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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni del 25 settembre

La coalizione di centrosinistra rischia di morire sul nascere

Restano pochi giorni per presentare simboli e liste, ma il clima è più teso che mai. L'accordo tra Azione e Pd scricchiola: l'apertura di Letta a Sinistra Italia, Europa Verde e Di Maio potrebbe fare crollare tutto. Pressing sul Nazareno da più fronti. Cosa sta succedendo

Poco meno di  due mesi, tanto manca alle elezioni del prossimo 25 settembre dalle quali nascerà il nuovo Governo. Molto meno è però il tempo a disposizione dei partiti per definire le alleanze: hanno appena una manciata di giorni per chiudere gli accordi e decidere con quali assetti e volti presentarsi agli elettori. Il centrosinistra è in affanno. Le prove di coalizione non vanno nel verso giusto. Scricchiola già l'intesa Azione-Pd cioè Calenda-Letta. Il primo boccia le ambizioni del secondo di allargare la coalizione ad altri partiti, come Sinistra Italiana, Europa Verde, ma anche a Di Maio ed altri ex grillini. 

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Da giorni gli "ambasciatori" dei partiti lavorano h24 nelle retrovie per tentare di ridurre le distanze. Pubblicamente è tutto un rincorrersi di tweet, messaggi, post, interviste, frecciatine, risposte e controrisposte. Il tempo però stringe. Poche ore per decidere se stare insieme o no.

Calenda ha chiesto al Pd di fare chiarezza. Lo stesso hanno fatto Verdi e Sinistra Italiana, premendo anche loro per parole nette (e prendendo tempo). Un incontro si è tenuto nel pomeriggio fra Letta, Calenda e Della Vedova. Solo i Verdi hanno sciolto le riserve col sì al Pd. 

Dal Nazareno, verso sera, filtra solo l'intensione di "confermare l'accordo con Azione e Più Europa" e  si rimanda a un nuovo incontro a tre Letta-Bonelli.Fratoianni. "L'intenzione è chiudere entro domani tutto il quadro. Il tempo sta scadendo", dicono fonti Pd.  Di fatto si prende ancora un po' di tempo.

Elezioni del 25 settembre, la diretta

L'agenda Draghi

Uno dei punti da cui Calenda non vuole cedere è l'agenda Draghi che invece deve essere rivista per Sinistra Italiana ed Europa. "Tutti i giorni vedo dichiarazioni di Bonelli e Fratoianni contro l'agenda Draghi. Se questa è la loro posizione il Pd dovrà decidere se vuole mantenere l'accordo firmato con noi oppure stravolgerlo, oppure di buttare dentro tutto il contrario di tutto... Ma questo avrebbe un problema con noi", scrive Calenda.

"Agenda Draghi? Non esiste. Lo ha detto Draghi stesso. Povero Calenda, deve correre in cartoleria a comprarsene un'altra. Noi intanto lavoriamo per un'Italia più giusta e più verde", la risposta su Twitter del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Invito Calenda alla saggezza e all'equilibrio, se no comincio a pensare che stia lavorando per indebolire il fronte democratico e favorire il centrodestra", le parole di Angelo Bonelli.

Nella bagarre prova a fare da pontiere Dario Franceschini, che richiama alla calma. "Carlo Calenda e Nicola Fratoianni fermatevi! Ci aspetta una sfida molto più grande dell'interesse dei nostri partiti: evitare che l'Italia finisca in mano a una destra sovranista e incapace. Per iniziarla e vincerla occorre rispettarci a vicenda e accettare le nostre diversità" scrive su Twitter il ministro della Cultura.

Calenda però non sembra disposto a mediare: "Dario, il terzismo alla 'volemose bene' con noi non funziona. Avete firmato un patto. Nato, rigassificatori, equilibrio di bilancio, revisione rdc, agenda Draghi. Dall'altro lato c'è una dichiarazione al minuto contro tutto questo. Chiarite. Decidete. Punto". 

Il peso di Di Maio

Altro nodo non risolto l'alleanza col partito di Di Maio, che voci di Palazzo (non confermate) volevano candidato col Pd grazie al cosiddetto "diritto di tribuna". Idea bocciata da Calenda. Il ministro ex Cinque Stelle lo attacca: "Sta disgregando la coalizione ancora prima che si formi, ha difficoltà a spiegare ai suoi elettori di essersi schierato col centrosinistra".  Lo stesso Di Maio che ha chiesto per il suo partito Impegno civico "rispetto e parità di trattamento".

I Verdi: "No al M5S, unica alleanza col Pd"

Nella richiesta - da più lati - di rendere tempo, i primi a sciogliere le riserve in serata sono stati i Verdi. "La Direzione nazionale ritiene, come già deciso dal Consiglio federale nazionale del 25 luglio, che l'unica alleanza che possa contrastare efficacemente la destra estrema in Italia sia quella, pur con tutte le differenze che sono note, di un fronte democratico a partire dal Pd. Per questo motivo la Direzione nazionale ritiene non percorribile un'alleanza con il M5S esprimendo, nel contempo, rammarico per il non raggiungimento di un accordo tecnico più ampio che includesse anche il M5S".

Il monito di Draghi: "Nuvole all'orizzonte"

Chi vincerà le elezioni avrà bisogno di compattezza per gestire una situazione socio economica che si annuncia non facile. Il premier Draghi, nella conferenza stampa di ieri indetta per spiegare il decreto Aiuti bis, ha parlato di "nuvole all'orizzonte". "Soprattutto - le parole di Draghi - a causa della crisi energetica, dell’aumento del prezzo del gas e anche, in generale, di un rallentamento significativo nel resto del mondo, le previsioni sono preoccupanti per il futuro. Quindi siamo andati molto bene, tra l'altro le previsioni terribili che venivano fatte all'inizio dell'anno sono state smentite dai fatti. Adesso dobbiamo prepararci ad affrontare il terzo e il quarto trimestre. Però non bisogna sottacere i problemi che già abbiamo oggi, cioè il carovita, l’inflazione, l'aumento del prezzo dell'energia e anche l'aumento dei prezzi di altri materiali, di altri beni, le difficoltà nell'approvvigionamento, il precariato che è ancora molto diffuso e - naturalmente - anche l'incertezza politica che è non è solo nostra ma è geopolitica, cioè le crisi che abbiamo nel resto del mondo". 

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