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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Grillo a sorpresa: "Sì a un governo Pd-Pdl". Poi frena sul blog

Dopo gli insulti di ieri al Pd, il leader del Movimento 5 Stelle si dice pronto a sostenere un "governissimo" che approvi la riforma elettorale e i tagli ai costi della politica. Poi arriva la frenata

ROMA - Prima c'è la possibile apertura a un "governissimo", poi arriva il dietrofront. Ma andiamo con ordine: Beppe Grillo sarebbe disposto a sostenere un governo con Partito democratico e Popolo della Libertà. Lo ha detto in un'intervista al settimanale tedesco Focus, di cui è stata diffusa un'anticipazione. Queste le condizioni: cambio della legge elettorale, cancellazione dei rimborsi elettorali e al massimo due mandati per parlamentare.

"Se il Pd di Bersani e il Pdl di Berlusconi proponessero: immediata modifica della legge elettorale, cancellazione dei rimborsi elettorali e tetto massimo di due mandati per ogni parlamentare, ovviamente un governo simile lo sosterremmo subito", ha spiegato Grillo, aggiungendo tuttavia: "Ma non lo faranno mai. Bluffano solo per guadagnare tempo".

LA SMENTITA SUL BLOG - Ma a bluffare sono Pd e Pdl oppure è Grillo? A breve giro, infatti, arriva la puntualizzazione sul suo blog: "Per quanto mi riguarda, lo ripeto per l'ultima volta, il M5S non darà la fiducia a nessun governo (tanto meno a un governo Pd-Pdl), ma voterà legge per legge in accordo con il suo programma", scrive Beppe Grillo in un post scriptum all'intervento di venerdì in cui accusava il Pd i fare un "mercato delle vacche".

GRILLO IN SPIAGGIA INCAPPUCCIATO: GUARDA IL VIDEO

LA GIORNALISTA: "INTERVISTA DISTORTA" - Grillo non soltanto scrive sul suo blog di non aver mai ipotizzato un appoggio a un governo Pdl-Pd ma ospita anche, sotto la testatina "balle quotidiane", un intervento nel quale è la stessa giornalista della rivista Focus che lo ha intervistato a smentire la versione che in Italia è stata data del colloquio. "Mi sembrano tutti impazziti qui in Italia: la mia intervista per Focus - si legge nel post firmato Petra Reski - non è ancora uscita e già viene citato Beppe Grillo con cose che non ha detto. Questa tecnica mi ricorda un po quel gioco da bambini, in tedesco si chiama "Stille Post", giocare a passaparola. Sul sito di Focus è stato pubblicato un riassunto della mia intervista, e questo riassunto viene non tradotto, ma distorto, in una conclusione che ho appena letto sul sito della Repubblica: "Grillo: sì al governissimo" e poi "Grillo: Ok a governo Pd-Pdl, per legge elettorale e tagli".

"Ma - si legge ancora - è una falsità! Sul sito di Focus non è scritto questo. E' scritto: Grillo non vuole fare una coalizione né con Pier Luigi Bersani, né con Silvio Berlusconi: "Se Pd e Pdl dicessero: legge elettorale subito, via i finanziamenti retroattivi, massimo due legislature e vanno fuori tutti quelli che hanno più di due legislature, così noi appoggiamo qualsiasi governo" diceva Grillo a Focus, e aggiungeva: "Ma non lo faranno mai. Loro bluffano per guadagnare tempo". Per essere sicura di non averti citato in maniera sbagliata ho controllato di nuovo la trascrizione originale dell'intervista: "Se Pd e Pdl dicessero: "Legge elettorale subito, via i finanziamenti retroattivi, due legislature andiamo fuori tutti quelli che abbiamo più di due legislature, cosi noi appoggiamo qualsiasi governo, ma scherzi. Non faranno mai queste cose. Loro bluffano, hanno bisogno del tempo, ma non faranno mai queste cose.". Sul sito di Focus si legge esattamente questo. Insomma. Follia pura. Normalmente, alla fine del gioco di passaparola, si ride. Ma non mi viene da ridere di fronte ad un uso così scorretto - conclude la giornalista - della mia intervista".

Grillo, nell'intervista a Focus, ha ribadito inoltre la necessità di rinegoziare il debito pubblico dell'Italia. "Siamo schiacciati, non dall'euro, ma dal nostro indebitamento. Quando gli interessi arrivano a 100 miliardi di euro all'anno, siamo morti. Non c'è alternativa". L'ex comico ha paragonato le obbligazioni emesse dagli Stati con le azioni di un'azienda: "Quando compro un'azione di una società, e questa fallisce, che sfortuna. Ho preso un rischio, ho perso", ha spiegato.

Secondo Grillo, la situazione è così precaria in Italia che "in sei mesi, non potremo più pagare le pensioni e gli stipendi pubblici". Il leader del Movimento 5 Stelle ha sottolineato che se la situazione finanziaria dell'Italia non cambierà, il paese potrebbe lasciare l'euro.

GLI ATTACCHI DI IERI - La presa di posizione del leader del M5S arriva dopo il durissimo attacco di ieri ai vertici del Pd. “In questi giorni è in atto il mercato delle vacche. Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri”, ma “il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita”. L’invettiva del blogger contro il Pd continua: “Bersani è fuori dalla storia e non se ne rende conto. I giochini sono finiti e quando si aprirà la voragine del Monte dei Paschi di Siena forse del pdmenoelle non rimarrà neppure il ricordo. Renzi che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? Questi hanno la faccia come il culo”.

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