Il piano di Luigi Di Maio per frenare la crisi: "O noi o chi vuole dare soldi a Putin"
Il Ministro degli Esteri direttamente a Today: "Salvini è contro il tetto alle bollette e Conte fa campagna elettorale con le mie proposte. Flirtano con Putin". L'intervista
Il Ministro degli esteri e leader di Impegno Civico Luigi Di Maio non ha dubbi: "Supereremo ampiamente la soglia del tre percento". Lo ha detto in una video intervista direttamente a Today. Il leader di Impegno civico è ottimista e il Movimento 5 Stelle è ormai il trapassato prossimo.
Ministro ma che effetto le fa vedere oggi Giuseppe Conte, che si dice orgoglioso di aver inviato armi in Ucraina, proprio la questione su cui si è consumata la scissione?
"Anche lui non fa eccezione sul tema del carro del vincitore però la storia resta la stessa. Io me ne sono andato quando lui ha iniziato a flirtare con Putin, quando ha cominciato a lavorare a quella risoluzione sull’Ucraina per disallineare l’Italia dalla Nato e dall’Europa e, su questo, lo dico chiaramente, per me Putin è quello che sta provocando l’aumento delle bollette elettriche agli italiani. Se c’è qualcuno, vale anche per Salvini, che flirta con Putin, a me questo fa arrabbiare perché i miei concittadini stanno pagando il 300 percento in più di bollette e lo stanno pagando a Putin. Quindi chi flirta con Putin sta mettendo Putin davanti a popolo italiano. Putin è responsabile dell’aumento delle bollette elettriche italiane e noi dobbiamo contrastare sia la speculazione e soprattutto i suoi ricatti".
Quindi ha ritenuto inaccettabile il "flirt di Conte con Putin" però oggi il presidente del M5s sembra aver fatto un passo indietro.
"Bè ma lei è un giornalista e ricorderà benissimo le posizioni di qualche settimana fa. Dipende dalle giornate e anche dalle trasmissioni in cui va quello che dice".
Lei ha parlato di un piano per affrontare la crisi economica ed energetica. Ci spiega in cosa consiste?
"Il primo punto è il tetto massimo al prezzo del gas da ottenere in Europa. Il secondo punto è un decreto taglia bollette che, da qui a dicembre, sia in grado di far pagare l’80% delle bollette alle famiglie e alle imprese. Il terzo punto è l’abbattimento dell’Iva sui prodotti di prima necessità. Tutto questo con le entrate derivanti dagli extraprofitti sulle società che vendono prodotti energetici e i soldi che entrano allo Stato grazie all’aumento di Iva e accise”.
Senta lei prima ha toccato il tema della povertà e delle bollette. Sul Reddito di cittadinanza (Rdc) ha detto che "un voto a Conte è un voto alla Meloni", sottintendendo che l’unico modo per difendere il Reddito è votare voi e la coalizione di sinistra. Voi lo difenderete il Rdc?
"Impegno civico è una forza nuova ma sta in una coalizione molto grande ed è l’unica coalizione che può sconfiggere la Meloni. Il voto utile a Impegno civico, è un voto in una coalizione, quella progressista, con cui ho già un accordo sul fatto che manterremo il Reddito di cittadinanza. Quindi il voto utile a Impegno Civico va a una coalizione che è in grado di opporsi a quella di destra e scongiurare l’abolizione del Rdc. Quella legge l’ho fatta la difendo e sono pronto a migliorarla, però, quando Meloni ha cominciato a dire che andava abolito per me il dibattito è cambiato perché, con le bollette così alte, con l’inflazione così alta e il pane al 20 percento in più, è follia abolire il reddito".
Quindi è una promessa la sua. Se governa il centrosinistra il Rdc non si tocca.
"Questa è una garanzia che do io e che ho strappato a tutti i miei alleati".
Ecco però prima ha anche detto di essere pronto a cambiarlo il Rdc e colpisce il punto 6 del vostro programma elettorale, dove leggo testualmente: "Il reddito di cittadinanza è stato uno strumento utile in una fase difficile della vita del Paese alle prese con la pandemia, ma sulla base dell’esperienza va riformato e migliorato". Quindi lo difendiamo ma lo cambiamo anche?
