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Mercoledì, 24 Aprile 2024
POLITICA

Berlusconi rompe il silenzio elettorale: "Giudici peggio della mafia siciliana"

Il Cavaliere, in visita a Milanello alla vigilia del derby con l'Inter, spara a zero contro giudici e pm. E sul bunga bunga: "Solo diffamazione"

MILANO - Si è presentato a Milanello, quartier generale dei rossoneri, per parlare alla squadra e all'allenatore Massimiliano Allegri alla vigilia della stracittadina contro l'Inter. Ma Silvio Berlusconi, ieri, non ha resistito e ha violato il silenzio elettorale a 12 ore dal voto scagliandosi per l'ennesima volta contro giudici e pm. 

"Da noi la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana, e lo dico sapendo di dire una cosa grossa", sono le sue parole. Ne ha per tutti il leader del Pdl che parte con un attacco frontale alle toghe che punterebbero a screditarlo in Europa e all'estero accusando la magistratura di aver "messo in giro la storia che in Italia ero irriso per il Bunga Bunga una operazione di mistificazione e diffamazione che non si regge sul nulla".

"Da 150mila intercettazioni telefoniche - ha aggiunto - non è venuto fuori un reato e continuano con i processi che sono stati ripresi da tutti i giornali stranieri, dove la magistratura è una cosa seria. Mentre da noi la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana". 

In serata poi, una parziale correzione di tiro: "Ovviamente - ha puntualizzato Berlusconi - non mi riferivo alla grande maggioranza dei magistrati onesti e irreprensibili, ma a quella minoranza che usa la giustizia a fini di lotta politica". Nella nota, Berlusconi ha anche respinto l'accusa, rivoltagli dal Pd con Anna Finocchiaro, e da Rivoluzione Civile, con Antonio Ingroia (che si è appellato al Colle), di aver violato la regola del silenzio pre-elettorale: "Conclusa una conferenza stampa a Milanello in cui si era parlato soltanto di Milan e di calcio, uscendo dalla stanza, ho risposto a una domanda a margine di un giornalista amico, esprimendo un parere sulla magistratura che, per fortuna, non mi risulta sia ancora un partito politico che chiede voti ai cittadini partecipando alla campagna elettorale". 

Quindi, successivamente una nota di palazzo Grazioli ha spiegato che il leader del Pdl aveva rilasciato l'intervista ad una emittente greca con l'intesa di divulgarla dopo la chiusura delle urne. Ma si sa, la macchina della comunicazione quando parte non si ferma più e non si fa imbrigliare. La campagna elettorale - aveva osservato inoltre Berlusconi a Mianello - è stata dura, senza esclusione di colpi, molto combattiva, con "nuovi protagonisti che hanno dato del filo da torcere a tutti".

"Ma - ha rivendicato - io ne sono uscito a testa alta, "non ho perso colpi, sono fisicamente a posto, sto bene non temo nessuno". Neanche quella Europa del rigore che "sragiona" ed è succube dell'"egoismo" di Germania e Francia. Con quei "signori dell'austerity" che "ora vogliono farmi fuori". Con "questi crucchi è un disastro", ha detto fuori dai denti Berlusconi che ha infine svelato il giallo della congiuntivite: "Dopo un comizio a Torino ho preso un dito nell'occhio e ho rischiato il distacco della retina". Ma- ha assicurato - domani la "scheda del voto la vedrò benissimo, non mi sbaglierò".

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