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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2018

È già campagna elettorale, i partiti scaldano i motori: spunti e polemiche

Tra il profluvio di dichiarazioni dei principali "leader" e aspiranti tali, abbiamo estratto alcuni spunti che faranno certamente discutere nei prossimi giorni

Ufficialmente la campagna elettorale inizia trenta giorni prima del voto. Ma solo ufficialmente, appunto. Tra manifestazioni per presentare le candidature per le elezioni regionali, dirette Facebook, incontri con i simpatizzanti, le principali forze politiche scaldano i motori in vista del voto del 4 marzo. E' stata una domenica "frizzante". Tra il profluvio di dichiarazioni dei principali "leader" e aspiranti tali, abbiamo estratto alcuni spunti che faranno certamente discutere nei prossimi giorni.

Matteo Renzi

"C'è da vincere contro le incompetenze di chi se non torna un bilancio con la penna mette 5 milioni in più e di chi deve risolvere il problema di rifiuti ma quando scopre che chi lo può aiutare è del Pd ferma tutto. Da qui al 4 marzo c'è da vincere contro i Cinque Stelle, l'incompetenza elevata a elemento di orgoglio". Quanto al centrodestra "un remake del passato: dove c'era Bossi in canottiera ora c'è Salvini in felpa, dove c'era Fini ora c'è Meloni, dove c'era Berlusconi c'è Berlusconi". Dunque "scrolliamoci di dosso le polemiche interne e tutti insieme andiamo a dire una cosa semplice: più Italia".

Luigi Di Maio

"Il 4 marzo potrebbero esserci due scenari per il Movimento 5stelle: uno è raggiungere il 40% e quindi poter governare da soli, se invece dovessimo aver raggiunto meno del 40% avremo sicuramente un gruppo che avrà il triplo di parlamentari, queste sono le nostre stime, ma dovremo fare un appello pubblico a tutte le forze presenti. In ogni caso non vogliamo restare nell'angolo, non vogliamo lasciare il paese nel caos".

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Matteo Salvini

"Ci sono italiani che non pagheranno mai le cartelle di Equitalia, perchè i soldi non ce li hanno. Puoi far finta di niente, o puoi chiamare uno a uno i contribuenti che hanno cartelle sotto i 100mila euro: incasso il 15% di quello che non incasserò mai e l'artigiano, il commerciante, riprende a lavorare".

Giorgia Meloni

"Fratelli d'Italia vuole difendere i lavoratori, mentre i Cinque Stelle difendono "l'assistenzialismo senza senso. Volevate la conferma - sottolinea Meloni - che il M5s non conosce il mondo reale? Eccola qui: Luigi Di Maio scrive che darà un reddito di 1.630 euro a ogni famiglia con due figli a carico che è senza lavoro. Ma questi lo sanno - attacca Meloni - che milioni di poliziotti, carabinieri, insegnanti, artigiani, dipendenti pubblici, operai con figli a carico lavorano 40 ore settimanali per uno stipendio più basso di quanto Di Maio vorrebbe regalare a chi sta a casa a non fare nulla?".

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Pietro Grasso

"Nessuno screzio con Laura Boldrini. È normale che ci sia una pluralità di idee, che poi trova sempre il modo di arrivare ad una decisione. Io ascolto tutti, poi rifletto, poi qualcuno che prenda la decisione finale ci deve essere".

Renato Brunetta

"Calenda ci è simpatico. Bacchetta tutti, alleati e avverari, e questo in politica non è mai una cosa scontata. Certamente però ci piacerebbe, ogni tanto, leggere qualche dichiarazione di autobacchettamento da parte del ministro per lo Sviluppo economico. Calenda è contento degli oltre 160 tavoli di crisi aperti al Mise? Ecco, ci piacerebbe che il bravo Calenda facesse un bilancio del suo mandato da ministro e sapere da lui, con la sua onestà intellettuale, in cosa ha fatto bene e in cosa boccia le sue azioni. Ne è capace, aspettiamo questo esercizio di verità e di chiarezza".

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Silvio Berlusconi

"Nel '94 scesi in campo perché altrimenti il partito comunista sarebbe andato al potere, solo con la mia discesa in capo e la creazione di Fi riuscimmo ad evitare questo gravissimo pericolo. Oggi c'è in campo il M5s, una formazione più pericolosa dei post comunisti di allora", che somiglia più a una "setta" che a un partito.
 

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