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Sabato, 20 Aprile 2024
L'attacco

Flat tax, cosa succede negli stipendi: il calcolo della Cgil

Maurizio Landini attacca le proposte di destra e rilancia dal palco di Bologna, dove si è tenuta dell’assemblea dei delegati

Maurizio Landini, leader della Cgil, si scaglia contro la Flat Tax proposta in campagna elettorale, fa due conti per dimostrare l’iniquità della legge e poi rilancia le proposte del sindacato dei lavoratori per i prossimi cinque anni di governo. Lo fa dal palco dell’assemblea dei delegati della Cgil a Bologna.

"La Flat tax? La può proporre chiunque, sia chiaro, e di qualsiasi idea, resta che quello ci sta prendendo in giro. – ha detto Maurizio Landini - Se fai una tassa unica, diciamo anche al 23% si possono fare due conti: entrerà il 50% in meno del gettito che entra oggi; dei 27 miliardi attuali si scenderà a 12 miliardi, depauperando le risorse che attualmente vengono destinate alla sanità, 7 miliardi, o alla scuola, 5 miliardi". Poi aggiunge che la cosa peggiore è un’altra, cioè che la metà di quel gettito, che pure sarà diminuito, “andrà al quel 10% di chi ha il reddito più alto". Nel mirino della Cgil anche gli autonomi e la proposta di Flat tax fino a 100mila euro: "Non ci deve essere competizione tra lavori ma un senso di giustizia sì: se due lavoratori guadagnano la stessa cifra perché tassarli in due modi diversi? Alzare la Flat Tax da 65 mila euro a 80mila euro per gli autonomi significa che i 5mila euro di tasse che pagano ora scenderanno a 1.300 euro mentre uno stipendio di lavoratore dipendente da 33mila ne lascerà al fisco 1.300".

Le proposte della Cgil in tema di lavoro 

Così il sindacato dei lavoratori italiani avanza anche delle proposte ben precise, che guardino soprattutto ad affrontare i problemi delle bollette che arriveranno in quello che ormai in tanti hanno ribattezzato “autunno caldo”. “Ascoltate il lavoro”, questo il nome del decalogo che il sindacato ha stilato per affrontare le questioni più stringenti.

  • Tutelare e aumentare il potere di acquisto di salari e pensioni. Intervenire a livello nazionale ed europeo sulla formazione dei prezzi. Fissare un tetto alle bollette. Proteggere l’occupazione. Integrare il trattamento economico della cassa integrazione. Salario minimo legato al trattamento economico complessivo dei CCNL e legge sulla rappresentanza. Rinnovare i contratti, e affermare la centralità della contrattazione per assicurare diritti e partecipazione.
  • No Flat Tax e condoni, sì a una riforma progressiva e redistributiva. Abbattere l’evasione e l’elusione fiscale.Tassare gli extraprofitti e redistribuirli ai redditi da lavoro e alle pensioni più basse. Stop alla precarietà e riduzione degli orari di lavoro.
  • Superare il Jobs Act e le norme che hanno precarizzato il lavoro, abolendo le tipologie di lavoro precario e sottopagato e introducendo un contratto unico di ingresso a contenuto formativo ed estendendo le tutele dei lavoratori autonomi. Definire un Nuovo statuto dei diritti per tutto il mondo del lavoro. Piano per la piena e buona occupazione in particolare per giovani e donne. Superare i divari di genere e generazionali.
  • Condizionare i finanziamenti e le agevolazioni pubbliche collegandoli alla stabilità dell’occupazione e contrastare le delocalizzazioni. Riduzione e redistribuzione degli orari di lavoro per una nuova occupazione stabile e per il diritto alla formazione permanente. Il filo della legalità e la sicurezza sul lavoro.
  • Estendere a tutto il sistema degli appalti e dei subappalti privati il rispetto e l'applicazione dei Contratti nazionali e delle clausole sociali. Contrastare le mafie, lo sfruttamento lavorativo, il caporalato e il lavoro nero.
  • Basta morti sul lavoro: prevenzione, formazione, salute esicurezza garantite ed esigibili e inasprimento delle sanzioni. Nuovo stato sociale e diritti di cittadinanza.
  • Innovare il sistema pubblico e investire attraverso un piano straordinario di assunzioni pubbliche e di stabilizzazione del personale precario. Centralità del servizio sanitario pubblico e universalistico e del sistema pubblico di istruzione e conoscenza. Garantire una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza. Introdurre la legge sulla non autosufficienza. No alla autonomia differenziata:garantire l’esigibilità di diritti e l’accessibilità alle prestazioni in modo uniforme in ogni territorio. Politiche inclusive e piena integrazione e diritti civili per i cittadini migranti.Cambiare la legislazione sull’immigrazione.
  • Modificare radicalmente il sistema previdenziale superando la riforma Fornero e ricostruendo un sistema previdenziale pubblico, solidaristico ed equo che unifichi le generazioni - pensione contributiva di garanzia - e le diverse condizioni lavorative – gravosi, lavoro di cura e delle donne - e garantisca flessibilità in uscita a partire da 62 anni o con 41anni di contributi a prescindere dall’età. Politiche di sviluppoe nuovo intervento pubblico.
  • Nuove politiche industriali e costituzione di un’Agenzia per lo Sviluppo dotata di poteri e di un Fondo speciale per le transizioni ambientale e digitale per rafforzare gli strumenti di governo delle crisi e delle riconversioni. Piano nazionale per le Giuste transizioni, ambientale e digitale per garantire la tutela e continuità occupazionale, creazione di nuova occupazione e diritti. Piano strategico per l’autonomia energetica con conseguente e fondamentale accelerazione degli investimenti nelle fonti rinnovabili.
  • Recuperare i divari territoriali e di sviluppo a partire dal Mezzogiorno. Riqualificazione delle grandi periferie urbane, delle aree interne e incrementare l’edilizia pubblica e sociale.

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