rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
VERSO LE ELEZIONI / Napoli

Il Pdl in Campania alle prese con il 'nodo indagati': idea Mussolini

Per tentare la rimonta serve almeno una vittoria tra Campania e Sicilia al Senato. Per questo le riunioni in corso sono tutte incentrate sul presentare - o meno - chi ha procedimenti penali in corso. I casi Cosentino, Papa, Milanese.

I berlusconiani sono ancora in alto mare per quanto concerne la definizione delle liste. Da via dell'Umilità Denis Verdini e Angelino Alfano stanno analizzando tutti i nomi possibili per le candidature: i riflettori restano puntati sulla Campania, considerata strategica per tentare la rimonta o quantomeno rendere ingovernabile il Senato

Per questo l'unica certezza nelle liste è Silvio Berlusconi capolista al Senato. Mentre al secondo posto ci sarebbe l'ex Guardasigilli, Francesco Nitto Palma. Quanto agli altri nomi, bisognerà aspettare ancora. 

Sulla presenza degli 'indagati' in lista l'ultima parola spetterà al Cavaliere. Secondo le ultime indiscrezioni raccolte in Transatlantico, a Montecitorio, nonostante le polemiche legate ai vari procedimenti penali a suo carico e il braccio di ferro con il governatore Stefano Caldoro (che  al 'Mattino' ha chiesto all'ex sottosegretario all'Economia di fare un passo indietro), Nicola Cosentino resiste e potrebbe spuntarla, correndo per palazzo Madama al terzo posto

LISTE. Con lui ci sarebbe anche Alessandra Mussolini -in quarta posizione- e l'ex presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro.

Potrebbero essere confermati sempre al Senato Giuseppe Esposito, Raffaele Lauro e Cosimo Sibilia. Per la Camera, capolista in Campania 2 ci sarebbe l'ex ministro Mara Carfagna, seguita da Nunzia De Girolamo. Sarebbero poi riconfermati Paolo Russo e Amedeo Laboccetta (Campania 1). 

Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero a rischio Marco Milanese (Campania 2) e Alfonso Papa. In bilico anche la posizione di Mario Landolfi. Per la Sicilia, alcuni big pidiellini cercano ancora sistemazione. Il presidente del Senato, Renato Schifani, dovrebbe essere capolista nella sua isola. In forse l'ex ministro Enrico La Loggia. Dovrebbe restare fuori dai giochi Beppe Pisanu, rimasto escluso dalla lista di Monti.

PAPA INFURIATO. "Se lui venisse ricandidato e io no, ci sarebbe quantomeno una fragilità nel rigore logico di una tale scelta". Lo dice in un'intervista a Repubblica il deputato del Pdl Alfonso Papa, imputato al processo sulla P4, parlando dell'ipotesi di ricandidatura di Nicola Cosentino. "Il garantismo e il principio di colpevolezza devono valere per tutti i cittadini" spiega. E a chi, come il governatore campano Stefano Caldoro, invita il Pdl a riflettere sull'opportunità di candidare inquisiti, Alfonso Papa risponde che occorrono "ripetizioni di garantismo: Per Caldoro sarei un magistrato impresentabile? A lui, e a quelli che la pensano come lui, rispondo che bisogna sempre aspettare le sentenze passate in giudicato". 

Al momento Papa ha offerto la sua disponibilità a candidarsi "a Berlusconi in persona", ma non ha ancora ottenuto risposta. "Ho messo la mia candidatura a disposizione per portare avanti la battaglia sui diritti civili nel momento in cui nessuna forza politica affronta questo problema. Offrire una disponibilità non significa creare un problema".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Pdl in Campania alle prese con il 'nodo indagati': idea Mussolini

Today è in caricamento