Sondaggi europee, regna la confusione: colpa di Renzi e Grillo

A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura

Il socialista Pietro Nenni "cantava" così. L'antipolitica era lontana. Oggi la musica è diversa. L'antipolitica è il pane quotidiano e a pagare l'effetto caotico generato dal fenomeno "grillino" sono anche i sondaggisti. Nella settimana delle epurazioni all'interno del Movimento 5 stelle, espulsioni e dimissioni varie, attacchi e repliche via social network, a "saltare" è il banco delle rilevazioni.

Due sondaggi, usciti a poche ore uno dall'altro, hanno provato a intercettare la pancia dell'elettorato immerso nel caos di due fenomeni a loro modo rivoluzionari: il governo Renzi e il leaderismo di Grillo. Nuovo esecutivo e vecchie maniere. Il risultato? I sondaggi si smentiscono a vicenda e "dimenticano" di considerare alcuni fattori che, evidentemente, non sono ancora entrati nelle cronache politiche, nei talk show e, quindi, nel dibattito politico.

Il primo sondaggio è quello effettuato da Swg: bene il M5s, male Pd e Forza Italia. Il secondo è quello Ixé: bene Pd e Forza Italia, male il M5s. L'elemento nuovo, l'ingresso della "Lista Tsipras", Un'altra Europa, che secondo le prime rilevazioni "indipendenti" effettuate da Vote Watch vedrebbero la "nuova" sinistra eleggere ben cinque deputati europei. Certo, i sondaggi sono tutto e niente, ma questa discrepanza - mista a "dimenticanza" - mostrano bene la situazione italiana e il caos generato tra rottamatori ed epuratori. E Nenni torna in mente. 

A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura

SONDAGGI SWG - Secondo i dati Swg che ha registrato le intenzioni di voto al 5 marzo 2014 calano, seppure di poco, Pd e Forza Italia. Salgono invece le percentuali di Movimento 5 Stelle e di indecisi e astenuti. Alla domanda "Se dovesse votare oggi per le Elezioni Europee, a quale dei seguenti partiti darebbe il Suo voto?", il 30,3% ha risposto Pd (il 26 febbraio la percentuale era del 30,7), il 3,9% Sel, il 21,6% Fi (il 26 febbraio la percentuale era del 22,1%), il 3,3% Nuovo Centrodestra, il 4,9% Lega, il 2,7% Fratelli d'Italia-An, l'1,1% Udc, il 22% M5S (il 26 febbraio la percentuale era del 21,7). Sale Scelta Civica dall'1,8% al 2,3%. In totale il centrosinistra sorpassa il centrodestra: il 35,5% contro il 35,2%. Mentre la scorsa settimana era 36% contro 36,4%. Sale ancora la percentuale di indecisi e astenuti: è del 40% contro il 39,2% della scorsa settimana.

SONDAGGIO IXE' -  Piccolo passo in avanti per il Pd (+0,2%), che si conferma primo partito nelle intenzioni di voto con il 30,5 per cento dei consensi. Lieve crescita anche per Forza Italia (+0,3%), che segue al 22,8 per cento. Perde invece quasi un punto (-0,8%) il Movimento 5 Stelle, che si attesta al 21 per cento. Per quanto riguarda le coalizioni, quella di centrosinistra è avanti con il 36,5 per cento, seguita a meno di mezzo punto di distanza (36,1%) da quella di centrodestra. E` quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Ixè in esclusiva per Agorà, su Rai3. Tra i partiti sotto la soglia del 5 per cento, la Lega Nord resta pressoché stabile (+0,1%) e si attesta al 3,7 per cento, seguita a breve distanza (3,6%) dal Nuovo Centrodestra, che invece registra un lieve calo (-0,2%). Sempre consistente il cosiddetto partito del `non voto`, che pur perdendo quasi un punto e mezzo, raccoglie il 49,3% degli italiani. Della battuta di arresto del M5S parla il presidente Ixè Roberto Weber: "Passata la prima fase di consolidamento, negli ultimi 6-7 mesi il M5S cresce soltanto se ci sono errori delle altre forze politiche. Anzi, sembrerebbe che quando agisce con il suo leader Beppe Grillo perda consensi. È un po` quello che accadeva alla Lega Nord 6-7 anni fa".

SONDAGGIO VOTE WATCH - E veniamo al "sondaggio indipendente": secondo PollWatch2014 alle prossime elezioni europee la lista 'L'altra Europa con Tsipras' potebbe essere la vera sorpresa, e prendere un buon numero di voti in quella fascia di elettorato progressista che mal si riconosce nel Partito Democratico di Matteo Renzi. Sarebbero, come riporta Il Fatto Quotidiano, addirittura cinque i deputati per la lista civica di Barbara Spinelli, Marco Revelli e altri intellettuali italiani che appoggia in maniera convinta alla presidenza della Commissione europea il greco Aléxis Tsípras, leader del partito della sinistra greca Syriza.