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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2018 Napoli

M5s, il "massone" Vitiello non ritira la candidatura: è polemica

Il caso di Lello Vitiello, candidato all'uninominale di Castellammare di Stabia. La sua difesa: "Resto candidato e vado avanti. Ho avuto una breve esperienza in una loggia massonica e si tratta di un periodo che ha caratterizzato solo una parte della mia vita, conclusasi in tempi non sospetti e non per ragioni di opportunismo politico"

Non ci pensa al ritiro, almeno per ora. Tra i numerosi candidati del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni politiche c'è anche un (ex) massone.

Lello Vitiello, il candidato ex massone

Il suo nome è Lello Vitiello, è candidato all'uninominale di Castellammare di Stabia, e fino a poche settimane fa era "oratore" della loggia napoletana "Sfinge", che aderisce al Grande Oriente d'Italia. Il regolamento delle "parlamentarie" con cui sono stati selezionati i candidati pentastellati vieta espressamente la partecipazione a chi appartiene a logge massoniche.

Collegio uninominale di Campania 3

Vitiello, avvocato, è stato invece inserito nel collegio uninominale di Campania 3, sarebbe (il condizionale è d'obbligo in attesa di conferme) tra i candidati scelti direttamente dal leader Luigi Di Maio. I vertici del Movimento 5 stelle, non appena è divampata l'ennesima polemica di questa campagna elettorale, hanno subito chiesto a Vitiello di firmare un modulo con l'impegno a dimettersi in caso di elezione. "Nel Movimento - spiegano i vertici - non è accettabile che ci siano candidati iscritti alla massoneria, anche se 'in sonno'", come nel caso di Vitiello - (che ha detto di non essere  più iscritto al Goi, ndr) - a cui viene contestato anche il fatto di non aver informato i vertici M5S della sua appartenenza alla loggia.

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"Io in regola con il codice etico"

C'è un piccolo problema: lui non ha alcuna intenzione di ritirare la candidatura. "Non remerò contro il Movimento, ma resto candidato e vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me. Ho avuto una breve esperienza in una loggia massonica - racconta Vitiello - e si tratta di un periodo che ha caratterizzato solo una parte della mia vita, conclusasi in tempi non sospetti e non per ragioni di opportunismo politico. Quando ho firmato la mia candidatura con il MoVimento 5 Stelle ero in regola con il codice etico che ho letto e studiato come ogni altro adempimento burocratico e, allorquando ho appreso che si precludeva la candidatura a chi fosse iscritto alla massoneria, non ho avuto dubbi sull'opportunità di aderire al progetto del Premier Luigi Di Maio di apertura alla società civile".

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Il M5s lo diffida

Il comunicato firmato M5S diffuso qualche ore dopo le dichiarazioni dell'avvocato campano parla chiaro : "Essendosi rifiutato di rinunciare spontaneamente alla candidatura e all'elezione, Lello Vitiello viene diffidato dall'utilizzo del simbolo del M5S: non può essere eletto con noi a causa della sua adesione al Grande Oriente d'Italia e per non avercelo comunicato, dichiarando quindi il falso". Ma lui non si ritira e il suo nome resta in lista, almeno per ora, in un vero e proprio braccio di ferro.

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