"Il tema sono i centri per l’impiego ma su quello sono d’accordo anche i percettori del Reddito perché i centri per l’impiego in Italia, a parte alcune eccezioni, sono un’umiliazione, sia per chi prende il Reddito sia per i giovani che cercano lavoro e non prendono il Reddito. Però questo non significa che bisogna abolirlo. Voglio essere molto chiaro su questo perché Meloni usa questa argomentazione per abolirlo. Invece bisogna dare più dignità a chi prende reddito".
Fa specie sentirlo dire da lei Ministro, che fu protagonista della foto dal balcone di Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri quando diceste: "Abbiamo abolito la povertà".
"Dietro a quel balcone c’era una legge approvata, quella del Reddito, di cui sono orgoglioso. Quello è il punto fondamentale, cioè che avevamo ottenuto i fondi per finanziare il Reddito di cittadinanza".
Vero, quanto è vero che la povertà non è stata abolita e anzi c’è molto da fare.
"Dopo una pandemia e una guerra l’attenzione è massima perché stiamo rischiando nove milioni di persone che finiscono in povertà energetica".
L'intervista di Today al Ministro Luigi Di Maio. Il video
Il Reddito di cittadinanza però è un tema anche di Conte.
"Guardi, non solo su quello, io sto vedendo che il partito di Conte sta facendo campagna elettorale su delle proposte che ho portato avanti io perché le ho ottenute io: taglio dei parlamentari, il Reddito di cittadinanza, il Decreto dignità. In ogni caso ero nel Movimento convintamente perché credevo in due principi fondamentali che ci aveva insegnato Casaleggio: tenere unito il Movimento e la sua comunità e portare al Governo il Movimento per realizzare i programmi".
Lei dice "tenere insieme il M5s" ma è lei che se ne è andato.
"Di fatto sono stato messo alla porta. Quando io mi sono ritrovato, da Ministro degli esteri, con il mio partito che flirtava con Putin e con l’ambasciatore russo a Roma, quelli che ci stanno facendo aumentare l’aumento delle bollette, l’ho ritenuto inaccettabile".
A proposito di Russia, non dimentichiamo che lei è stato Ministro degli Esteri nei due governi Conte. Governi che avevano dei rapporti con la Russia. Cosa può dirci del caso della missione russa in Italia, a Bergamo, durante la pandemia e il lockdown? Siamo nel 2020.
"C’è un prima e un dopo. L’invasione della Russia ha cambiato tutto. Sul tema, quando noi abbiamo accolto gli aiuti, li abbiamo accolti da tutto il mondo però, le dichiarazioni che abbiamo letto ultimamente da parte della Russia, che dice "Noi abbiamo aiutato l’Italia e voi siete irriconoscenti", dimostrano una strategia diversa. Noi chiedemmo mascherine e respiratori ma nessuno ci aveva chiesto qualcosa in cambio".
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Quindi non c’erano missioni segrete.
"Quello che andava accertato è stato accertato dal nostro servizio di intelligence ma allora lo spirito della Russia era aiutarci per poi far giustificare azioni inaccettabili come l’invasione russa dell’Ucraina. Anche solo pensare una cosa del genere rispetto all’Italia è veramente sbagliato".
Ma secondo lei ci sono legami, anche pericolosi, fra partiti italiani e la Russia?
"Ci sono più ombre che luci. C’è il flirt fra Conte e l’ambasciatore russo a Roma per la risoluzione dell’Ucraina che ho già spiegato. Poi c’è Salvini che ha un accordo col partito di Putin. Cioè fra la Lega e Russia Unita c’è un memorandum di intesa pubblico però, scusate, questo memorandum è stato rinnovato a marzo, un mese dopo l’invasione dell’Ucraina. Allora una cosa è certa: dobbiamo accertarle certe cose. Serve una commissione di inchiesta parlamentare perché Salvini per esempio non vuole il tetto massimo al prezzo del gas e questo è inaccettabile perché il tetto al prezzo del gas significa dare meno soldi delle bollette elettriche degli italiani a Putin".
Cosa c’è nel futuro di Luigi Di Maio se non dovesse avere seguito la sua esperienza politica?
"Con tutti i corni che mi hanno regalato qui a Napoli andrà sicuramente bene per cui non diamo risposte su questi "se".