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Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2018

Renzi sfida i suoi sull'inciucio: "Chi vuole fare un governo col M5s lo dica in direzione"

Il segretario: "Ancora attaccare me? Cinque Stelle e Destre rappresentano l'opposto dei nostri valori, ci hanno insultato per anni"

Matteo Renzi torna a dire la sua sul caso delle 'dimissioni posticipate'. Lo fa con un post su Facebook in cui sfida i maggiorenti del partito a venire allo scoperto sull’ipotesi di un’alleanza con i 5 Stelle, ipotesi che l’ormai ex segretario torna a respingere con fermezza.

"Non capisco le polemiche interne di queste ore – esordisce Renzi -  Ancora litigare? Ancora attaccare me? Nei prossimi anni il PD dovrà stare all'opposizione degli estremisti. Cinque Stelle e Destre ci hanno insultato per anni e rappresentano l'opposto dei nostri valori. Sono anti europeisti, anti politici, hanno usato un linguaggio di odio. Ci hanno detto che siamo corrotti, mafiosi, collusi e che abbiamo le mani sporche di sangue per l'immigrazione: non credo che abbiano cambiato idea all'improvviso.  Facciano loro il Governo se ci riescono, noi stiamo fuori".

Secondo Renzi "il PD deve stare dove l'hanno messo i cittadini: all'opposizione. Se qualcuno del nostro partito la pensa diversamente, lo dica in direzione lunedì prossimo o nei gruppi parlamentari. Senza astio, senza insulti, senza polemiche: chi vuole portare il PD a sostenere le destre o il Cinque Stelle lo dica. Personalmente penso che sarebbe un clamoroso e tragico errore. Ma quei dirigenti che chiedono collegialità hanno i luoghi e gli spazi per discutere democraticamente di tutto". 

L’ex premier smentisce poi la notizia  diffusa questa mattina da Massimo Giannini a Circo Massimo, su radio Capital, secondo il quale il segretario del Pd gli avrebbe detto che non avrebbe partecipato alle consultazioni e sarebbe andato in settimana bianca. "Quanto a me. Leggo di tutto, ancora una volta.  Qualcuno dice che le dimissioni sarebbero una finta, qualcuno che starei per andare in settimana bianca. Le dimissioni sono vere, la notizia falsa. Mi stupisce che certe cose diventino l'apertura dei siti, emozionino le redazioni, intrighino i giornali. Parlare di me - ancora - è inspiegabile. Sono altri, adesso, a guidare il Paese: occupatevi di loro, amici dell'informazione".

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