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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2018 Italia

La Lega apre ad un governo col Pd: "Ma per tornare a votare"

Salvini stringe con Toti il "patto delle trofie" per presentarsi al Quirinale con un'unica delegazione di centrodestra. Giorgetti (Lega): "Ok a Governo di scopo con il Pd per nuova legge elettorale". Chiude Rosato (Pd): "M5s e Lega dicono le stesse cose, presentino una proposta"

“Un governo di scopo con il PD per realizzare la legge elettorale e la manovra? Per la legge elettorale sì, per la manovra no. Ma la palla è nelle mani del presidente della Repubblica”. Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, vicesegretario della Lega poco fa ai microfoni di Giorgio Zanchini a Radio anch’io (Rai Radio1). 

Giorgetti: "Governo di scopo" - ascolta l'audio

“Ci tengo a sottolineare però che ha vinto il centrodestra, non il M5S come i media dicono.  Rispetto al 2013 abbiamo preso 8% in più”.

Giorgetti interviene anche sul cosiddetto "patto delle trofie" che ha visto attovagliati sotto il sole di Portofino il leader della Lega Matteo Salvini e Giovanni Toti, Governatore della Liguria in quota Forza Italia e braccio destro di Berlusconi: sullo sfondo il partito unico del centrodestra

"La Lega - spiega Giorgetti - non fa nessuna Opa sul centrodestra. Sono gli elettori che hanno scelto. Toti ha una sua idea da tempo circa il partito unico. Ma in caso noi come Lega noi saremmo pronti". Poi ricorda che da accordi tra gli alleati è Salvini il candidato premier della coalizione.

“Salire insieme al Quirinale avrebbe un senso. Indicherebbe chiaramente che Salvini è il candidato della coalizione del centrodestra”.

Orlando (Pd): "Intesa impossibile con M5s"

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, leader della minoranza Pd, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital chiude ad ogni possibile accordo con il Movimento 5 stelle: "Non considero i 5 stelle il diavolo, il problema sta sulle differenze politico-programmatiche".

"Ci hanno insultato? Anche quando abbiamo parlato con il centrodestra non è che venivamo da uno scambio di cortesie" ma "ci sono distante di carattere programmatico e politico che non consentono questo tipo di formula". 

Rosato (Pd): "M5s e Lega dicono le stesse cose"

"Nel Pd c'è una compattezza di fondo nell'essere coerenti con gli impegni assunti in campagna elettorale. Abbiamo perso le elezioni ed è giusto che andiamo all'opposizione" tanto più che "M5s e Lega dicono le stesse cose. Si parlino e si presentino alle consultazioni con una proposta: insieme hanno i numeri per governare". Lo afferma Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, in un'intervista al Corriere della Sera nella quale ribadisce che formare il governo è ora compito di chi ha vinto le elezioni. "Perchè non chiamate Di Maio?".

"Nel 2011 e nel 2013 abbiamo già mostrato la nostra responsabilità, ora tocca ad altri. Hanno vinto il M5s e la Lega, la Borsa non è crollata, Confindustria si è precipitata ad aprire al dialogo con loro" sottolinea Rosato ricordando che "a noi oggi spetta dare tutta la fiducia al capo dello Stato, perché provi a trovare le soluzioni per far nascere un governo con chi queste elezioni le ha vinte".

"Di Maio ci spiega che è tutta colpa nostra, poi ci racconta che con lui non ci sarà più la povertà, tutti avranno un lavoro e la salute sarà garantita. È un libro dei sogni. Bisogna che Di Maio esca dalla modalità campagna elettorale".

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