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Elezioni europee 2019 Italia

Populisti, estremisti di destra e pastori greci: chi sono gli alleati del M5s in Europa

Il leader del movimento 5 stelle Luigi di Maio ha presentato 4 degli alleati con cui costituire un gruppo al parlamento europeo alla prossime elezioni del 26 maggio. Non ci sono (per ora) i gilet gialli

Luigi di Maio ha presentato a Roma i quattro alleati del Movimento 5 stelle in vista delle elezioni Europee. La volontà del vicepremier è quella di formare un gruppo autonomo che sia "ago della bilancia" all'interno del prossimo parlamento europeo. Il movimento 5 stelle sta lavorando ad un programma che sarà sotto posto al voto degli iscritti dopo una interlocuzione con gli alleati europei.  ''Ognuna di queste forze -rimarca Di Maio - rappresenta una forza politica nata negli ultimi anni e che, dal nulla, arriva ad essere tra le prime nel proprio Stato''.

Ma ecco chi sono gli alleati pentastellati in Europa

  • i croati di Zivi Zid - "Barriera Umana" partito politico populista guidato da Ivan Vilibor che si oppone agli sfratti tramite le occupazioni, formando un "muro vivente"

  • i polacchi di Kukiz'15, ideologicamente connotato da posizioni populiste di destra o di estrema destra, fondato e guidato dal musicista punk Paweł Kukiz. Non è formalmente registrato come partito politico, poiché uno dei suoi obiettivi è quello di distruggere la partitocrazia;

  • i finlandesi di Liike Nyt movimento di stampo liberale fondato da Karolina Kahonen nel 2018 con l’obiettivo di incoraggiare la democrazia partecipativa per cambiare i rapporti tra eletti ed elettori grazie all’uso di piattaforme digitali, così da dare spazio ai cittadini. I valori fondativi di Liike Nyt sono la lotta ai cambiamenti climatici, difesa dello Stato sociali per aiutare gli strati più bisognosi della popolazione, la difesa dell’economia di mercato e la tutela delle piccole e medie imprese, oltre alla produzione agricola locale;

  • i greci di Akkel  il partito greco dell’agricoltura e allevamento guidato da Evangelos Tsiobanidis orientati alla tutela della produzione di filiera corta e dell’ambiente e l’avversione verso i trattati di libero commercio.

Per formare un gruppo nel Parlamento europeo occorrono 7 partiti di 7 Paesi diversi, quindi, numeri alla mano, al Movimento 5 Stelle al momento mancano all'appello altri 2 Paesi. 

"Abbiamo contatti con altre forze che si uniranno presto", ha detto Di Maio, che però "scarica" Christophe Chalençon, uno dei leader dei gilet gialli. Parlando dei capi della rivolta gialla in Francia e delle ultime dichiarazioni di Christophe Chalençon, ha affermato che "c'è una interlocuzione con questa realtà complessa, ma non abbiamo intenzione di dialogare con chi parla di guerra civile e di lotta armata".

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ìIl manifesto é solo al principio, ''non é definitivo - precisa Di Maio - lo discuteremo con le altre due forze che stanno per arrivare''. Ma sullo schermo vengono proiettati ''i 10 punti fondamentali che lo caratterizzeranno, i suoi tratti essenziali'', sottolinea di Maio. Ovvero un'Europa più ''vicina ai cittadini, con più democrazia diretta e partecipata'', ma che sia anche ''post ideologica'', punto due del manifesto.

Un'Europa onesta, recita il punto tre mentre in conferenza stampa il leader di Zivi Zid ha plaudito alla legge anticorruzione italiana, con un nuovo progetto europeo all'insegna della cooperazione e del rispetto delle identità nazionale. Il punto 5 del manifesto richiama una Riforma delle istituzioni europee, il punto 6 inneggia alla tutela della salute e dell'ambiente, il punto 7 -qui la battuta di Di Maio ''serve coerenza da ogni paese, meglio che non dica altro''- su un nuovo modello della gestione dei flussi migratori. Infine, sviluppo dell'economia reale e riduzione del potere dei flussi finanziari; protezione del 'Made in' e sostegno all'agricoltura locale; credere nel futuro, nuovi programmi e strumenti per i giovani europei.

'I principi ispiratori di questo gruppo si ispirano su un'idea di un'Europa diversa che ci vede in perfetta sintonia. Ognuno di loro si occupa di temi di cui ci stiamo occupando e che stanno diventando leggi dello Stato''. Così il vicepremier e capo politico del M5S Luigi Di Maio, presentando i primi 4 partiti con i quali il Movimento formerà il gruppo a Bruxelles dopo le prossime elezioni europee.

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Dar vita a un nuovo gruppo è ''importante per il M5S - rimarca - ma anche per i paesi che rappresentiamo e per il popolo europeo tutto, per quelli che non si riconoscono nella destra e nella sinistra, per coloro che parlano di democrazia partecipata, uno dei primi punti su cui'' con gli alleati presenti oggi al tavolo ''ci siamo ritrovati''.

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