Sondaggi elezioni europee: epura che ti epura, il Movimento crolla

Epurazioni. Litigi. Espulsioni. Conseguenti dimissioni. Il caos all'interno del Movimento 5 stelle costa caro a Beppe Grillo che, verso le europee, vede la sua creatura perdere appeal tra gli elettori. Secondo il sondaggio Swg nell'ultima settimana il Movimento ha perso, infatti, oltre 3 punti percentuali. Il tutto a vantaggio di centrodestra e centrosinistra che, forti dell'esposizione mediatica data dal nuovo governo di larghe intesa, vedono il proprio consenso aumentare di 2 punti percentuali.  

Nel dettaglio, il Pd (32,9%) è dato in forte crescita (+2,6%). Merito, secondo i sondaggisti, delle forti dichiarazioni di Matteo Renzi e delle sue promesse che riguardano un'ampia platea di elettori. Così il centrosinistra, nonostante la flessione di Sel (che passa dal 3,9% al 3,2%), sale al 37,5%. La sensazione, quindi, è che essere all'opposizione di Renzi, oggi, non paghi.

Sullo stesso binario il centrodestra che, forte del ritorno sulla scena di Berlusconi e dei nuovi soggetti politici nati in questi mesi che prendono un po' tutti gli elettori, sia "filo-renziani" (vedi gli "alfaniani") che "anti-renziani" (Fratelli d'Italia e Forza Italia), sale al 37,6% dei consensi (una settimana fa era al 35,2%).
Il merito di questa crescita è dato dal +1,4% di Forza Italia (23%), +1,2% del Nuovo Centrodestra (4,5%) e + 0,5% di Fratelli d’Italia (3,2%) che contrastano la leggera flessione di Lega Nord (4,6%) e de La Destra (0,5%). 

Praticamente scomparso il "centro" da questa competizione (l'Udc rimane invece appena sopra il punto percentuale) il vero dato da considerare, come detto in apertura, è il vero e proprio crollo del Movimento 5 Stelle che in sette giorni perde 3,1 punti percentuali passando dal 22% al 18,9% dei voti. Chiaro il trend di Grillo: epurando ed espellendo, in due settimane il Movimento è passato dal 25,5% al 18,9%.