Elezioni politiche 2013, è tutti contro Grillo: lui ringrazia
La decisione del leader del M5S di sottrarsi - senza motivo - all'intervista già programmata su Sky porta il comico genovese su tutte le prime pagine. E' la strategia dell'uno contro tutti. E tutti, da Berlusconi a Monti, abboccano
Un confronto tv con Bersani, Berlusconi e Monti? "Sarebbe come andare a Staglieno". Staglieno è il cimitero di Genova. E' questa la risposta di Beppe Grillo alle tv straniere - e solo a loro - che al termine del suo comizio nel capoluogo ligure gli chiedevano se sarebbe andato mai in tv.
E a chi gli chiedeva un commento sul timore dei grandi partiti che il Movimento 5 Stelle potesse "rubare" loro i voti, Grillo ha replicato: "Io non rubo niente, sono loro che rubano, non rubo voti a nessuno, la gente ha delle preferenze e le esprime".
Così, a modo suo, Beppe Grillo a Genova dopo il comizio in piazza De Ferrari ha risposto solo alle tv straniere mentre non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti 'di casa'. Il tutto nonostante le reiterate richieste dei cronisti, e in particolare quelle Sky (la tv con la quale aveva concordato un'intervista), il leader del Movimento Cinque Stelle al termine del comizio si è a lungo intrattenuto con i suoi simpatizzanti e militanti, ma ha evitato di avvicinarsi ai giornalisti e di rispondere alle loro domande.
Un piano ben studiato e ribadito sul palco dello Tsunami tour nella tappa di casa: Genova. "Con i media contro, con le tv contro, siamo diventati la terza, la seconda, ora la prima forza politica del paese. Se li mandiamo tutti a casa, rimasce un po' di speranza".
"In questo paese - ha aggiunto il leader del Movimento 5 Stelle - non c'è più lo stato: io voglio uno stato che mi protegga, mentre qui hai paura di tutto perfino della tua cassetta delle lettere".
E mentre Grillo continua ad arringare la sua folla, gli altri leader non perdono occasione per fare il gioco del comico: attaccarlo.
BERLUSCONI. Beppe Grillo "è un fenomeno da baraccone" che però "sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra". Lo ha detto Silvio Berlusconi in una intervista a Rtl.
Il leader Pdl ha ammesso la bravura di Grillo nei comizi: "E' un istrione abituato al grande pubblico, è un professionista, con un copione ben preparato". Tuttavia, Berlusconi ha espresso la propria preoccupazione rispetto alla concorrenza di Grillo: "Vedo in lui un pericolo che sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra. In Italia i voti si sono sempre distribuiti così: un terzo alla sinistra e due terzi ai moderati; questi hanno sempre vinto tranne i casi in cui si sono presentati divisi".
Per chiudere, un giudizio sulla 'persona' Grillo: "Non è andato in tv perchè la telecamera, ritraendolo da vicino, avrebbe scoperto la sua intima natura di cattivissimo". Da qui, una convizione: Grillo non farebbe mai un confronto con Berlusconi: "Non gli converrebbe, non sa nulla sui conti dello Stato".
BERSANI. Durissimo anche il segretario Pd: "Grillo vuol vincere sulle macerie. Ma sulle macerie puo' permettersi di vincere solo un miliardario: questo Paese ha dei problemi seri e vanno affrontati seriamente, senza demagogia".
Nel sottolineare come vi sia la necessità di abbandonare la demagogia, Bersani ha poi aggiunto che i problemi del Paese vanno affrontati "senza promettere mille euro per tre anni a tutti o dire 'esco dall'euro, non pago i debiti' perchè, veramente, andiamo contro un muro".
"Adesso - ha proseguito sempre riferendosi al leader del Movimento 5 stelle - basta scherzi perchè siamo davanti alla scelta decisiva" e occorre parlare alla gente che è in difficoltà e che ha bisogno di prospettive, "certo con del cambiamento ma - ha ammonito - basta demagogia sennò rischiamo grosso".