I Mussolini, Bonino e Kyenge: tutti gli esclusi eccellenti delle elezioni europee
Tutti i nomi dei non eletti eccellenti al Parlamento europeo
I Mussolini non approderanno al Parlamento europeo. I candidati discendenti del Duce che correvano per l'Europarlamento erano due: Caio Giulio Cesare Mussolini, in lizza per Fratelli d'Italia, e Alessandra Mussolini, candidata di Forza Italia. Entrambi nella circoscrizione Italia Meridionale, hanno totalizzato un numero di voti che non consentirà loro l'accesso all'Europarlamento (il primo 21.561, la seconda 17.040). Le porte del Parlamento Ue resteranno chiuse per altri candidati eccellenti, a destra e a sinistra. Vediamo di chi si tratta.
Gli esclusi eccellenti: i non eletti alle elezioni europee
Emma Bonino, candidata capolista con +Europa, non ce l'ha fatta: il suo partito non ha superato la soglia di sbarramento del 4%. Non adrà a Bruxelles nemmeno Federico Pizzarotti, sindaco di Parma e capolista di +Europa-Italia in Comune nella circoscrizione nord est. Stesso destino per Daniela Santanché (7.878 voti) che non passa nella circoscrizione nord-ovest nonostante il suo Fratelli d'Italia sia in ascesa. Elisabetta Gardini, candidata con il partito di Giorgia Meloni dopo aver lasciato Forza Italia, ha ottenuto 14.669 preferenze : non sono bastate.
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Bocciata anche Cécile Kyenge, ex ministro Pd per l'integrazione: le sue 1.151 preferenze ottenute nella circoscrizione nord ovest non bastano per confermarsi eurodeputata. Niente Parlamento europeo nemmeno per Pippo Civati, candidato per Europa Verde: al leader di Possibile non bastano gli 8.199 voti per andare in Europa. Nulla da fare per i comunisti Marco Rizzo e Paolo Ferrero - 5mila preferenze il primo e oltre 8mila il secondo - e per Nicola Fratoianni e Corradino Mineo di La Sinistra. Nella lista degli esclusi finiscono anche Simone Di Stefano, leader di CasaPound, e Roberto Fiore di Forza Nuova.