Elezioni, vince l'ironia: sui social impazza AbolisciQualcosa contro le sparate elettorali
L'abrogazionismo è un partito trasversale: si nutre di politichese, parla "alla pancia della gente" e (troppo) spesso si tramuta in un fenomeno così surreale da trasformare il valzer delle promesse elettorali in annunci roboanti. E la Rete non perdona
Elezioni, sarà dura arrivare al 4 marzo senza diger selz, a meno di non prenderla con ironia: sui social spopola #abolisciQualcosa il primo antidoto contro la malattia della porno politica fatta di annunci roboanti, scollati dalla realtà.
"Aboliamo mia suocera. Aboliamo i calzini corti": l'abrogazionismo che sembra aver conquistato i proclami dell'intero panorama politico diventa parodia e su Twitter impazza l'hashtag che chiede di abolire di tutto di più dopo che, nelle prime settimane della campagna elettorale, sono arrivate, da destra e da sinistra, promesse di abolizione di leggi e provvedimenti di ogni tipo.
"Sopprimiamo le tasse, il canone Rai, lo spesometro, il redditometro, i mondiali di calcio, la pizza all'ananas, 400leggi, la riforma Fornero, il canone, la Rai, gli autovelox, le tasse universitarie, il jobs act". A voi il gioco di indovinare se questi annunci arrivano da esponenti politici o dal popolo della rete (qualche indizio lo trovate qua).
Elezioni italiane 2018, il valzer delle promesse elettorali
Non resta che sorridere nell'attesa di scoprire se qualche esponente politico si adopererà per raccogliere i suggerimenti per migliorare la quotidianità dei cittadini eliminando gli spigoli, i lunedì, i rosiconi, gli anti ironici.
Tweet riguardo #AbolisciQualcosa
Abolizione del congiuntivo? Fatta #M5s #AbolisciQualcosa #DiMaio pic.twitter.com/RnA9eFLoTy
— Alessia Morani (@AlessiaMorani) 11 gennaio 2018
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