rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Politiche 2013 Roma

Roma, assemblea degl eletti "a 5 Stelle": la diretta

Dopo le corse in 'maschera' sul lungo mare Grillo si è presentato a Roma all'assemblea dei neo parlamentari 5 Stelle. Da qui passa la fiducia all'eventuale governo Bersani

Bersani, ieri sera da Fazio a ‘Che tempo che fa’, si è nuovamente rivolto ai 162 parlamentari eletti nelle fila del Movimento 5 Stelle e ha puntato i piedi. La parola magica, o meglio l’appello, è sempre lo stesso:  “responsabilità”. Ai 5 Stelle, solo a loro; il Pdl è lontanissimo e pare non rientri nei piani del segretario a cui “spetta la prima mossa”. Durante l’intervista ha guardato in camera e si è rivolto direttamente a Beppe Grillo: “Gioca a fare l’uomo mascherato, di tavoli con lui non ne apro, non scambio sedie, non voglio fare nessun patto. Ciascuno si prenda le proprie responsabilità, visto che potevano stare a casa e invece hanno detto ‘vengo in Parlamento’. Ora ha 1/3 dei parlamentari e dica cosa vuole fare. Tutti a casa? Ma allora a casa anche loro”. Tradotto, per il leader di Bettola, senza Pd non governa nessuno e non c’è posto per il cambiamento. O la responsabilità nel mutamento o la protesta travolgerà tutti.

GRILLO Così nel primo pomeriggio la politica dei fitti colloqui, dei ragionamenti, delle soluzioni e delle improvvisazioni, si è presa una pausa di riflessione nell’attesa che la prima assemblea dei neoparlamentari 5 Stelle sciolga la madre e il padre del dibattito in corso: il sì o il no ad un eventuale esecutivo a firma Bersani. In una parola, il sì o il no alla fiducia. Già ieri un primo abbozzo di discussione: giornalisti rigorosamente fuori, neo deputati e neo senatori blindati dentro l’hotel romano. Tutti meno Grillo e Casaleggio che solo in giornata hanno raggiunto l’assemblea. Così nel primissimo pomeriggio, dopo le corse in ‘maschera’ nel lungo mare di Marina di Bibbona, il blogger genovese ha finalmente guardato la truppa negli occhi. Tanta l’attesa che è stato deciso di violare il ‘silenzio’ della riunione: si è accesa la telecamera della ‘Cosa’, il canale web del Movimento, ed è partita la diretta streaming. Via alle immagini e subito il primo proclama di Grillo: “Siamo compatti e tutti d’accordo per andare sulla nostra strada e cambiare con le leggi che proporremo”. Partita chiusa per Bersani fin dal fischio di inizio?

GRILLO COME NAPOLEONE: "NON FAREMO PATTI CON NESSUNO"

LA DIRETTA

“Ora diamo la fiducia a Bersani”. Beppe Grillo parte subito con una battuta. Un parlamentare comprende il tono ironico e replica: “Sì, sì. Come no….”. L’esecutivo Bersani dura poco anche nelle battute. Passano pochi minuti infatti ed è la volta del Professore: “Abbiamo deciso di dare la fiducia al governo Monti”. Il clima è quello della festa.
Poi il discorso si fa più serio e Grillo conferma la linea scelta nei giorni precedenti: il no alla fiducia. Una decisione presa nella prima parte dell’incontro, a telecamere spente, quindi a porte chiuse. “Andiamo per la nostra strada”, annuncia ai suoi. Bersani è avvertito. E continua: “Ho trovato una cosa straordinaria: tutti compatti e tutti d’accordo”. “Saremo assaliti, i giornalisti sono assatanati di qualsiasi cosa. Portare avanti un progetto fare una promessa e realizzarla è una cosa che non capiscono, non è nel loro Dna. Ma lo capiranno”. Finito. Grillo cede il microfono, indugia altri 5 minuti, poi si alza e lascia l’albergo.

VITO CRIMI – Fuori la ressa dei giornalisti si fa furiosa – spintoni, urla, un parapiglia tra un cameramen e un dipendente dell’hotel –, dentro la parola passa a Vito Crimi, il neo capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle (40 anni, assistente giudiziario alla Corte d’Appello di Brescia, primo eletto in Lombardia). Che subito conferma la linea di Grillo: “Non daremo la fiducia a un governo di partiti. Siamo pronti a fare il nostro dovere in Parlamento, l'ordine centrale della democrazia italiana”. E annuncia anche il sue personale impegno a “togliere la sudditanza del Parlamento nei confronti del governo”. CHI E' VITO CRIMI

