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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Casapound entra alla Camera, "Comunisti" sugli scudi: "Appoggio a governo Salvini"

"Non tutte le opinioni sono uguali, fascismo e xenofobia sono anticostituzionali". La protesta del segretario nazionale di Rifondazione Comunista e candidato di Potere al popolo, Maurizio Acerbo. Ma il regolamento della Camera parla chiaro

"Casapound tiene una conferenza stampa alla Camera: siamo allo sdoganamento totale dei neofascisti". La denuncia del segretario nazionale di Rifondazione Comunista e candidato di Potere al popolo, Maurizio Acerbo.

"Chiediamo alla Presidente Boldrini e al Presidente Mattarella di intervenire: non tutte le opinioni sono uguali, il fascismo e la xenofobia sono contrari alla nostra Costituzione".

E' stato il deputato Massimo Corsaro a dare la possibilità a Casapound di svolgere la conferenza stampa. Per Acerbo Casa Pound è "l'opposizione che piace al sistema e per questo è così sponsorizzata. Incita gli italiani a prendersela con gli immigrati invece che con i ricchi e i potenti".

La presidenza della Camera dei Deputati ha chiarito che il regolamento non dà alcun potere per autorizzare o vietare l'uso della sala stampa, "qualora questa venga prenotata da un deputato, come è accaduto nel caso odierno da parte dell'onorevole Corsaro".

Casapound, l'ultra destra alle elezioni

CasaPound: "Possibile appoggio esterno governo Salvini"

 "Se uscisse fuori un governo di centrodestra con Matteo Salvini premier e magari Alberto Bagnai ministro dell'Economia, che immagini l'uscita dell'euro potrebbe vedere il nostro appoggio esterno" ha detto il vice presidente nazionale di CasaPound Simone Di Stefano nel corso della conferenza stampa alla Camera dei deputati per presentare il programma elettorale del movimento di estrema destra. 

"Noi rimaniamo l'unico movimento politico che mette al primo punto l'uscita dell'euro, dalla moneta unica, e dall'Unione Europea e riappropriarci della nostra sovranità monetaria. Uscire dell'euro vuol dire tramutare la nostra banca centrale al ruolo che ha avuto fino al 1981, con la banca di Stato come acquirente di ultima istanza dei titoli di debito pubblico. Noi vogliamo che, come succede il Giappone, la maggior parte del debito pubblico sia in mano ai portafogli italiani"

Secondo Di Stefano uscire dall'euro sarà possibile in 14 giorni ma sarà necessario nazionalizzare il sistema bancario italiano "per evitare qualsiasi rischio di golpe bianco - spiega Di Stefano - Poi gradatamente si tornerà alla normalità degli investimenti. Vogliamo anche che si torni alla legge del 1936 che distingue tra banche commerciali e quelle per gli affari. Il pareggio di bilancio è il cappio al collo che ci siamo messi da soli".

CasaPound punta a superare lo sbarramento del 3% grazie ad una presenza sistematica in tutti i collegi d'Italia e dopo l'ingresso di alcuni esponenti negli enti locali, a partire da Todi, Lucca e Ostia.

"Il nostro movimento non può essere sciolto. L'Msi, erede diretto dei combattenti della Rsi, non si capisce perché qualcuno 70 anni dopo si debba mettere in testa di sciogliere un movimento politico che difende la Costituzione". 

CasapoundCasapound - Simone Di Stefano
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 "Per l'Italia senza euro e migranti"

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