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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni europee

Elezioni europee: dal "carcere in salotto" o dai servizi sociali, Berlusconi ci sarà

In molti hanno letto come una provocazione l'annuncio del Cavaliere di candidarsi "in tutte e cinque le circoscrizioni". Ma da fonti molto "intime" a Palazzo Grazioli si racconta di un Silvio con la testa solo e soltanto sui domiciliari

La paura è chiara: finire in un cono d'ombra, bloccato in salotto a dividere il suo tempo tra Francesca e Dudù. Certo, per il centrodestra Berlusconi resterà sempre Berlusconi, ma ad essere relegato nel ruolo di "oracolo" dei vari Brunetta, Santanché, Verdini e compagnia il Cavaliere non ci sta.

E così, se la testa è tutta concentrata su quanto accadrà il 10 aprile - domiciliari o servizi sociali per scontare la condanna - il cuore vuole, fortemente vuole essere inserito in cima alle liste della prossima competizione elettorale: le europee.

La prima volta ha annunciato di volerci essere, lasciando un po stupiti i presenti, durante un incontro con i coordinatori regionali nella sede del partito: era il 10 gennaio. Da allora, evidentemente, Silvio Berlusconi non ha rinunciato a cavalcare questa battaglia a dispetto della condanna definitiva per il processo Mediaset, dell'interdizione dai pubblici uffici e della legge Severino.

Se sarà possibile, sarò felice - ha detto ieri in collegamento telefonico con Montecatini - di essere in campo nelle 5 circoscrizioni che sempre mi hanno dato tra i 600 ed i 700 mila voti ciascuna. Spero di poter avere velocemente una risposta dalla Corte europea.

D'altra parte, da qualche tempo è il suo consigliere politico, Giovanni Toti, a tenere alta l'attenzione sul tema, con dichiarazioni e interviste. "Riterrei una grave lesione al diritto di rappresentare i moderati italiani - afferma - se Berlusconi non potesse candidarsi. Se qualcuno dovesse impedirlo si assumerebbe una grave responsabilità davanti a milioni di italiani". Nessuna "forzatura", assicura l'ex direttore, che ricorda anche come ci siano dei "ricorsi pendenti".

Per presentare le liste per le Europee, comunque, c'è tempo fino al 15 aprile. Ma - come detto - è un'altra la data su cui Silvio Berlusconi è concentrato ed è quella del 10 aprile, giorno in cui il tribunale dovrà decidere se concedergli i servizi sociali o fargli scontare nove mesi ai domiciliari. L'ex premier sta anche valutando se partecipare o meno all'udienza. Ed è altamente probabile che l'esito di questo procedimento si legherà alla decisione finale sulla sua candidatura alle Europee.

Berlusconi infatti sa bene che le possibilità di riuscire a correre per il Parlamento Europeo sono pressoché inesistenti, ma la provocazione lo aiuta a non finire nel cono d'ombra. E questo varrebbe a maggior ragione se i giudici dovessero optare per una misura piuttosto restrittiva: appelli e ricorsi di certo aiuterebbero a tenere i fari dei media accesi su di lui

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