ROBERTA LOMBARDI – Grillo è già in strada inseguito dai giornalisti. Nella stanza dell’hotel Universo il microfono viaggia di mano in mano. E così dopo Crimi e la volta di Roberta Lombardi, laureata in Giurisprudenza, romana. Sarà lei a guidare il gruppo alla Camera: sarò una “capogruppo pro tempore”. Non è un passaggio secondario ma di metodo. Come conferma il blog di Beppe Grillo infatti le cariche saranno regolate da “una rotazione trimestrale dei capogruppo e portavoce Camera e Senato con persone sempre differenti”. “La scelta dei capogruppo sarà operata dai gruppi di Camera e Senato”. In questo caso “gli eletti hanno votato per alzata di mano i capigruppo e portavoce di Camera e Senato”. Dopo le precisazioni Grillo (o il suo staff) pubblica su Twitter e sul suo blog la foto (A DESTRA) dell’alzata di mano che certifica il passaggio democratico. Peccato che la foto sia di ieri e sia stata scattata da alcuni giornalisti ‘imbucati’ dentro l’assemblea  Saint John. Tra lo scatto in questione e la riunione all’Universo di Roma ci corrono giusto 24 ore di differenza. Svista o legittimazione ‘a posteriori’? CHI E' ROBERTA LOMBARDI

Grillo, il ‘garante; Crimi e Lombardi i capo gruppo alle camere; poi comincia la ‘sfilata’ degli eletti. Nome e Cognome, lavoro, età e impegno/urlo di battaglia. Chi si vuol occupare di giustizia, chi di ambiente, chi di scuola, chi di sociale, chi di economia. La cosa sembra un improvvisata e di innovativo per adesso c’è poco. Il sale, il pepe o il nocciolo della questione è stato preso a porte chiuse; le lungaggini delle presentazioni; ed infine salta il collegamento con la ‘Cosa’. La linea internet non tiene.

LA STRONCATURA DI LE MONDE – E mentre continua la processione/presentazione degli eletti a Camera e Senato e Beppe Grillo corre a Genova per il grave lutto che ha colpito la sua famiglia, Le Monde stronca il voto degli italiani. “Cari amici italiani, questa volta l’avete combinata grossa”, è questo il titolo del lungo articolo pubblicato su Le Monde.fr, firmato dal corrispondente da Roma, Philippe Ridet. L’analisi di Ridet è amara. Per il giornalista non ci sono dubbi: a condurre le danze sono Beppe Grillo e il suo guru, Gianroberto Casaleggio”. Sul sito di Casaleggio Associati – scrive Le Monde – “un video profetizza l’arrivo, nel 2054 della ‘civiltà’ di Gaia', il cui presidente verrà eletto sul web. ‘Un nuovo ordine mondiale senza partiti politici, senza ideologie, senza religioni’. Pare una canzone di John Lennon. Ma prima, una guerra (a partire dal 2018) tra le ‘democrazie on-line’ e il resto del mondo avrà ucciso 6 milioni di persone. Cari italiani, siete pronti all'imbarco?”. La chiusa è dolorosa: “Come tutti, ho ammirato la bellezza dei vostri paesaggi, la vostra cultura, i vostri monumenti, l’incredibile ricchezza e vivacità delle vostre città, la calma di Ferrara e il caos di Napoli, la vostra eleganza – anche se si fa’ più rara – l’estrema fluidità nei rapporti umani e la vostra gentilezza, anche quando è finta. Tra molti di voi, ho percepito il malessere, per non dire la vergogna, che vi sommerge nella lettura quotidiana degli scandali del berlusconismo al tramonto. Ma questa volta davvero, sono arrabbiato. Ancora una volta mi sfuggite. Nessuno ci capisce più niente. E se facessimo venire degli etnologi? Dare le chiavi di un Paese a Beppe Grillo...''.

IL CIVATI PENSIERO – Nel giorno dell’assemblea grillina pochi i commenti in Largo Nazareno. Bersani per adesso non risponde. Prima la direzione del partito di mercoledì, poi gli scenari. E i big si allineano. Meno che Pippo Civati. Il neo deputato democratico, ospite su Radio2 a ‘Un giorno da Pecora’, risponde agli attacchi di Beppe Grillo dei giorno scorsi a suo modo: “Grillo ha detto che noi del PD abbiamo la faccia come il culo? Visto che il clima è da assemblea studentesca, allora rispondo con ‘specchio riflesso’”. Civati – gli chiedono – lei escluderebbe l'alleanza col PDL pur di formare un nuovo governo? “Si, la escludo. Preferisco tornare a votare”. Ha pensato che forse Grillo non vuole dialogare col PD solo perché il suo interlocutore è Bersani, e invece potrebbe farlo con un altro leader? “Dei tre candidati PD alle primarie del centrosinistra, quella più vicina a Grillo è Laura Puppato”. Se la proposta di Grillo fosse avere lei come interlocutrice, cosa gli risponderebbe? “Perché no? Se fosse questa la proposta di Grillo ne discuteremmo con grande serenità”. Piccolo retroscena. E’ vero che Don Gallo sta facendo da mediatore tra voi e Grillo? “Si, sono in atto una serie di colloqui informali. Lui è amico di alcuni del Pd e di Grillo e sta facendo la sua parte”. Lei conosce gli esponenti del M5S? “Si, ne conosco un po’ e sono delle persone squisite. All'interno dell'universo di Grillo ci sono due opzioni: quella ostinata del ‘vaffanculo e tutti a casa’, e quella di chi si sta chiedendo se non è il caso di sostenere un governo con patti chiari e amicizia brevissima che agisca su certi temi”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Roma, assemblea degl eletti "a 5 Stelle": la diretta

Today è in caricamento