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Venerdì, 19 Aprile 2024
Movimento 5 Stelle

I grillini non ci stanno e gridano al broglio: spunta il modulo per ricontare i voti

E' diventato virale in rete un documento - la cui paternità è impossibile da stabilire - grazie al quale i grillini potrebbero ricontare i voti delle ultime Europee. La paura è che ci siano stati brogli. Il M5s: "Opera di attivisti"

Il maalox, le battutine su Casaleggio e la presunta nuova linea da adottare per piacere un po' di più alla gente. Tre indizi, storicamente, fanno una prova e il dato inconfutabile è che, "pilloline" a parte, il Movimento cinque stelle non ha preso bene la debacle elettorale. Beppe Grillo ha ammesso la sconfitta e ha giurato che i suoi continueranno a fare opposizione perché - il leader dixit - "il tempo è dalla nostra". Qualcuno, però, ancora non si rassegna alla batosta - un Pd con il doppio dei voti - e grida al broglio, chiedendo a chi ha scelto cinque stelle di rendere palese il proprio voto - sono stati 5.792.865​ - per "ricontare" le preferenze.  

Scoprire chi sia il qualcuno in questione è complicato perché il tam tam è partito in rete e il giro di condivisioni ha praticamente cancellato la "fonte originale". Molto difficile che si tratti di un'iniziativa ufficiale, più probabile invece che sia una provocazione di qualche avversario o addirittura di una truffa. Il documento, però, esiste e sta girando soprattutto sui social

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E' un documento creato con Google docs con il quale si chiede agli elettori grillini di dichiarare il proprio voto. "Questo formulario parte dalla volontà degli attivisti di verificare il regolare svolgimento delle elezione del 25/5/2014 - si legge - Perché sia efficace deve essere compilato SOLAMENTE dai cittadini che hanno votato Movimento 5 Stelle alle elezioni europee del 25/5/2014. Rendendo palese il tuo voto Cinquestelle ci darai modo di verificare se ci sono stati brogli". 

Risalire a chi lo a creato è impossibile così come molto difficile è capire se dietro ci sia davvero il Movimento. Di certo, che sia in buona fede o no, chi lo ha fatto si potrebbe ritrovare con un elenco significativo di dati sensibili - nomi, documenti di riconoscimento, email, numeri di telefono -. 

Nel documento si chiarisce che, in base all'articolo 48, l'elettore può decidere di rendere pubblico il proprio voto. Peccato, però, che nell'articolo citato non ci sia nessun riferimento alla segretezza del voto. 

"I dati non saranno trattati per nessun altro utilizzo", assicura il formulario. Ma, ovviamente, non c'è nessuna garanzia e il formulario somiglia pericolosamente alle email di phishing che rubano dati dalle caselle di posta.

A fare chiarezza e a confermare che il Movimento cinque stelle ha poco o nulla a che fare con il documento è il deputato Diego De Lorenzis dal suo profilo Facebook. "Mi è stato inoltrato con un messaggio privato un link assolutamente deprecabile per la raccolta dei dati dei voti presunti al M5S - scrive il rappresentante grillino - Non si dice chi è il responsabile legale del trattamento dei dati raccolti e neanche la finalità di questa raccolta". Quindi, la precisazione: "In realtà è una raccolta dati personale fatta da "fantomatici attivisti" senza che venga indicato un responsabile del trattamento degli stessi. La contestazione di eventuali brogli nella nostra democrazia si fa con i rappresentanti di lista, non con questi strumenti. Vi invito a non compilarlo e a comunicare questo a chi vi ha inoltrato il link e a chi lo hai diffuso, pregando di fare il medesimo invito anche a loro". Forse, è meglio che il voto resti segreto. Come sempre. 

de lorenzis fb-2

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