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Venerdì, 19 Aprile 2024
"Scateno" / Messina

Chi è Cateno De Luca, la sorpresa delle elezioni in Sicilia (e non solo)

"Scateno" ha raggiunto risultati notevoli, ora anche a livello nazionale: da dove arriva il suo successo

Cateno De Luca è il nuovo volto delle elezioni, non solo siciliane. Mentre i riflettori sono puntati sull'ascesa di Giorgia Meloni per le elezioni nazionali, De Luca reclama la scena dalle elezioni regionali in Sicilia: ora fa parlare di sè per i risultati, e non per i gesti grotteschi e plateali che gli hanno fatto guadagnare l'appellativo di "Scateno". In realtà, i risultati elettorali di Cateno De Luca sono stati un continuo crescendo, sospinti da atteggiamenti poco convenzionali, quasi eversivi, e dalla vecchia retorica dell'antipolitica che a quanto pare funziona ancora parecchio: il partito di De Luca, "Sicilia Vera", è secondo negli exit poll dietro il candidato di centrodestra Renato Schifani e davanti la candidata di centrosinistra Caterina Chinnici. Il successo di Scateno non si ferma alla Sicilia: "Sud chiama Nord, De Luca sindaco d'Italia" si è presentato alle elezioni nazionali ed è riuscito ad arrivare in Parlamento eleggendo una senatrice, Dafne Musolino, e un deputato, Francesco Gallo. Da dove arriva il successo di De Luca?

Scateno, in crescendo 

Cateno De Luca è molto conosciuto nella sua regione, la Sicilia, mentre non tutti potrebbero conoscerlo nel resto d'Italia, anche se durante le fasi più dure del lockdown ha fatto di tutto per far notare i suoi gesti plateali al di fuori dei confini regionali. I risultati di Cateno De Luca sono stati un crescendo continuo, da quando a 18 anni ha iniziato la sua carriera politica al Consiglio Comunale del suo paese, Fiumedinisi, in provincia di Messina. A 22 anni viene nominato Assessore e dopo aver perso le elezioni comunali del 1998 si ricandida nel 2003, riuscendo a vincere, per poi essere riconfermato per un secondo mandato nel 2008.

Nel 2006 si candida all'Assemblea Regionale Siciliana (Ars) per le elezioni regionali e viene eletto deputato con il "Movimento per le Autonomie" e sempre per la stessa sigla viene rieletto anche alle successive regionali del 2008. Nel 2011 si dimette da sindaco della sua città, ma dal 21 giugno al 19 luglio 2011 è sospeso dalla carica di deputato regionale perché posto agli arresti domiciliari.

Nel frattempo alle regionali siciliane del 2012 si candida alla Presidenza della regione, sostenuto dalla lista "Rivoluzione Siciliana", ma ottiene solamente l'1,23% dei voti. Al che fa un passo indietro, candidandosi come sindaco questa volta a Santa Teresa di Riva, vincendo al primo turno e rimanendo in carica fino al 2017, quando viene rieletto deputato all'Ars. Neanche un anno e De Luca si candida alle elezioni comunali di Messina del 2018, vincendole. E arriviamo alle ultime elezioni, in cui De Luca moltiplica i voti presi in Sicilia, risultando il secondo candidato eletto, e ed entra anche in parlamento con il suo partito "Sud chiama Nord, Cateno De Luca sindaco d'Italia". A Messina i suoi candidati Musolino e Gallo hanno battuto i candidati di centrodestra e il partito ha superato il 31 per cento dei voti. 

Azioni e gesti di De Luca

Cateno De Luca si è guadagnato il soprannome di "Scateno" per diversi gesti parecchio plateali e grotteschi che hanno attirato l'attenzione su di sè, come nel 2007, quando comparve nudo all'Assemblea regionale siciliana avvolto nella bandiera con lo stemma della Sicilia - la Trinacria - per protestare contro la sua mancata nomina nella Commissione Bilancio. In una mano teneva un Pinocchio, nell'altra La Bibbia.

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Nel 2007, da deputato dell’Ars, si presentò in mutande alla sede della provincia di Messina per protestare contro i tagli della fornitura d’acqua alle Eolie. Da sindaco di Messina entrò con un motocross dentro il municipio per sponsorizzare un evento, e ha girato un videoclip musicale di un gruppo locale indossando la maschera della serie Netflix "La casa di carta".

Durante il lockdown De Luca ha fatto parlare di sè per alcune iniziative in linea con i suoi modi: ha protestato contro l'uso del Green Pass sui traghetti da e per Messina con uno sciopero della fame, bloccando gli accessi agli imbarchi e causando numerosi disagi al grido di "Basta con il sequestro di Stato". Per far rispettare le restrizioni, De Luca ha fatto passare delle macchine per la città che diffondevano messaggi del tipo: "Dove c... vai? Torna a casa! A calci in c... ecco qual è il modo di far applicare le norme. Non si esce!". De Luca aveva anche proposto di sorvegliare la popolazione tramite dei droni che urlassero le sue parole, una cosa totalmente infattibile. 

Nel corso del suo mandato da sindaco, De Luca ha spesso adottato provvedimenti che poi sono stati considerati nulli dal Tribunale amministrativo o che sono stati sottoposti a cancellazione o sospensione, cosa ampiamente prevista come ammesso da lui stesso, perché il fine sarebbe sempre stato soltanto quello di "provocare". Così, dopo anni di "provocazioni" a partire da un piccolo comune in provincia di Messina, De Luca arriva secondo alle elezioni regionali e il suo partito sbarca in Parlamento. Quanto crescerà ancora il suo seguito?

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