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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni Politiche 2018

Elezioni, il voto all'estero è un'incognita: "Rischio brogli, c'è massima attenzione"

Quello dell'elettrice italiana a Tenerife che ha denunciato di aver trovato la busta con la scheda elettorale semiaperta è un caso isolato. Dalla Farnesina arrivano rassicurazioni

Il voto degli italiani all'estero è disciplinato dalla Legge Tremaglia, salvata dalla Corte Costituzionale: ci sono anche stavolta timori sull'effettiva capacità di assicurare un voto per corrispondenza segreto e personale. Dalla Farnesina però arrivano importanti rassicurazioni.

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Un'elettrice italiana che vive in Spagna, a Tenerife, ha denunciato su Facebook di aver trovato la busta con la sua scheda elettorale per caso nella buca delle lettere e semiaperta: ma "è l'unico episodio" di questo genere "che è stato registrato" nell'ambito del voto degli italiani all'estero, ha confermato ieri il direttore generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie, Luigi Maria Vignali.

4,3 milioni di elettori all'estero

Gli italiani all'estero chiamati al voto sono 4,3 milioni in 177 Paesi. Le schede sono state inviate per posta o tramite corriere. Si vota esprimendo la preferenza. Dodici i seggi assegnati alla Camera (5 per l'Europa, 4 per l'America del Sud, 2 per Centro e Nord America, 1 per Africa, Asia, Oceania e Antartide), 6 al Senato (2 per l'Europa, 2 per il Sud America, 1 per Centro e Nord America, 1 per Africa, Asia, Oceania e Antartide). Le operazioni si concluderanno alle 16 dell'uno marzo, quando le schede dovranno essere raccolte nelle sedi consolari per essere trasferite a bordo di 120 voli in Italia, in vista dello spoglio a Castelnuovo di Porto a urne chiuse. Qui sarà la Corte d'Appello di Roma a garantire lo scrutinio in circa 1.700 seggi.

Nelle scorse tornate elettorali voci di brogli e polemiche sono state una costante: così stavolta la Farnesina si è attrezzata, pensando e introducendo alcuni accorgimenti per ridurre al minimo i rischi: codici a barre per una più facile tracciabilità del percorso delle buste, iniziative per evitare doppi invii o voto duplice, diplomatici presenti in tipografia a presidio delle schede.

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Voci di presunte irregolarità

Un impegno che, però, non ha evitato voci su presunte irregolarità, come nel caso di Giuseppe Macario, che si sarebbe candidato con una foto non sua e un curriculum stracolmo di note d`eccellenza, smascherato dal sito di Rolling Stone Italia. Il suo movimento "Free Flights to Italy" promuoveva voli gratis per l`Italia, ma lui - Macario - sarebbe sempre stato a Fiano Romano, dove vive con una parente.

Il caso dell'elettrice di Tenerife che ha denunciato con una registrazione video il ritrovamento della busta semiaperta con la scheda elettorale nella buca delle lettere, è invece vero. Ma è un caso isolato. E' "l'unico", ha confermato il direttore generale. "In Spagna abbiamo utilizzato un corriere di spedizione spagnolo, che ci ha assicurato la consegna urgente e personale, ci possono essere stati disservizi su cui stiamo indagando - ha spiegato - ma in tutte le Canarie su 20mila plichi spediti" quello denunciato a Tenerife "è l'unico episodio che si è registrato". In tutta la Spagna, ha commentato ancora su La7, "sono stati consegnati 130mila plichi e soltanto per lo 0,3% è stato chiesto un duplicato, è un buon termometro" della sicurezza del metodo.

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