ELEZIONI 2013 / Italia

Parla Berlusconi: "Non utile il ritorno al voto"

Silvio Berlusconi ha parlato stamattina alla "Telefonata" su Canale 5, commentando per la prima volta i risultati elettorali: "No al ritorno al voto e nessuna paura per lo spread"

Redazione 26 febbraio 2013 08:58

Silvio Berlusconi ha parlato stamattina alla "Telefonata" su Canale 5, commentando per la prima volta i risultati elettorali.

"Bisogna riflettere per il bene dell'Italia, tutti devono acconciarsi a fare qualche sacrificio", "ma l'Italia non può non essere governata" e "bisognerà vedere su quali programmi" le forze politiche potranno trovare un accordo, ha dichiarato il presidente del Pdl.
Un ritorno alle urne "non sarebbe utile in questo momento", anche perché "non ci sono dei programmi su cui si è discusso".

Sulle possibili alleanze per l'esecutivo, Berlusconi chiude la porta a Mario Monti: "Non credo francamente" che con il centro sia possibile un'intesa perché "Monti con l'applicazione della politica di austerità ha ridotto l'Italia in una situazione pericolosa e in una spirale recessiva che ci ha portato ad avere dei risultati tutti negativi".
Più possibilista invece su un eventuale accordo con il Partito Democratico. Alla domanda "E' possibile un'intesa con il Pd?", il presidente del Pdl ha risposto "Credo che dovremmo prendere tutti del tempo per riflettere, credo che tutti con grande responsabilità dovremmo mettere come punto di riflessione centrale il bene dell'Italia".

"Smettiamola con questa storia dello spread, abbiamo vissuto felicemente tanti anni senza. E' un'invenzione di due anni fa. Non confrontiamoci sempre e comunque con la Germania, non ha importanza", ha continuato Berlusconi riferendosi all'apertura negativa di Piazza Affari e all'impennata dello spread.
"Non sono assolutamente preocupato - ha aggiunto - dalla reazione dei mercati che vanno per la loro strada. Sono indipendenti e un po' matti".
Va bene - dice Berlusconi - calcolare quali sono gli interessi che il Tesoro paga per avere soldi dagli investitori istituzionali, ma non confrontiamoci sempre e comunque con la Germania. Non ha importanza. Abbiamo sempre fatto a meno dello spread, continuiamo a farlo. Altrimenti 200, 300, 400, 500 e ci si spaventa" e invece "è un punto, due punti di più. Insomma non esiste".

Parlando dei risultati del Centro, Berlusconi ha affermato: "Io mantengo le promesse e avevo detto che mi sarei ubriacato se tutto il centro di Monti, Fini e Casini non avesse raggiunto il 10%. Invece questo 10% lo ha raggiunto e superato per uno 0,6 e quindi regalerò le bottiglie che avevo in fresco a qualcun altro".

Rispetto a Rivoluzione Civile e ai "giustizialisti", il presidente del Pdl è stato netto: "Per quanto ci riguarda qualche risultato positivo si è avuto, per esempio non entrano in Parlamento e sono fuori dalla politica personaggi come Fini, Ingroia e Di Pietro che sono tre giustizialisti di cui credo nessuno sentirà la mancanza".