C'è un errore nel nome del candidato: distrutte 1 milione di schede elettorali
A Trento, un refuso che ha comportato la distruzione delle schede con dicitura errata, visto che un eventuale ricorso avrebbe potuto rendere nulla l'intera tornata elettorale. Ad essere scritto sbagliato era il nome di un candidato di Liberi e Uguali al Senato (quota proporzionale)
Con la conclusione della campagna elettorale è tutto pronto per le elezioni politiche di domenica 4 marzo. Ma la preparazione al voto non è stata semplice da tutte le parti. A Trento è stato necessario procedere alla ristampa di circa un milione di schede elettorali riguardanti il Senato e che riportavano il cognome di un candidato con una lettera mancante.
Elezioni, come si vota il 4 marzo 2018: il fac simile della scheda elettorale
Un refuso che ha comportato la distruzione delle schede con dicitura errata, visto che un eventuale ricorso avrebbe potuto rendere nulla l'intera tornata elettorale. Ad essere scritto sbagliato era il nome di un candidato di Liberi e Uguali al Senato (quota proporzionale), Gianni Ferdinando Bodini, che sulla scheda elettorale è stato stampato senza la 'i' finale del cognome e quindi 'Bodin'.
L’errore è emerso solamente quando tutto il materiale di stampa era già stato consegnato agli uffici del commissariato del governo e della corte d’appello di Trento. Le schede sono state quindi distrutte e ristamapate con il nome corretto.