalle questi termini che non vogliono più dire nulla. Con Marine Le Pen c’è intesa su tanti argomenti: dalla lotta alla moneta unica al contrasto di questa invasione migratoria che la nostra società non può più reggere in termini di lavoro, spazio e sicurezza. Dalla crisi si esce rimettendo la politica in mano ai cittadini. Anche per questo in tutte le piazze e in tutti i comuni d’Italia abbiamo depositato i nostri sei referendum : per l’abolizione della la legge Fornero, della legge Merlin, delle Prefetture, della legge Mancino, della legge che consente agli stranieri di partecipare ai concorsi pubblici. A questi si è aggiunto di recente il sesto referendum per reintrodurre il reato di clandestinità, cancellato dal partito unico degli sbarchi: Partito democratico, Ncd, Movimento 5 stelle e Forza Italia.

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