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Mercoledì, 24 Aprile 2024
ELEZIONI

Liste Pdl, lo scontro è sugli "impresentabili": con loro rimonta addio

Berlusconi vorrebbe la linea dura e far così 'fuori' i vari Cosentino, Milanese, Papa. Sabato doveva essere la giornata decisiva: tutto rimandato. Si tratterà fino all'ultimo. "C'è tempo fino alle 20 di lunedì".

Per presentare liste e candidature alle prossime elezioni politiche c'è tempo fino alle 20 di lunedì 21 gennaio. E il Pdl, con ogni probabilità, si prenderà fino all'ultimo secondo disponibile per chiudere l'elenco. 

La questione all'interno dei 'berlusconiani' è sempre quella: candidare o meno i cosiddetti "impresentabili". Un lungo elenco di politici alle prese con problemi giudiziari che ha come suoi 'big' dei pezzi da novanta come Dell'Utri, Cosentino, Milanese, Papa.

La domanda è: candidarli e perdere i voti dei pdellini 'garantisti', che vorrebbero liste pulite, o non candidarli e perdere il loro bacino di voti?

Da giorni la posizione di Berlusconi è chiara: "Con il dolore nel cuore" niente indagati in lista. E questa era, o sembrava essere, anche la linea del segretario Angelino Alfano.

Ma nelle ultime ore, per la precisione nelle ultime due notti di riunione fiume, gli "impresentabili" hanno alzato le barricate e la questione è ben lontana da arrivare a soluzione senza scontri e fratture.

Come ricostruisce il Corriere della Sera, il nome al centro di tutte le discussioni è quello di Nicola Cosentino. Fino alla sera di venerdì, "Nik 'o mericano" era fuori. Poi in pochi minuti il suo nome è tornato in lista. E perfino quello di Dell'Utri potrebbe essere ripescato. 

"Un colpo di scena dopo l'altro" scrive il Corsera "dovuto per prima cosa alla strenua e disperata resistenza dell'uomo forte campano. Che si è sentito tradito, che si è precipitato ieri sera a Palazzo Grazioli e, spalleggiato da Verdini e non solo, ha affrontato a muso duro Berlusconi" 

Non si può tradire la nostra storia per un sondaggio, io devo essere ricandidato, non c’è alternativa

Ma se per gli uomini del Pdl la questione è tutta elettorale - quando si perde e quanto si guadagna con Cosentino in lista - per il parlamentare campano al centro c'è direttamente la sua libertà: senza l'immunità parlamentare Cosentino finirebbe in galera. "Sorte - scrive il Corsera - che non toccherebbe a Verdini e Formigoni, ricandidati".

Il motivo della guerra intestina al Pdl è tutta nei numeri. E se Scajola si è fatto da parte, stanco di essere messo sotto i riflettori della "questione morale", altri stanno attaccando il sondaggi di Euromedia: senza impresentabili il Pdl guadagna due punti, con loro li perde. Semplice.

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