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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni Politiche 2018

Chiuse le parlamentarie M5s: raffica di proteste, gli esclusi minacciano ricorsi

Proteste e critiche sul blog di Beppe Grillo per i rallentamenti e i ritardi sulla piattaforma Rousseau. Le liste definitive saranno annunciate questa domenica

Parlamentarie 5 Stelle: votazioni concluse ieri sera, ma infuria la polemica. La giornata di mercoledì, infatti, è stata segnata dal caos. Con le parlamentarie "stiamo facendo una cosa che non ha uguali, facciamo esprimere i nostri elettori. Invece di criticare le parlamentarie si dovrebbe riconoscere che sono una buona notizia", dice il candidato premier del Movimento cinque stelle Luigi Di Maio. Ma la base del movimento è in fibrillazione: da un lato il sistema elettronico intasato, dall'altro le esclusioni imposte dall'alto che fanno infuriare molti candidati.

Parlamentarie 5 Stelle: domenica le liste

"Le parlamentarie del MoVimento 5 Stelle si sono concluse. C'è stata una grande partecipazione. Il voto si è svolto con regolarità e in sicurezza grazie alla verifica via sms di tutti coloro che hanno partecipato alle votazioni". Lo si legge sul blog di Beppe Grillo. "I risultati delle votazioni sono stati affidati a due notai che li custodiranno fino a domenica. Le liste definitive saranno annunciate questa domenica a Pescara", conclude il blog chiudendo di fatto ogni spazio di polemica. "Non c'è nessun timore di ricorsi da parte degli esclusi. Le regole che hanno accettato tutti coloro che hanno proposto la candidatura erano molto chiare e rigide. Sono state applicate in maniera severa. Alcuni si sono lamentati dell'esclusione dalle liste, è vero. È stato fatto per tutelare al massimo il M5S. Anche il turpiloquio nei confronti degli avversari politici a mezzo social è stato considerato ostativo. Era richiesto ai sensi dello Statuto e del Codice Etico di astenersi da comportamenti che possano pregiudicare l'immagine o l'azione politica del M5S".

Le polemiche sul voto delle Parlamentarie M5s

Le proteste sul blog, tuttavia, non si sono fermate, con esclusi pronti ai ricorsi e cellulari dei parlamentari uscenti "invasi" dall'ira dei partecipanti: le parlamentarie del M5s si trasformano in due giorni di caos alimentato anche dai rallentamenti sulla piattaforma Rousseau. A sentire i vertici del Movimento, tuttavia, si tratta di un "caos controllato": la scrematura sulle oltre 15mila candidature arrivate è stata "grossa" e la rabbia degli esclusi, si sottolinea, era stata messa ampiamente in conto. E, nell'ottica dei vertici, a nulla serviranno i ricorsi, proprio come è accaduto per le Regionarie in Sicilia, "congelate" dal Tribunale di Palermo ma non da Beppe Grillo, che venerdì dovrebbe consegnare con Di Maio il simbolo al Viminale.

Il giallo dell'audio pirata

A surriscaldare gli animi arriva anche un audio, anonimo, svelato dagli autori di Supernova, gli ex M5s Marco Canestrari e Nicola Biondo: "Sta succedendo un manicomio, il sistema è in tilt, chiedi di sospendere il voto anche a chi hai contattato per i click", afferma una voce, dal chiaro accento siciliano. Un audio che "svela il bluff" delle parlamentarie, attacca il Pd laddove lo staff del M5s punta il dito contro i media: "E' grave che la stampa pubblichi un audio anonimo, probabilmente messo in giro ad arte". Una cosa è certa: il voto è chiuso. E il Movimento 5 stelle conta di trovare, nella tre giorni di Pescara organizzata per illustrare il programma di governo, i candidati che hanno già superato il voto online.

Gli aspiranti parlamentari che si sono candidati alla selezione del Movimento cinque stelle “erano diecimila”. Un dato che ha rivelato, ai microfoni di Radio 24, il candidato premier dei Cinquestelle Luigi Di Maio sottolineando che “sono stati selezionati in maniera ferrea” perché “non siamo una navicella che porta chiunque in Parlamento”. Le parlamentarie si sono concluse, ieri sera, senza ricorrere all’ipotesi di una proroga per i “picchi di traffico” che hanno fatto registrare “una vera e propria corsa virtuale ai seggi”, ma, sottolinea il blog di Beppe Grillo, si sono svolte “con regolarità e in sicurezza grazie alla verifica via sms di tutti coloro che hanno partecipato alle votazioni”. Caos? Per i Cinquestelle di caos “blaterano i giornali” ma non c’è stato “nulla di preoccupante” solo qualche rallentamento. “Non è vero che il sistema è andato in tilt”, ha ribadito Di Maio stamani invitando poi chi lo vorrà sfidare alle urne a candidarsi a Pomigliano. “Per il Movimento cinque stelle ci si può candidare solo dove si è residenti. Quindi, chi vuole venire a sfidarmi, può venire nel collegio di Pomigliano D’Arco, che è quello dove mi candiderò”, ha puntualizzato ribadendo che “con le parlamentarie si sono avvicinati al Movimento molti volti nuovi che lo faranno crescere”.

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